Seoul mostra i muscoli a Pyongyang, con l’attracco della portaerei americana di classe Nimitz Carl Vinson nella città meridionale di Busan, dove era già stata nel novembre 2023. La visita è un chiaro segnale dell’impegno degli Stati Uniti nel garantire la sicurezza della regione attraverso la cosiddetta “deterrenza estesa”, per dimostrare la prontezza dell’alleanza militare tra Seul e Washington contro la Corea del Nord. La dottrina della deterrenza estesa è una strategia militare secondo cui una potenza militare si impegna a proteggere un alleato minore da eventuali minacce o attacchi.
La portaerei a propulsione nucleare Uss Carl Vinson, appartenente al Carrier Strike Group 1, è accompagnata dall’incrociatore Uss Princeton e dal caccia lanciamissili Uss Sterett. Un dispiegamento di forze obiettivamente di tutto rispetto. Recentemente, anche il sottomarino nucleare Uss Alexandria aveva attraccato nel porto sudcoreano di Busan.
Queste manovre hanno tutta l’aria di essere una “risposta” al dittatore nordcoreano Kim Jong Un, che ha presenziato il mese scorso a un test di lancio di missili a lungo raggio, e continua a presentarsi come il leader di una potenza nucleare pronta ad attaccare. La “guerra a fredda” a distanza Usa-Corea del Nord dura da una trentina d’anni. Ma è la prima volta, da giugno, che una portaerei statunitense attracca in Corea del Sud; prima era stato il turno della portaerei nucleare Theodore Roosevelt, che era stata inviata a Busan per partecipare a delle esercitazioni militari congiunte.