Scontro Trump-Zelensky le reazioni in America e all’estero

di Redazione ETI/Rachel Acenas
1 Marzo 2025 8:23 Aggiornato: 1 Marzo 2025 12:36

Lo scontro acceso tra il presidente Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha suscitato reazioni contrastanti tra i leader mondiali e i parlamentari di entrambi gli schieramenti politici. Zelensky avrebbe dovuto firmare l’accordo e tenere una conferenza stampa congiunta, ma entrambi gli appuntamenti sono stati annullati.

Le reazioni da tutto il mondo sono arrivate immediatamente:

Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia ed ex presidente e primo ministro russo, ha criticato Zelensky sulla piattaforma X, aggiungendo che «Trump ha ragione: il regime di Kiev sta ‘giocando con la Terza guerra mondiale’».

 Emmanuel Macron: «C’è un aggressore: la Russia. C’è un popolo sotto attacco: l’Ucraina», ha scritto Macron in una dichiarazione su X, «abbiamo fatto bene ad aiutare l’Ucraina e a sanzionare la Russia tre anni fa, e a continuare a farlo. Siamo americani, europei, canadesi, giapponesi e molti altri. Grazie a tutti coloro che hanno aiutato e continuano a farlo. E rispetto a chi, fin dall’inizio, ha combattuto. Perché combattono per la loro dignità, la loro indipendenza, per i loro figli e per la sicurezza dell’Europa».

Il ministro degli Esteri irlandese Simon Harris ha dichiarato che l’Ucraina non ha colpe, ma che la responsabilità ricade sulla Russia per la sua «invasione illegale».

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha ribadito la stessa posizione, scrivendo su X: «La Germania, insieme ai nostri alleati europei, è unita al fianco dell’#Ucraina e contro l’aggressione russa. L’Ucraina può contare su un sostegno incrollabile dalla Germania, dall’Europa e oltre. La loro difesa della democrazia e la loro ricerca di pace e sicurezza sono anche le nostre».

Il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez, il primo ministro polacco Donald Tusk, il primo ministro olandese Dick Schoof e il presidente portoghese Luís Montenegro hanno espresso il loro sostegno all’Ucraina in dichiarazioni pubblicate su X.

LE REAZIONI NEGLI USA

Negli Stati Uniti, i parlamentari hanno condiviso le loro reazioni all’incontro nello Studio Ovale. I democratici, per la maggior parte, hanno attaccato Trump. Il capogruppo della minoranza democratica al Senato Chuck Schumer ha accusato Trump e Vance di «fare il lavoro sporco di Putin». Il senatore Sheldon Whitehouse ha scritto su X che «I nostri leader si stanno comportando come burattini ventriloqui per Putin». L’ex candidato democratico alla vicepresidenza e governatore del Minnesota Tim Walz ha accusato Trump di «imbarazzare gli Stati Uniti sulla scena mondiale», aggiungendo che gli Stati Uniti sono un Paese che «si oppone ai dittatori e lotta per la democrazia».

I repubblicani hanno applaudito Trump per aver messo gli interessi degli Stati Uniti al primo posto.

Durante una conferenza stampa successiva all’incontro, il senatore Lindsay Graham, nonostante sia da molti considerato un falco neocon e abbia sempre appoggiato Zelensy, ha dichiarato di non essere «mai stato così orgoglioso» di Trump e Vance per aver difeso l’America, e ha accusato Zelensky di essere stato irrispettoso.

Il deputato Byron Donalds ha scritto su X: «Vogliamo la pace, non continueremo a sprecare i soldi dei contribuenti e non metteremo a rischio le nostre truppe. Stiamo mettendo di nuovo gli americani al primo posto».

Il deputato Dan Crenshaw ha ribadito la posizione di Trump durante l’incontro alla Casa Bianca. Trump aveva detto a Zelensky che l’Ucraina non aveva «carte» da giocare nel conflitto senza il sostegno degli Stati Uniti: «se sei il capo di Stato di un Paese in una situazione disperata, senza un percorso verso la pace senza il supporto americano, non venire nello Studio Ovale a discutere con il presidente degli Stati Uniti in pubblico», ha scritto Crenshaw su X.

Il presidente della Camera Mike Johnson ha commentato su X: «La morte e la distruzione causate dalla guerra provocata dalla Russia devono finire immediatamente, e solo il nostro presidente può mettere questi due Paesi su un percorso di pace duratura» e ancora: «il presidente Zelensky doveva riconoscerlo e accettare la straordinaria proposta di partnership sui diritti minerari che il presidente Trump ha messo sul tavolo».

Consigliati