Donald Trump ha dichiarato venerdì che l’accordo con l’Ucraina è quasi finalizzato e concederà agli Stati Uniti l’accesso alle risorse minerarie strategiche del Paese in cambio del continuo aiuto militare americano. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso ottimismo, confermando che i negoziatori di entrambi i Paesi stanno lavorando per definire termini che siano equi per Kiev.
Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, dopo aver tenuto la cerimonia di giuramento di Howard Lutnick come ministro del Commercio il 21 febbraio, Trump ha dichiarato: «Stiamo firmando un accordo, si spera, in un periodo di tempo abbastanza breve», aggiungendo: «Penso che siamo piuttosto vicini».
Trump ha sottolineato che l’accordo garantirà a Washington di recuperare tra i 400 e i 500 miliardi di dollari di aiuti forniti a Kiev. Ha osservato che mentre le nazioni europee hanno contribuito con 100 miliardi di dollari all’Ucraina, principalmente attraverso prestiti che verranno rimborsati, Washington ha fornito 300 miliardi a fondo perduto. L’Ucraina possiede ingenti giacimenti di minerali strategici, tra cui uranio, litio, cobalto e terre rare, risorse fondamentali per batterie, tecnologia e applicazioni aerospaziali.
Il presidente ha anche osservato che gli alleati europei dovrebbero aumentare il loro contributo, e che l’onere finanziario dovrebbe essere distribuito in modo più equo, sottolineando che la guerra in Ucraina ha un impatto maggiore sull’Europa rispetto agli Stati Uniti.
Zelensky inizialmente aveva respinto una proposta americana incentrata sulla cooperazione mineraria, definendola «una conversazione non seria» e affermando che non serviva agli interessi dell’Ucraina. Aveva criticato le richieste americane di 500 miliardi di dollari in risorse minerarie come rimborso per gli aiuti di guerra, sottolineando che Washington non aveva fornito una somma simile. Aveva inoltre criticato la proposta per la mancanza di garanzie di sicurezza, che l’Ucraina considera essenziali per qualsiasi accordo di pace a lungo termine con la Russia.
Ma successivamente Zelensky ha cambiato tono, confermando venerdì che i negoziati stanno avanzando: «oggi, le squadre di Ucraina e Stati Uniti stanno lavorando a una bozza di accordo tra i nostri governi» ha dichiarato Zelensky nel suo videomessaggio serale, «questo accordo ha il potenziale di rafforzare le nostre relazioni […] Io spero in un risultato, un risultato equo».
Le dichiarazioni di Zelensky sono arrivate dopo una conversazione tra il suo capo di gabinetto, Andrii Yermak, e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz. Secondo l’ufficio del presidente ucraino, i due hanno discusso di un «allineamento delle posizioni» nelle relazioni bilaterali. Yermak «ha sottolineato l’importanza di mantenere la cooperazione bilaterale e un alto livello di relazioni tra Ucraina e Stati Uniti». Anche Waltz ha detto che l’accordo è imminente «il presidente Zelensky firmerà quell’accordo, e lo vedrete a brevissimo», ha dichiarato al Cpac.
Quanto alla fine del conflitto, Trump ha ribadito venerdì la sua determinazione a mediare un accordo di pace, affermando che sia il presidente russo Vladimir Putin sia Zelensky devono negoziare direttamente: «Dovranno mettersi d’accordo […] Vogliamo smettere di vedere milioni di persone uccise» ha detto Trump «ecco perché io voglio vedere un cessate il fuoco». Trump ha inoltre affermato di aver parlato con Putin e di essere convinto che anche il leader del Cremlino voglia porre fine alla carneficina. Zelensky è da tempo scettico riguardo a qualsiasi accordo di pace equilibrato con Mosca che non preveda forti garanzie di sicurezza per scoraggiare future aggressioni russe.