Terre rare e guerra in Ucraina

di Redazione ETI/Jacob Burg
25 Marzo 2025 7:53 Aggiornato: 25 Marzo 2025 7:53

Il 20 marzo il presidente Donald Trump ha firmato un nuovo ordine esecutivo volto a incentivare l’estrazione e la produzione di risorse naturali strategiche negli Usa, tra cui uranio, rame, potassio e oro. L’ordine impone ai responsabili dei ministeri federali competenti, di fornire entro dieci giorni al presidente del Consiglio Nazionale per il Dominio Energetico un elenco di tutti i progetti in attesa di autorizzazione, per individuare le iniziative prioritarie e velocizzare il rilascio dei permessi.

Durante la cerimonia della firma alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato che l’ordine «aumenterà drasticamente la produzione di risorse naturali strategiche e terre rare» negli Stati Uniti. «È una cosa enorme per questo Paese» ha affermato. «Stiamo anche firmando accordi in vari luoghi per sbloccare terre rare, minerali e molto altro in tutto il mondo».

Sul fronte internazionale, l’amministrazione Trump aveva proposto all’Ucraina uno scambio tra il sostegno militare e l’accesso alle sue risorse di terre rare. Sebbene successivamente allo scontro col presidente ucraino Zelensky la Casa Bianca avesse escluso l’accordo, Trump giovedì ha annunciato che il patto verrà firmato a breve. «Stiamo facendo grandi progressi con Ucraina e Russia. Un accordo con l’Ucraina sulle terre rare è imminente» ha dichiarato Trump, sottolineando il valore strategico di queste risorse.

Nell’ottica di una tregua provvisoria, dopo colloqui i con Trump, sia Zelensky che il presidente russo Putin hanno accettato di astenersi da attacchi alle rispettive infrastrutture energetiche per 30 giorni. Tuttavia, le tensioni permangono, con accuse reciproche di violazioni dell’intesa. Trump, ottimista, ha affermato: «Ieri abbiamo parlato con Putin e Zelensky e mi piacerebbe vedere la fine di tutto questo. Credo che stiamo facendo progressi». Putin si è detto aperto a collaborare con gli Stati Uniti a fine marzo, per progetti congiunti di esplorazione ed estrazione di terre rare e non ha espresso obiezioni a un accordo tra America e Ucraina. «Saremmo pronti a offrire progetti congiunti ai nostri partner americani» ha dichiarato Putin all’emittente statale VGTRK, sottolineando l’importanza di una collaborazione tra governi e imprese.

Parallelamente, l’amministrazione Trump sta valutando un accordo sulle terre rare anche con la Repubblica Democratica del Congo. L’8 febbraio Félix Tshisekedi, presidente della nazione africana, ha inviato  una lettera a Trump, offrendo risorse minerarie al fondo sovrano statunitense in cambio di un «patto di sicurezza formale» per supportare il suo esercito contro un’organizzazione ribelle sostenuto dal Ruanda. Un portavoce del ministero degli Esteri statunitense ha sottolineato che il Congo possiede una quota significativa delle risorse naturali strategiche mondiali, essenziali per le tecnologie avanzate.

Le terre rare, componenti essenziali per smartphone, veicoli elettrici, apparecchiature mediche e altre tecnologie moderne, sono utilizzate anche nella produzione di vetri, luci, magneti, batterie e convertitori catalitici per veicoli. Ad esempio, i magneti per turbine eoliche richiedono circa 300 kg di neodimio, elemento chiave anche in laser e dischi rigidi.

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