Trump dichiara guerra alla gang al soldo di Maduro Tren de Aragua

di Redazione ETI/Stacy Robinson
24 Marzo 2025 11:24 Aggiornato: 24 Marzo 2025 11:24
Lo scorso anno l’organizzazione terroristica venezuelana Tren de Aragua ha attirato l’attenzione per aver preso il controllo di diversi edifici residenziali in un sobborgo del Colorado, terrorizzando i residenti. Sebbene operi da oltre dieci anni, recentemente è finita sotto i riflettori: il presidente Donald Trump l’ha classificata come un’organizzazione terroristica sponsorizzata da uno Stato estero, ossia collegata al dittatore venezuelano Nicolás Maduro, e ha avviato espulsioni di massa.

ORIGINI

Tren de Aragua ha avuto origine intorno al 2014 nella prigione di Tocoron, nello stato venezuelano di Aragua, all’epoca in mano ai detenuti. Il nome, in spagnolo “Treno di Aragua”, potrebbe derivare da alcuni membri fondatori, forse ex lavoratori ferroviari scontenti. Dalla sua nascita si è diffusa in altri Paesi sudamericani rendendosi protagonista di una lunga scia di crimini: traffico di droga, tratta di esseri umani, usura ed estorsioni in Colombia, Cile e Perù.
Le autorità cilene attribuiscono a Tren de Aragua il rapimento e l’omicidio, nell’aprile 2024, del tenente venezuelano Ronald Ojeda, dissidente del regime Maduro e rifugiato politico a Santiago. Nel novembre 2023, il sito InsightCrime segnalava l’aumento del sentimento anti-venezuelano in Perù, alimentato dalle estorsioni e violenze di una gang legata a Tren de Aragua contro i commercianti locali. In seguito a proteste dei commercianti e ad attacchi ai migranti venezuelani, l’organizzazione ha diffuso un video minacciando di morte per rappresaglia.
Sebbene nel 2023 la polizia venezuelana abbia ripreso il controllo della prigione di Tocoron, secondo fonti locali Tren de Aragua ormai avrebbe infiltrato le forze dell’ordine venezuelane, e Maduro si serirebbe di questa organizzazione criminale per destabilizzare le nazioni vicine provocando crimini e disordini.

ATTIVITA’ IN AMERICA

L’11 marzo, Joseph M. Humire, direttore esecutivo del think tank Center for a Secure Free Society, ha dichiarato al Parlamento che il Venezuela, insieme a Russia, Cina, Cuba e Iran  «sfrutta la crisi migratoria di confine degli Usa», infiltrando Tren de Aragua per destabilizzare gli Stati Uniti, e che Maduro se ne serve per controllare la tratta di persone, tramite enti statali come il servizio immigrazione.
«Nel 2018 è emerso che il governo venezuelano finanziava Ong politicizzate in Honduras, come Pueblo Sin Fronteras, responsabile dell’organizzazione dei convogli migratori centroamericani. Il suo scopo è usare la migrazione come arma, in linea col suo ruolo di base operativa per potenze straniere, in particolare Cina, Russia e Iran, che adottano la guerra asimmetrica per destabilizzare l’Occidente».
Humire spiega che Tren de Aragua è arrivato negli Usa nel 2021, collaborando con i cartelli messicani in Texas. Diffusasi nella costa orientale, soprattutto a New York, è diventata nota a livello nazionale quando una sua gang ha preso il controllo di tre palazzi ad Aurora, in Colorado, estorcendo denaro agli inquilini, per lo più venezuelani. La polizia inizialmente ha parlato di casi «isolati» e il sindaco della città ha accusato il governo federale di negligenza e ha istituito una task force per indagare sull’anomala concentrazione di venezuelani irregolari in quegli edifici.
A El Paso, in Texas, gli agenti hanno fatto irruzione e chiuso il Gateway Hotel, controllato dalla gang per oltre un anno. L’organizzazione venezuelana è implicata nell’omicidio del texano Nilzult Arneaud Petit di 33 anni, e affiliato alla stessa sarebbe anche Jose Ibarra, condannato a novembre per l’omicidio della studentessa Laken Riley, avvenuto a febbraio 2024. L’assassinio della giovane Laken Riley e ha portato all’approvazione di una legge per l’espulsione di immigrati irregolari colpevoli di taccheggio, furto e aggressione a pubblico ufficiale.
A marzo 2024, i senatori Rick Scott e Marco Rubio avevano chiesto a Biden di dichiarare la gang organizzazione criminale transnazionale, citando l’impatto negativo sulle città americane, in particolare sulle comunità venezuelane in Florida, e nel luglio Biden ha imposto sanzioni contro la banda criminale.

TREN DE ARAGUA E L’AMMINISTRAZIONE TRUMP

A febbraio, in seguito a un ordine esecutivo di Trump, il ministero degli Esteri ha decretato che Tren de Aragua, insieme ad altre gang e cartelli stranieri, è un’organizzazione terroristica straniera. Il 15 marzo, Trump ha applicato l’Alien Enemies Act del 1798 per arrestare e espellere immediatamente gli individui accusati di essere affiliati, definendo Tren de Aragua colpevole di un’«invasione» straniera, e sostenendo che opera «su direzione, più o meno clandestinamente, del regime di Maduro».
Poco prima dell’annuncio, l’Associazione dei diritti civili ha presentato ricorso per conto di cinque immigrati irregolari sospettati di appartenere al Tren de Aragua, cercando di bloccarne l’espulsione e accusando Trump di abuso di potere. «Non può essere usata contro cittadini di un Paese – il Venezuela – con cui gli Usa non sono in guerra, che non sta invadendo gli Usa e che non ha lanciato un’incursione predatoria» hanno scritto nei documenti legali.
Il 15 marzo, il giudice James Boasberg ha bloccato le espulsioni dei cinque e successivamente ha emesso una sentenza che vietava espulsioni basate su una legge di duecento anni fa. Tuttavia, un aereo con oltre 250 soggetti espulsi era già partito per El Salvador, in seguito all’accordo di Trump col presidente salvadoregno per ospitarli in cambio di 6 milioni di dollari. Il ministero della Giustizia ha poi dichiarato di aver rispettato l’ordine verbale del giudice riguardo ai cinque ricorreti, ma che la sentenza scritta, che bloccava tutte le espulsioni, era arrivata dopo il decollo. Durante l’udienza del 17 marzo, Boasberg ha chiesto al governo ulteriori dettagli, ma non ha l’accusato di aver violato intenzionalmente il suo ordine.

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