Valditara: noi sovranisti contro i burocrati di Bruxelles

di Agenzia Nova
7 Aprile 2025 13:17 Aggiornato: 7 Aprile 2025 17:16

Al Congresso del Carroccio due giorni di dibattiti, più il ciclone Musk da Washington. «È la rivoluzione culturale della Lega che va avanti, in Italia e in Europa – spiega Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, in una intervista al Giornale.

Tutti gli interventi hanno messo in evidenza il valore della libertà». “Il coraggio della libertà” era il titolo della manifestazione. Una bella frase, ma in pratica: «È appunto quella rivoluzione che mette al centro la persona, con lo Stato al suo servizio, la difesa della proprietà e dell’iniziativa economica privata contro tasse e burocrazia, il principio della sussidiarietà, il federalismo e l’autonomia. Una rivoluzione profonda, in un paese in cui si sente ancora la zavorra dell’ideologia di sinistra, una rivoluzione del buonsenso».

Il sovranismo è «l’affermazione del principio cardine della nostra Costituzione: la sovranità popolare. È l’affermazione della democrazia contro l’autocrazia delle élite». Quella dei «burocrati che spadroneggia a Bruxelles. L’élite di chi vorrebbe i giudici superiori alle leggi, e rinvio in proposito a quello che scriveva Pietro Verri. L’élite tecnocratica che ha portato l’Europa sui binari del declino. L’élite centralista che soffoca i territori. La Lega porta la voce concreta delle comunità e dei territori a Roma e Bruxelles».

Non si tratta di essere contro l’Europa ma di «eliminare quell’eccesso di regole, quei vincoli assurdi, quei ‘dazi’ interni che paralizzano il nostro sviluppo. Che la Lega voglia sfasciare l’Europa è una caricatura deformata». Si assiste a molti ripensamenti fra gli europeisti senza se e senza ma: «Ora cominciano a riconoscere che quel che dicevamo era giusto. Giuste, anzi sacrosante le critiche dure al Green Deal, al modo in cui sono stati mandati allo sbaraglio interi settori industriali, a partire dal comparto dell’automotive, alle tante follie prodotte in questi anni da chi guardava all’ideologia e non alla realtà. Ecco, la Lega vuole governare la realtà, non dare retta al politically correct. Noi – spiega il ministro – vogliamo uno Stato autorevole ma snello, un’Europa che in base al principio di sussidiarietà si occupi efficacemente di poche cose, senza soffocare lo sviluppo dei territori e delle nazioni».

Quanto ai dazi: «La strada è quella indicata da Musk sabato. Zero dazi reciproci e una zona di libero scambio fra Usa ed Europa» conclude Valditara.

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