Trump, posizione forte sull’immigrazione clandestina

di Newt Gingrich per Epoch Times Usa
28 Gennaio 2025 16:45 Aggiornato: 28 Gennaio 2025 16:45

Dopo aver pronunciato uno dei discorsi inaugurali più rivoluzionari della storia americana, il Presidente Donald Trump è intervenuto con decisione per dimostrare di voler mantenere le sue promesse.

L’inversione dell’immigrazione clandestina e il controllo del confine sono stati tra i principali temi delle elezioni 2024, eguagliati solo da economia, inflazione e accessibilità economica.

Il popolo americano è fortemente d’accordo con l’obiettivo del Presidente Trump. L’America’s New Majority Project ha analizzato l’opinione pubblica sui temi dell’immigrazione, e il sentimento pubblico è schiacciante.

Gli americani concordano sulla necessità di controllare il confine come priorità. Infatti, il 74% afferma che gli Stati Uniti devono innanzitutto concentrarsi sulla sicurezza delle frontiere, sulla definizione delle leggi sull’immigrazione e sulla fine dell’immigrazione clandestina, prima di prendere decisioni su cosa fare degli immigrati clandestini già presenti nel Paese (il 18% non è d’accordo).

Inoltre, il 70% è favorevole a dichiarare lo stato di emergenza per consentire l’invio di personale della Fema (l’Agenzia federale degli Stati Uniti responsabile delle emergenze e della risposta ai disastri, ndr) e della Guardia Nazionale nelle comunità di confine (il 19% è contrario). Il 68% è poi favorevole alla qualificazione di “organizzazioni terroristiche” per i cartelli della droga (il 22% è contrario).

Il Presidente Trump ha emanato tutti questi provvedimenti nei suoi primi quattro giorni di mandato.

L’amministrazione Biden-Harris ha permesso un’interpretazione estremamente ampia delle leggi sui richiedenti asilo per rendere le frontiere più aperte. Eppure, il 75% degli americani è favorevole alla richiesta di accesso negli Stati Uniti dei richiedenti asilo attraverso metodi legali (il 17% non è d’accordo).

Infine, la preoccupazione per l’immigrazione clandestina è così forte che l’83% è favorevole a richiedere alle forze dell’ordine locali di controllare lo status dei sospetti arrestati per crimini contro le autorità per l’immigrazione e di trattenerli per la deportazione se sono clandestini (l’11% è contrario).

Questo forte sostegno indica il motivo per cui così tanti democratici si sono uniti ai repubblicani per approvare la legge Laken Riley (norma di recente approvazione contro l’immigrazione clandestina che prende il nome da Laken Riley, ventiduenne uccisa da un clandestino, ndr). Il fatto che la prima legge approvata sotto la sua nuova amministrazione abbia ricevuto i voti anche dei democratici, potrebbe far infuriare la stampa e gli oppositori di Trump.

Maya C. Miller, a proposito della legge Laken Riley, ha scritto sul New York Times: «Il voto finale, 263 a 156, ha segnato l’inizio di un più ampio giro di vite dell’era Trump sull’immigrazione e sugli immigrati privi di documenti, promesso dal presidente, sostenuto dai repubblicani e abbracciato da un piccolo ma crescente gruppo di democratici. Quarantasei democratici della Camera si sono uniti a tutti i repubblicani nel sostenerla, un segno del crescente consenso trasversale sull’adozione di una linea più dura contro chi entra illegalmente nel Paese».

Mercoledì, il Presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che dichiara l’emergenza nazionale al confine meridionale. Il provvedimento ha disposto il dispiegamento della forze armate e della Guardia Nazionale al confine meridionale per contribuire alla sua sicurezza e per consentire ai funzionari del ministero degli Interni di completare il muro, che è stato notevolmente ampliato durante il primo mandato del Presidente Trump.

Lo stesso giorno, il Presidente ha firmato un altro ordine che incarica gli Interni, e i ministeri della Giustizia e degli Esteri «di intraprendere tutte le azioni necessarie per respingere, rimpatriare e rimuovere immediatamente gli stranieri illegali entrati attraverso il confine meridionale degli Stati Uniti». Questo sforzo dovrebbe creare un impatto significativo su chi cerca di entrare illegalmente nel Paese o cerca di far entrare illegalmente persone, droga e armi attraverso il confine. Inoltre, riporterà il processo di richiesta di asilo a come dovrebbe essere.

Nei primi quattro giorni della sua nuova amministrazione, il Presidente Trump ha emesso un numero incredibile di altri ordini esecutivi. Oltre a rendere più rigide le frontiere e a deportare centinaia di clandestini criminali, si è spinto a porre fine alla cittadinanza di nascita per i bambini nati da donne che si trovano nel Paese illegalmente o temporaneamente, a meno che i loro padri non abbiano una residenza permanente legale.

La Corte Suprema degli Stati Uniti dovrà prendere una decisione seria e storica. I giudici dovranno determinare il significato ultimo, l’intento e i limiti del 14° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che afferma: «Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti e soggette alla loro giurisdizione sono cittadini degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiedono».

Fra i numerosi, il Presidente Trump ha firmato i seguenti ordini:

  • ha indicato alle agenzie federali di identificare le nazioni che non forniscono informazioni sufficienti sui loro cittadini che arrivano in America e impedire a tali cittadini di entrare in futuro;
  • ha bloccato l’accesso dei rifugiati e i cosiddetti “programmi di libertà vigilata” in attesa di valutazioni e modifiche della politica statunitense;
  • ha sospeso i fondi federali alle città e alle giurisdizioni che non rispettano le leggi statunitensi sull’immigrazione;
  • ha impedito agli immigrati illegali di ricevere benefici pubblici;
  • ha ripristinato il blocco dell’immigrazione dal Messico;
  • ha aumentato il numero di agenti federali incaricati di far rispettare le leggi sull’immigrazione.

Il Presidente Trump ha già fatto passi da gigante per invertire la rotta dell’immigrazione clandestina e risolvere i problemi legati al confine.

Il suo vigore e la sua energia sono davvero storici. E siamo solo all’inizio.

Da Gingrich360.com

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