Starmer ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’1 marzo, accogliendolo con un abbraccio, mentre l’arrivo di Zelensky è stato salutato da grida di sostegno da parte della folla riunita fuori dalla residenza ufficiale del primo ministro.
«Come hai sentito dagli applausi per strada, hai il pieno appoggio di tutto il Regno Unito», ha detto Starmer a Zelensky. «Siamo con te, con l’Ucraina, per tutto il tempo necessario».
Il Regno Unito ha già da tempo assunto un impegno assoluto a destinare maggiori risorse alla difesa dell’Ucraina. Starmer aveva infatti già dichiarato il mese scorso di essere pronto a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina inviando truppe britanniche sul terreno in qualità di “forze di pace”: «io sento profondamente la responsabilità che comporta la possibilità di mettere in pericolo uomini e donne delle forze armate britanniche». Come molti leader europei, anche Starmer ha promesso di aumentare le spese per la difesa.
L’incontro tra Zelensky e Starmer è apparso l’opposto rispetto all’incontro con Trump del giorno precedente. I leader nazionali europei e del Pacifico si sono subito stretti attorno all’Ucraina, lanciando appelli per un maggiore aiuto e supporto a Kiev, accentuando ulteriormente la frattura diplomatica tra l’amministrazione Trump e gli storici alleati degli Stati Uniti.
Zelensky, che ha ringraziato Starmer e il popolo britannico per il loro sostegno e la loro amicizia, incontrerà anche re Carlo III domenica, prima di partecipare a un vertice con i leader europei. Al vertice saranno presenti i leader di Cechia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Spagna, Svezia e Turchia, nonché il segretario generale della Nato e i presidenti della Commissione europea e del Consiglio europeo.
I leader dovrebbero delineare una strategia per continuare a difendere l’Ucraina dopo essere stati messi da parte dall’amministrazione Trump il mese scorso. In quel frangente, i funzionari statunitensi avevano avviato direttamente i negoziati per un cessate il fuoco con Mosca senza consultare la leadership ucraina o alcun altro potere europeo.
Il primo ministro ceco Petr Fiala ha dichiarato sabato ai giornalisti che «l’Europa affronta una prova storica» e dovrà trovare un modo per difendersi senza poter contare sugli Stati Uniti: «Se non aumentiamo il nostro sforzo abbastanza rapidamente e lasciamo che l’aggressore imponga le sue condizioni, non ne usciremo bene».
Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha affermato che il trattamento riservato da Trump e Vance a Zelensky ha inaugurato «una nuova era di spietatezza» e che l’Europa dovrà aumentare ulteriormente i suoi impegni nei confronti dell’Ucraina: «Molti di voi avranno dormito male stanotte dopo aver visto gli indicibili video dalla Casa Bianca», ha detto la Baerbock ai giornalisti sabato, «oggi il nostro sgomento è maggiore rispetto a prima, ma lo è anche il nostro impegno nei confronti del popolo ucraino, della nostra sicurezza e della pace in Europa».