Il Sestetto Stradivari a Roma in un concerto dedicato a Čajkovskij e Korsakov

Il Sestetto Stradivari, interamente composto da musicisti dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma, dopo il successo nella passata stagione con l’esecuzione della musica di Brahms, torna il 18 marzo sul palco della Sala Sinopoli per eseguire altri due capolavori, questa volta di due compositori russi: Čajkovskij e Korsakov.

Il programma include  ll sestetto d’archi in re minore “Souvenir de Florence”, op. 70, per 2 violini, 2 viole e 2 violoncelli. Nel seguente video il terzo movimento della composizione interpretato dai Giovani archi veneti

L’Accademia Santa Cecilia a Roma commenta che per gli interpreti che compongono il sestetto ogni stagione «significa accostarsi a un repertorio che annovera praticamente solo capolavori».

«Il Souvenir de Florence di Čajkovskij, omaggio del compositore all’Italia e a Firenze, meta di frequenti soggiorni per sfuggire ai rigori dell’inverno russo, è in realtà una composizione permeata dalla felicità dell’invenzione melodica tipica del suo autore».

Pyotr Ilyich Tchaikovsky (1840-1893) ha composto la musica nell’estate del 1890. Uno dei temi principali è stato abbozzato durante sua visita a Firenze, al tempo in cui componeva l’opera La dama di picche. La prima assoluta è avvenuta nel 1892.

Il compositore del romanticismo russo, autore de La Bella Adormentata, Lo Schiaccianoci, la magnifica Sesta sinfonia Pathétique e di grandi opere come Evgenij Onegin, prende dal Souvenir de Florence alcune delle celebri melodie dei suoi principali capolavori.

Il programma di una sola serata comincia con il Sestetto per archi in la maggiore che Rimskij Korsakov compose nel 1876 per due violini, due viole e due violoncelli. La musica di Korsakov (1844-1908) «si distingue per energia, freschezza e brillantezza dei colori, supportate come sempre dalla maestria della scrittura del compositore», ha scritto l’Accademia.

L’autore di grandi opere come La leggenda dell’invisibile città di Kitež viene ricordato per Il volo del calabrone dell’opera La favola dello zar Saltan, la suite sinfonica Shahraz?d e l’ouverture La grande Pasqua russa.

Per saperne di più:

 
Articoli correlati