Spionaggio: Borghi (Iv), caso Paragon è primavera del Grande fratello, si tuteli democrazia

di Agenzia Nova
11 Marzo 2025 16:35 Aggiornato: 11 Marzo 2025 18:35

Il caso Paragon «è la primavera del ‘Grande fratello’ di Orwell, che arriverà se non aggiorniamo regole e strumenti a tutela della democrazia».

Lo ha detto il senatore e vice presidente di Italia Viva, Enrico Borghi, intervenendo sulle ingerenze straniere nei processi democratici europei in commissione Esteri e Difesa del Senato. «C’è il rischio di ritrovarsi nel distico di Orwell scritto sulla facciata del ministero della Verità: ‘la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è una forza’», ha aggiunto. «Ogni tanto, quando giro sui social, mi ritrovo completamente nella descrizione che Orwell ci aveva fatto quasi 80 anni fa, anzi nel 1948, perché poi, aveva invertito gli ultimi due numeri per immaginare un futuro distopico che forse sta arrivando con qualche tempo di distanza rispetto alle sue previsioni», ha proseguito Borghi.

«Certamente arriverà se non facciamo nulla. Le vicende di cui troppo poco si sta discutendo nella politica italiana, che rimandano alle questioni che sono all’interno della vicenda Paragon – ha spiegato Borghi – ci dicono che noi siamo nella anticipazione di una vicenda delicatissima dal punto di vista delle garanzie, degli equilibri, dei rapporti democratici, di come si controllano gli strumenti di condizionamento e di informazione dei singoli cittadini». «E’ un tema fortissimo questo che possiamo porci solo noi democrazie. In questo ricordo un disegno di legge che io ho presentato a prima firma del gruppo Italia Viva sulla introduzione di un’agenzia per la sicurezza cognitiva che può essere un elemento positivo nel quadro di un dibattito», ha concluso Borghi.

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