Tesla in bilico tra flop e innovazione

di Redazione ETI
11 Marzo 2025 7:13 Aggiornato: 11 Marzo 2025 12:22

La capitalizzazione di mercato di Tesla è diminuita del 45% rispetto al massimo storico di 1.500 miliardi di dollari raggiunto il 17 dicembre. Ma Tesla continua a mantenere una valutazione ben superiore a quella delle maggiori case automobilistiche e aziende tecnologiche del mondo, secondo i  normali parametri finanziari. Tesla si propone anche come un pioniere dell’intelligenza artificiale, destinato a rivoluzionare presto anche il settore dei trasporti, con i taxi robotizzati, e delle applicazioni di intelligenza artificiale, proponendo al mercato dei robot umanoidi.

Il business dei veicoli elettrici rappresenta quasi tutto il fatturato di Tesla, ma meno di un quarto del suo valore di mercato, secondo un’analisi di Reuters su più di dieci report di banche e società di investimento. Ma il grosso della valutazione dell’azienda si basa sulle aspettative legate ai veicoli autonomi che Tesla non ha ancora realizzato, nonostante Musk abbia promesso ogni anno dal 2016 che le Tesla senza conducente sarebbero arrivate entro l’anno successivo.

Il calo del titolo da dicembre è dovuto alla diminuzione delle vendite e dei profitti dei veicoli, ma anche all’attività politica di Musk e alle  preoccupazioni degli investitori sul fatto che la politica possa distrarlo dal business. Nonostante questo, dopo la rielezione di Donald Trump la capitalizzazione di mercato di Tesla è aumentata di circa 65 miliardi di dollari, una cifra superiore all’intero valore di General Motors. Il valore complessivo di Tesla, pari a 845 miliardi di dollari, supera ancora quello delle nove principali case automobilistiche messe insieme, che l’anno scorso hanno venduto circa 44 milioni di auto, rispetto agli 1,8 milioni di Tesla.

Gli investitori hanno a lungo scommesso sulle visioni future di Musk per Tesla piuttosto che sui suoi profitti attuali. Ma il crescente divario tra le sue prestazioni reali e le previsioni degli analisti sui prodotti futuri, sta generando alcune preoccupazioni. «Per quanto tempo ancora il titolo potrà restare scollegato dai fondamentali?» ha scritto l’analista di JP Morgan Ryan Brinkman a gennaio, citato da Reuters, dopo che Tesla ha riportato utili deludenti e il primo calo annuale nelle vendite di veicoli.

I ROBOTAXI

Il precedente picco di valore di Tesla, superiore a 1.200 miliardi di dollari, risale al 2021, quando l’azienda aveva ottenuto risultati concreti. Le vendite record della rivoluzionaria Model 3 e della Model Y avevano dimostrato che le auto elettriche potevano essere vendute in grandi volumi con profitto. All’epoca, Musk aveva promesso che Tesla avrebbe prodotto veicoli elettrici ancora più economici e avrebbe venduto 20 milioni di auto all’anno entro il 2030, quasi il doppio di quelle vendute oggi dal più grande costruttore mondiale: Toyota.

Musk, invece, ha abbandonato l’obiettivo della produzione di massa lo scorso anno. Ad aprile, Reuters ha rivelato che Tesla aveva cancellato la tanto attesa Model 2, la nuova macchina su cui gli investitori contavano per fare volumi. Da allora, Musk sta puntando tutto sui robotaxi.

I robotaxi Tesla sono veicoli elettrici completamente autonomi progettati dall’azienda Tesla per offrire un servizio di trasporto su richiesta senza conducente umano. L’idea di Musk è di creare dei taxi senza “tassista”, che i passeggeri possano chiamare tramite un’app simile a Uber. Il progetto più recente è il Cybercab, un prototipo svelato a ottobre 2024 durante l’evento “We, Robot” a Burbank, vicino Los Angeles.

La svolta è stata convincente: il titolo di Tesla è salito del 71% dal minimo dell’aprile scorso fino alle elezioni di novembre, nonostante il calo delle vendite di veicoli elettrici e la riduzione dei profitti. E dopo l’elezione di Trump, il titolo è quasi raddoppiato.

VENDITE IN CALO, CONCORRENZA IN AUMENTO

Il core business dei veicoli elettrici di Tesla sta attraversando difficoltà. L’unico veicolo lanciato dall’azienda dopo la Model Y del 2020 è il Cybertruck, il cui design triangolare ha attirato attenzione, ma le cui vendite sono state di appena 38.965 unità l’anno scorso, secondo le stime di Cox Automotive, ben al di sotto delle 250 mila unità che Musk aveva previsto per il 2025.

Tesla ha anche ridotto i prezzi delle ormai datate Model 3 e Model Y, a causa del rallentamento della domanda globale di veicoli elettrici e della crescente concorrenza, soprattutto in Cina, dove i modelli elettrici partono da meno di 10 mila dollari. Nuovi dati mostrano anche un forte calo delle vendite Tesla nei mercati europei, alcuni sostengono per motivi politici, considerato che Musk è sostenitore e di Donald Trump e fa parte del Gabinetto della sua amministrazione. Ma, boicottaggi a parte, in Europa il mercato delle auto elettriche non si può dire abbia incontrato il favore degli automobilisti, e tutte le Case che hanno puntato sull’elettrico stanno vivendo una fase di grave crisi.

I DUBBI SULLA TECNOLOGIA TESLA

Tuttavia, alcuni investitori dubitano che Tesla possa realmente raggiungere il traguardo dei robotaxi a basso costo. «La tecnologia di guida autonoma di Tesla non funziona in modo sicuro e non funzionerà mai senza radar e lidar», ha dichiarato a Reuters Mark Spiegel, gestore di Stanphyl Capital Partners.

Nel frattempo, la cinese BYD ha annunciato che offrirà gratuitamente un sistema di assistenza alla guida simile al Full Self-Driving di Tesla, che l’azienda americana vende in Cina per oltre 8 mila dollari. In questo modo, «BYD sta dicendo che [per lei] la guida autonoma non ha valore» ha detto a Reuters l’analista Gordon Johnson di GLJ Research, «vale così poco che ve la regaliamo!».

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