Yoga ed esercizi di forza allevano il dolore articolare

di Redazione ETI/George Citroner
15 Aprile 2025 18:53 Aggiornato: 15 Aprile 2025 18:53

Lo yoga funziona tanto quanto gli esercizi di forza nel ridurre il dolore da osteoartrosi al ginocchio. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Jama Network Open, che solleva dubbi sull’idea che una modalità di esercizio sia nettamente superiore all’altra. Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dei tassi di obesità, questa condizione articolare è sempre più diffusa.

ENTRAMBI I METODI RIDUCONO IL DOLORE IN MODO COMPARABILE

La ricerca, condotta tra aprile 2021 e giugno 2022, ha coinvolto 117 adulti over 40 con dolore da osteoartrosi al ginocchio valutato almeno 40 su 100 secondo la scala visiva analogica. I partecipanti sono stati suddivisi casualmente in due gruppi: uno ha seguito un programma di yoga, l’altro ha svolto esercizi di rafforzamento muscolare. Nelle prime 12 settimane entrambi i gruppi hanno eseguito due sessioni settimanali supervisionate e una a casa; successivamente, l’attività è proseguita per altre 12 settimane con tre sessioni domestiche.

Dopo tre mesi, i due approcci hanno prodotto risultati simili: il gruppo yoga ha registrato una riduzione media del dolore di 17,7 punti, quello degli esercizi di forza di 16,7. La differenza, pari a soli 1,1 punti, non è risultata statisticamente significativa. «Lo yoga non ha ridotto il dolore al ginocchio in modo significativamente maggiore rispetto agli esercizi di rafforzamento» riportano gli autori.

BENEFICI CHE VANNO OLTRE LA RIDUZIONE DEL DOLORE

Pur in assenza di un vantaggio netto nella riduzione del dolore, lo yoga ha mostrato benefici aggiuntivi dopo 24 settimane. I partecipanti di questo gruppo hanno riportato miglioramenti più marcati in termini di benessere generale, qualità della vita, prestazioni fisiche e livelli di depressione, rispetto al gruppo di rafforzamento.

Gli autori hanno evidenziato che il gruppo yoga ha mostrato punteggi migliori anche nell’indice Womac, uno strumento clinico che misura dolore, rigidità e limitazioni funzionali nei soggetti con osteoartrosi. Inoltre, l’aderenza al programma è stata più alta tra chi ha praticato yoga, un dato che potrebbe spiegare in parte i risultati positivi a medio termine.

Sebbene entrambi i metodi si siano rivelati efficaci nel gestire i sintomi, i «modesti benefici» riscontrati nel gruppo yoga lo rendono una valida opzione terapeutica per migliorare la qualità della vita nei pazienti affetti da osteoartrosi al ginocchio.

CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER LA GESTIONE DELL’OSTEOARTROSI

Per Zach Smith, fisioterapista e fondatore di Hidef Physical Therapy a Seattle, un piano di esercizi efficace dovrebbe combinare il rafforzamento muscolare con attività che favoriscano la mobilità e lo stretching. «Mi piace mantenere il livello di dolore sotto i 3 su 10 ed evitare qualsiasi esercizio che provochi gonfiore al ginocchio. Questi sintomi sono segnali che il corpo sta facendo troppo», ha spiegato.

Anche secondo Mansi Shah, fisioterapista presso Northwell Sports Therapy and Rehabilitation Services, lo yoga rappresenta uno strumento efficace, pur richiedendo cautela. Ha osservato che il numero di eventi avversi è stato leggermente più alto tra chi ha seguito il programma di yoga e ha sottolineato come lo studio non specifichi il tipo di yoga utilizzato, un dettaglio rilevante data la variabilità tra le diverse forme in termini di sforzo fisico e rischio.

Le evidenze più recenti indicano che attività a carico ciclico, come camminare o eseguire esercizi di forza, stimolano il rilascio del liquido sinoviale, contribuendo alla salute della cartilagine articolare. Contrariamente a quanto si pensa, anche la corsa amatoriale potrebbe avere un effetto protettivo. «Uno studio recente ha mostrato che i corridori non professionisti presentano tassi di osteoartrosi inferiori rispetto ai sedentari o ai corridori professionisti», ha osservato Smith.

Secondo il fisioterapista, l’ideale sarebbe un programma vario e progressivo, che includa attività come camminate, salire e scendere le scale, jogging, ciclismo ed esercizi con i pesi. «Non bisogna fare sempre la stessa cosa, ma aumentare gradualmente il carico e diversificare l’allenamento», ha concluso.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.

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