Trump incontra Macron, convergenze e divergenze

di Redazione ETI/Emel Akan, Travis Gillmore
25 Febbraio 2025 6:48 Aggiornato: 25 Febbraio 2025 10:20

Trump incontra Macron. Durante l’incontro alla Casa Bianca, il 24 febbraio, i due presidenti hanno entrambi espresso il forte desiderio di porre rapidamente fine alla guerra in Ucraina, sebbene le loro divergenze su questioni cruciali, come la ricostruzione dell’Ucraina, le garanzie di sicurezza e l’uso dei beni russi congelati, siano diventate più evidenti.

Trump ha dato il via a una settimana di intensa diplomazia con il suo primo incontro con Macron, mentre prosegue il processo dei colloqui di pace. È previsto un incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer il 27 febbraio.

TREGUA IL PRIMA POSSIBILE

«Il nostro obiettivo è ottenere un cessate il fuoco il prima possibile e, in ultima analisi, una pace duratura», ha dichiarato Trump durante una conferenza stampa congiunta dopo il suo incontro con Macron, «credo che Emmanuel sia d’accordo con me su molte delle questioni più importanti. E la principale è che questo è il momento giusto. Potrebbe essere l’unico momento». Trump ha poi apprezzato l’apertura di Macron sul fatto che anche l’Europa, e non solo gli Stati Uniti, debba sostenere i costi per garantire la pace e la sicurezza dell’Ucraina. Macron ha condiviso il desiderio di Trump di porre fine alla guerra, ma ha ribadito come gli interessi dell’Ucraina e dell’Europa debbano essere presi in considerazione: «Vogliamo la pace subito, ma non vogliamo un accordo debole».

GARANZIE DI SICUREZZA E RICOSTRUZIONE

Il presidente francese ha sottolineato che le garanzie di sicurezza saranno negoziate a tempo debito come parte di un pacchetto complessivo di pace e sicurezza, affermando che Trump ha avallato questo approccio. E «questo è un punto di svolta», ha osservato Macron.

Trump non ha approfondito il tema delle garanzie di sicurezza all’Ucraina: «l’Europa deve assumere un ruolo centrale nel garantire la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina, e vuole farlo. Non è un passo così grande». Il grande passo sarà piuttosto «quello che arriverà nelle prossime settimane», ha aggiunto il presidente americano riferendosi ai colloqui di pace. Alla domanda di un giornalista francese sulla possibilità di contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina, Trump ha risposto definendo la domanda «un po’ strana» visto quanto gli Stati Uniti abbiano già dato per la difesa dell’Ucraina.

BENI RUSSI CONGELATI E NEGOZIATI DI PACE

Macron ha suggerito che i beni russi congelati debbano essere inclusi nei negoziati di pace e utilizzati per sostenere l’Ucraina: «io sostengo l’idea che l’Ucraina debba essere risarcita per prima», ha detto Macron, «alla fine sarà un prestito, e lo rimborserà la Russia»; qui Trump ha interrotto Macron dicendo: «Se ci credi, per me va bene» e poi: «noi qui stiamo negoziando su tutto».

Analizzando il tono e il contenuto dell’incontro, Kateryna Odarchenko, consulente di Sic Group, ha sottolineato le differenze di opinione e le sfumature negli approcci emerse tra i due capi di Stato: «È importante notare che, mentre il presidente Macron ha chiaramente identificato la Russia come l’aggressore nel conflitto, il presidente Trump ha evitato di definire il presidente Putin un “dittatore”».

COLLOQUI CON LA RUSSIA

La visita di Macron alla Casa Bianca è coincisa con il terzo anniversario dell’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia. In Ucraina si sono tenute cerimonie solenni per commemorare la perdita di centinaia di migliaia di soldati.

Trump ha annunciato il 24 febbraio che i negoziati con la Russia stanno procedendo e che le due nazioni stanno cercando di rafforzare i legami commerciali ed economici: «Sto conducendo serie discussioni con il presidente russo Vladimir Putin riguardo alla fine della guerra, nonché su importanti operazioni di sviluppo economico tra Stati Uniti e Russia», ha scritto su Truth, «i colloqui stanno procedendo molto bene!». Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, aveva fatto osservazioni simili in un’intervista a Cbs nel fine settimana, affermando che le aziende statunitensi potranno tornare in Russia dopo l’accordo di pace. È anche previsto un incontro di persona con Putin, secondo dichiarazioni fatte da Trump nelle ultime settimane, anche se non è ancora stata fornita una data.

LE TENSIONI COMMERCIALI TRA USA E UE

Durante l’incontro bilaterale si è discusso anche dei dazi all’Unione Europea: «Le economie americana ed europea sono estremamente interconnesse», ha dichiarato Macron durante la conferenza stampa, aggiungendo poi che le delegazioni statunitense e francese continueranno le discussioni per affrontare alcune delle divergenze.

In un’intervista con Cnn trasmessa il 23 febbraio, il presidente francese aveva detto che i dazi statunitensi sull’Europa aumenterebbero l’inflazione a danno degli americani, e non affronterebbero il problema più grande per l’economia degli Stati Uniti: «l’Unione Europea è il vostro primo problema? No, io non credo. Il vostro primo problema è la Cina. Quindi dovreste concentrarvi su quello».

 

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