Panama Papers, coinvolti politici cinesi d’alto livello

Recentemente i Panama Papers, con oltre undici milioni di documenti trapelati, hanno rivelato il potenziale coinvolgimento dei politici di tutto il mondo in probabili attività estere poco chiare. Nella lunga lista dei leader mondiali, figurano anche i nomi di diversi importanti membri del Partito Comunista cinese.

Un rapporto redatto il 6 aprile dal Consorzio internazionale di Giornalismo investigativo (una delle numerose organizzazioni mediatiche che sta esaminando minuziosamente i documenti trapelati), ha rivelato che il leader cinese Xi Jinping, i membri del Comitato permanente del Politburo Liu Yunshan e Zhang Gaoli, l’ex vice presidente cinese Zeng Qinghong e una manciata di altri politici cinesi, hanno tutti parenti che hanno acquisito società offshore attraverso la Mossack Fonseca, lo studio legale di Panama che aiuta gli aspiranti clienti a creare società di comodo basate nel paradiso fiscale panamense. 

Deng Jiagui, cognato di Xi Jinping, è proprietario di tre aziende registrate a suo nome: Supreme Victory Enterprises, Best Effect Enterprises e Wealth Ming International. Supreme Victory è stata chiusa nel 2007, mentre le altre due società sono state dichiarate sospese nel 2012, quando Xi è diventato leader del Partito Comunista Cinese.
Sembra che la decisione di Deng di cedere i suoi beni all’estero sia stata motivata da valutazioni politiche, ed è coerente con una mossa simile che vede coinvolto il più grande costruttore immobiliare in Cina. 

Wang Jianlin, presidente del Dalian Wanda Group, durante un discorso tenuto presso l’Università di Harvard lo scorso ottobre, sostiene che la famiglia di Deng abbia posseduto per sei anni titoli azionari della sua compagnia; ma li avrebbe venduti prima che la società diventasse pubblica, perdendo quindi l’occasione di maturare un guadagno inatteso.

Questo corrisponde al contenuto degli articoli che circolavano sulla stampa cinese estera: mentre aspettava di essere promosso alla leadership del Pcc, Xi Jinping avrebbe chiamato tutti i suoi familiari dicendo loro di uscire dal business (probabilmente un modo per tirarsi fuori dal possibile contraccolpo politico che avrebbe colpito chiunque avesse familiari implicati in attività di corruzione). 

I parenti di Liu, Zhang Gaoli e Zeng Qinghong, hanno invece mantenuto i loro beni all’estero mentre questi ricoprivano cariche di massimo livello. 

Per esempio Jia Liqing, nuora del capo della propaganda di Partito Liu Yunshan, è azionista e direttrice di Ultra Time Investment, una società di comodo fondata nel 2009 alle Isole Vergini britanniche.
Il padre di Jia, Jia Chunwang, ha lavorato nei dipartimenti di sicurezza e legali per due decenni in diverse posizioni di vertice: capo del Ministero della Sicurezza statale dal 1985 al 1998; capo del Ministero della Pubblica Sicurezza dal 1998 al 2002, e procuratore generale (un posto equivalente al ministro della giustizia) dal 2003 al 2008. Mentre Lee Shing Put, genero del vicepremier Zhang Gaoli, è azionista di tre società costituite nelle Isole Vergini Britanniche: Zennon Capital Management, Sino Reliance Networks Corporation e Gloria Top Investments.
E infine Zeng Qinghui, fratello minore di Zeng Qinghong, è stato il direttore della China Cultural Exchange Association, una società creata inizialmente nello Stato di Niue e poi spostata a Samoa nel 2006. 

      Per saperne di più:


Articolo in inglese: ‘Latest Panama Papers Report Implicates Elite Chinese Politicians

 
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