Trump ha smentito le notizie, attribuite a Musk, di un rischio di conflitto militare con la Cina. Musk ha partecipato a una riunione al Pentagono di oltre un’ora. Il New York Times, citando due funzionari americani anonimi, ha scritto che avrebbe ricevuto un rapporto top secret dai vertici militari sui piani americani per una guerra con la Cina. Sia il ministro della Difesa Pete Hegseth che Musk hanno smentito.
Venerdì Trump ha bollato la notizia come «falsa». «Non vogliamo un conflitto con la Cina, ma se ci fosse, saremmo ben equipaggiati per affrontarlo. Però non ne parlo con nessuno, nemmeno con un imprenditore che ci sta aiutando tanto. Musk, inoltre, ha diversi affari in Cina, che potrebbero risentirne».
Trump ha detto che dopo aver visto l’articolo ha chiamato immediatamente il capo di gabinetto Susie Wiles, e Hegseth, per svolgere delle verifiche. Entrambi hanno definito la storia «ridicola». «Elon si trovava lì oggi per parlare di costi», ha precisato Trump, riferendosi al ruolo di Musk alla guida del Doge.
Hegseth ha osservato che i resoconti mirano a «minare i rapporti tra il Pentagono ed Elon Musk», che ha definito «patriota» e «innovatore». «Musk offre capacità su cui governo e militari contano, e ne sono grato», ha detto ai giornalisti il ministro della Difesa americano. «Oggi l’abbiamo accolto al Pentagono per discutere del Doge. È stata una chiacchierata informale e positiva. Niente piani di guerra, niente piani contro la Cina, niente segreti».
