I parlamentari dello Stato del Tennessee hanno approvato all’unanimità una legge per fermare il crimine del prelievo forzato di organi da parte del Partito comunista cinese (Pcc). Il Tennessee Genomic Security and End Organ Harvesting Act, proposto da otto deputati e tre senatori è stato approvato il 17 marzo ed è in attesa della firma del governatore Bill Lee.
La norma affronta due emergenze internazionali: l’accesso di Pechino agli archivi genetici e l’atrocità del prelievo forzato da prigionieri di coscienza perpetrato dal regime. La legge prevede inoltre il blocco delle assicurazioni sanitarie locali per trapianti o cure post-trapianto eseguiti in Cina o con organi provenienti da lì e vieta sequenziatori genetici o software di ricerca cinesi e di Hong Kong, Cuba, Iran, Corea del Nord e Russia.
Le strutture mediche e di ricerca hanno 180 giorni per sostituire i dispositivi non conformi. Ogni uso vietato o raccolta di dati genetici statunitensi all’estero verrà sanzionato con 10 mila dollari, mentre le assicurazioni che trasgrediscono con multe di 100 mila dollari a infrazione. Chi viola la legge dovrà risarcire i pazienti con almeno 5 mila dollari per ogni abuso dei loro dati genomici. Il provvedimento consente al procuratore generale Jonathan Skrmetti di indagare sulle violazioni.
Il 10 marzo, il senatore Adam Lowe, ha espresso timore che «il Pcc possa usare il materiale genetico degli americani per una guerra biologica o per il traffico di organi nel mercato nero». Secondo il senatore, è essenziale limitare l’accesso ai dati genetici statunitensi perché «manca trasparenza sull’uso di quel materiale, e ci sono indizi di finalità criminali. Non si può rischiare di alimentare una guerra biologica o il traffico illegale di organi». Negli ultimi anni, i legislatori statunitensi hanno segnalato i rischi della raccolta di dati genetici di massa da parte del BGI, una società cinese di genomica, legata all’esercito cinese e inserita nella lista nera del commercio per la repressione di minoranze.
Pochi giorni prima dell’approvazione della legge, Neal Dunn, Gus Bilirakis e John Moolenaar, membri del Parlamento statunitense, hanno presentato il Block Organ Transplant Purchases from China Act, per bloccare i rimborsi federali per trapianti di organi provenienti da fonti illecite. Dunn ha dichiarato: «Gli Usa devono fare tutto il possibile per non partecipare a violazioni dei diritti umani».