Zoppas (Ice): crescita dell’export testimonia resilienza del Sistema Paese

di Agenzia Nova
25 Aprile 2025 7:57 Aggiornato: 25 Aprile 2025 7:57

La straordinaria crescita del fatturato all’export dell’Italia tra il 2019 e il 2024, a dispetto della pandemia di Covid-19 e delle crisi internazionali, attesta la resilienza del nostro Sistema Paese, dei suoi imprenditori e delle sue imprese.

Lo ha detto Matteo Zoppas, presidente della Italian Trade Agency (Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), nel corso dell’edizione speciale della conferenza Selecting Italy ospitata dal Padiglione Italia all’Esposizione universale di Osaka, in Giappone. «Siamo passati da 480 miliardi di euro di fatturato all’export nel 2019 a 620 miliardi di euro di fatturato all’export nel 2024: una crescita superiore al 30 per cento», ha ricordato Zoppas. Dall’inizio di quest’anno, le crisi internazionali e gli annunci dei dazi giunti dagli Stati Uniti «hanno dato un forte scossone» al sistema degli scambi globali, che sconta soprattutto l’incertezza in merito all’evoluzione delle politiche commerciali della prima potenza globale: i dati macroeconomici, inclusi quelli riguardanti l’Italia, sono falsati da questa situazione di incertezza, e non riflettono l’economia reale, ha avvertito il presidente dell’Ice. «Solo quando tra due mesi sapremo cosa accadrà effettivamente con i dazi, la produzione comincerà a riallinearsi all’economia e al consumo reali».

L’Ice prosegue frattanto la sua attività di sostegno al sistema imprenditoriale e produttivo italiani «tramite la sua opera di matching tra imprese e clienti» e il contributo alla soluzione delle problematiche di ordine burocratico e di certificazione, specie per le Pmi che si affacciano all’estero. C’è dunque «un Sistema Paese che aiuta, all’interno però di una rete allargata», che è quella della diplomazia e di ministeri. Zoppas ha menzionato tra gli altri il ministero delle Imprese e del Made in Italy, «sempre più attivo nella creazione delle condizioni concrete per la competitività dell’Italia all’estero»; il ministero dell’Agricoltura, che assieme alla farmaceutica «è una delle locomotive che stanno aiutando l’export a mantenere i propri traguardi»; e il ministero degli Affari esteri, che ha preparato un piano di compensazione delle possibili ricadute causate dai dazi Usa, e «ha scelto 14 nazioni di destinazione, incluso il Giappone, sulle quali dobbiamo aumentare l’impegno sia sul piano dello sviluppo che promozionale del Made in Italy». L’Italia sta insomma «giocando di sistema»: un approccio premiato dai dati, pur falsati dal quadro di incertezza: febbraio – ha ricordato Zoppas – ha visto una crescita mensile dell’export del 3,5 per cento, e il primo bimestre 2025 ha registrato una crescita dello 0,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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