Usa confermano: Europa esclusa dalle trattative di pace

16 Febbraio 2025 17:46 Aggiornato: 17 Febbraio 2025 17:54

L’Europa non sarà inclusa nei colloqui di pace per l’Ucraina. Lo ha dichiarato Keith Kellogg, l’inviato di Trump per l’Ucraina, dopo aver inviato un questionario alle capitali europee per chiedere quali garanzie di sicurezza potrebbero offrire a Kiev.

Domenica, la Francia ha annunciato che ospiterà un vertice dei leader europei lunedì per discutere della guerra tra Russia e Ucraina e della sicurezza europea, dopo che il generale in congedo Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per l’Ucraina e la Russia, ha escluso l’Europa dai negoziati sul futuro di Kiev. Il presidente francese Emmanuel Macron «convocerà i principali Paesi europei per discutere della sicurezza europea», ha dichiarato il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot a France Inter. Barrot ha descritto l’incontro come una sessione di lavoro, sottolineando che non dovrebbe essere «drammatizzato». L’Eliseo non ha ancora annunciato ufficialmente la riunione. Macron ha invitato almeno Regno Unito, Germania, Polonia, Italia e Danimarca, oltre ai rappresentanti dei Paesi baltici e scandinavi, ai vertici dell’Unione Europea e al segretario generale della Nato, secondo sei diplomatici europei. L’obiettivo dell’incontro è discutere quale aiuto immediato possa essere fornito all’Ucraina e quale ruolo possa giocare l’Europa nel garantire la sicurezza di Kiev e dell’intero continente.

La scorsa settimana, Trump ha telefonato al presidente russo Vladimir Putin prima di consultare i leader europei o ucraini, affermando che erano iniziati i colloqui di pace. L’amministrazione Trump sta spingendo gli alleati europei della Nato a prendersi la responsabilità principale delle garanzie di sicurezza nella regione, mentre gli Stati Uniti danno priorità alla protezione del proprio confine e al contrasto dell’influenza politica e militare della Cina. Alla conferenza di Monaco, Kellogg ha dichiarato che gli Stati Uniti agiranno come intermediari nei colloqui tra Ucraina e Russia: «Appartengo a una scuola di realismo» ha detto Kellogg, riguardo alla possibilità che l’Europa abbia un posto al tavolo dei negoziati: «penso che questo non accadrà». Nel tentativo di rassicurare gli europei, Kellogg ha poi precisato che questo non significa che «i loro interessi non siano considerati».

Alcuni leader europei hanno contestato l’esclusione dell’Europa dai colloqui: «Non c’è modo di avere discussioni o negoziati sull’Ucraina, sul suo futuro o sulla struttura della sicurezza europea, senza gli europei» ha dichiarato il presidente finlandese Alexander Stubb ai giornalisti a Monaco, «ma questo significa che l’Europa deve darsi una mossa. L’Europa deve parlare meno e fare di più». Secondo Stubb, il questionario inviato da Kellogg agli europei «costringerà gli europei a riflettere». Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha esortato gli europei a impegnarsi: «Ai miei amici europei, direi: entrate nel dibattito, non lamentandovi se siete o meno al tavolo, ma presentando proposte concrete, idee, aumentando la spesa per la difesa».

Kellogg ha aggiunto che i negoziati per la fine della guerra potrebbero includere concessioni territoriali da parte della Russia e misure mirate contro le sue entrate petrolifere: «la Russia è un grosso produttore di petrolio» ha detto, sottolineando che l’Occidente deve fare di più per applicare efficacemente le sanzioni contro Mosca.

Dopo aver incontrato il vicepresidente J.D. Vance in Germania il 14 febbraio, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha dichiarato che l’Ucraina non è stata invitata ai colloqui in Arabia Saudita e che Kiev consulterà i partner strategici prima di impegnarsi con la Russia. Secondo fonti parlamentari americane, questi primi colloqui dovrebbero servire a organizzare un successivo incontro tra Trump, Putin e Zelenskyj per giungere finalmente a un accordo di pace.

Redazione Eti/Jacob Burg

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