I dazi di Trump continuano a portare i risultati previsti dalla nuova Amministrazione. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti accettato di sospendere i dazi al Canada per 30 giorni dopo aver parlato con il primo ministro canadese Justin Trudeau nel pomeriggio del 3 febbraio. L’accordo prevede che il Canada nomini un supercommissario per il fentanile e dichiari i cartelli della droga organizzazioni terroristiche, oltre a impegnare 200 milioni di dollari canadesi (139 milioni di dollari Usa) per operazioni di intelligence per combattere il fentanile.
«Il Canada ha accettato di garantire un confine settentrionale sicuro e di porre finalmente fine al flagello mortale di droghe come il fentanile, che si riversano nel nostro Paese uccidendo centinaia di migliaia di americani e distruggendo le loro famiglie e le comunità in tutto il Paese», ha postato Trump su Truth dopo la sua chiamata con il primo ministro canadese uscente Justin Trudeau.
«Ho appena avuto una bella chiamata con il presidente Trump», ha poi commentato Trudeau.
Nell’annunciare l’accordo sui social, Trudeau ha sottolineato il piano da 900 milioni di dollari Usa precedentemente annunciato dal Canada per aumentare la sicurezza del confine, affermando che circa 10 mila persone lavoreranno in prima linea sul confine: «Il Canada sta prendendo nuovi impegni per nominare un supercommissario per il fentanyl; dichiareremo i cartelli terroristi, garantiremo una sorveglianza 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sul confine, avremo una forza d’attacco congiunta Canada-Stati Uniti per combattere la criminalità organizzata, il fentanyl e il riciclaggio di denaro. Ho anche firmato una nuova direttiva di intelligence sulla criminalità organizzata e il fentanyl, che finanzieremo con 200 milioni di dollari», ha spiegato poi Trudeau.
«Sono molto soddisfatto di questo risultato iniziale e i dazi annunciati sabato saranno sospesi per un periodo di 30 giorni, per vedere se sarà possibile strutturare un accordo economico definitivo con il Canada» ha commentato Trump.
«Il presidente Donald Trump sta adottando misure decisive per proteggere gli americani dalla crisi del fentanyl, che è la prima causa di morte per gli americani di età compresa tra 18 e 45 anni» ha dichiarato la Casa Bianca commentando l’ordine esecutivo del presidente, che oltre a colpire il traffico di droga mira a fermare anche il traffico di esseri umani gestito dai “cartelli” sudamericani.
Ma Trump non nasconde che i dazi servono anche a controbilanciare i deficit commerciali. Nella telefonata con Trudeau del 3 febbraio, Trump ha criticato le regole del settore bancario canadese che rendono più difficile operare per le banche straniere e ha chiesto l’accesso per le banche americane in Canada.
In risposta ai dazi statunitensi, Trudeau aveva dichiarato il 1° febbraio che il Canada avrebbe reagito con i propri dazi del 25 percento su prodotti americani, per un valore di 107 miliardi di dollari Usa a partire dal 4 febbraio.
I DAZI FUNZIONANO ANCHE COL MESSICO
Poche ore prima, il presidente messicano Claudia Sheinbaum aveva raggiunto un accordo simile con Trump, che ha concesso una sospensione di trenta giorni dei dazi punitivi contro il Messico in cambio dell’invio al confine di 10 mila soldati messicani per combattere il traffico di fentanile sul confine meridionale degli Stati uniti.
In un ordine esecutivo specifico per il Messico, Trump aveva dichiarato l’incapacità della nazione centroamericana di controllare i propri confini, al punto di essere diventata un paradiso per la criminalità e i trafficanti di droga. Fentanyl, metanfetamina, cocaina e altre droghe sono prodotte e trafficate dai cartelli sudamericani, che il presidente Trump nell’ordine esecutivo denuncia essere intollerabilmente «collusi con il governo» messicano: «Questa alleanza mette in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e noi dobbiamo sradicare questi pericolosi cartelli» in entrambe le nazioni, ha scritto Trump nel suo decreto presidenziale. E ancora: «Il Messico ha offerto un rifugio sicuro ai cartelli, permettendo loro di produrre e trasportare sostanze stupefacenti che hanno causato la morte per overdose di centinaia di migliaia di americani».
Il presidente messicano Claudia Sheinbaum, dopo aver raggiunto l’accordo con Trump ha dichiarato su X: «Con il presidente Trump ho avuto una conversazione cordiale, molto rispettosa delle nostre relazioni e sovranità».