Trump al Cpac, i conservatori pensano già al dopo

di Emel Akan/Emiliano Serra
23 Febbraio 2025 8:23 Aggiornato: 23 Febbraio 2025 9:20

Donald Trump è intervenuto al Cpac, la conferenza annuale dell’Azione politica conservatrice, un evento annuale che rappresenta il maggiore convegno di conservatori al mondo, evidenziando le azioni del suo primo mese in carica.

Ha esortato i repubblicani a rimanere uniti e ha affermato che i democratici hanno perso fiducia dopo le elezioni di novembre: «Abbiamo tolto loro il potere. Abbiamo tolto loro la fiducia» ha dichiarato Trump a una folla esultante.

Ma Trump ha osservato che mentre i democratici restano compatti, alcuni repubblicani a volte si allontanano dall’unità: «Di tanto in tanto, c’è qualcuno che vuole un po’ di attenzione, o qualcos’altro…. Non so cosa sia» ha detto Trump, «è molto triste da vedere, è una cosa che detesto».

Il presidente e leader del partito repubblicano ha comunque espresso apprezzamento per il capogruppo della maggioranza al Senato, John Thune, e per il presidente della Camera, Mike Johnson, per il «lavoro fantastico» svolto nell’ultimo mese. «Dobbiamo restare uniti, perché quello che abbiamo fatto noi non era mai stato fatto prima».

TRUMP PROMETTE LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI DEPORTAZIONE

Nel suo intervento di oltre un’ora, Trump ha illustrato un lungo elenco di azioni intraprese nell’ultimo mese, tra cui il rafforzamento della sicurezza dei confini.
Ha dichiarato di aver lanciato la «più grande operazione di deportazione nella storia americana», superando quella effettuata sotto la presidenza di Dwight Eisenhower, «gli Stati Uniti non saranno trasformati in una discarica» ha messo in chiaro Trump.

Successivamente, ha espresso apprezzamento per Elon Musk, il direttore dell’ormai famoso Doge: «Noi vogliamo rendere il governo più piccolo e più efficiente. Vogliamo tenere le persone migliori» ha dichiarato Trump, «se non si presentano al lavoro, noi li licenziamo».

INCONTRO CON DUDA E ACCORDO CON L’UCRAINA

Prima del suo intervento, Trump ha incontrato il presidente polacco Andrzej Duda per discutere della guerra tra Russia e Ucraina.

All’inizio della settimana, Trump aveva scambiato alcune battute al vetriolo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In seguito, ha affermato che è quasi concluso l’accordo con l’Ucraina che concederà agli Stati Uniti l’accesso alle terre rare in cambio degli aiuti statunitensi, passati e futuri. Trump ha infatti ribadito che si aspetta che l’Ucraina dia qualcosa in cambio del sostegno finanziario fornito dagli Stati Uniti nella guerra: «Voglio che ci diano qualcosa per tutti i soldi che abbiamo investito. E cercherò di far terminare la guerra».

JD VANCE IL FAVORITO PER IL 2028

I conservatori americani guardano già al futuro. Donald Trump ha appena iniziato il suo secondo mandato di 4 anni, ma già si pensa a chi passare il testimone della “nuova America” che gli americani vogliono.

I principali esponenti conservatori partecipano regolarmente alla conferenza. Tra gli oratori di quest’anno figuravano il vicepresidente J.D. Vance, Musk, il presidente argentino Javier Milei e il presidente della Camera Mike Johnson. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta in video chiamata da Roma.

Come di consueto, all’ultimo giorno, il Cpac ha condotto un sondaggio (benché prematuro) tra i conservatori sul principale candidato alle prossime elezioni. J.D. Vance è emerso come il favorito per la nomination repubblicana del 2028, ottenendo il 61% dei voti, seguito dall’attivista conservatore Steve Bannon al 12%, dal governatore della Florida Ron DeSantis al 7% e dal ministro degli Esteri Marco Rubio al 3%.

Nel suo intervento, Trump ha affermato che i repubblicani «forgeranno una nuova e duratura maggioranza politica» che plasmerà la politica americana per generazioni, pronosticando: «penso che andremo benissimo alle elezioni di metà mandato».

 

 

 

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