Ricerca Fps: tra i giovani crescono interesse per politica e fiducia nei partiti

di Agenzia Nova
13 Febbraio 2025 19:23 Aggiornato: 13 Febbraio 2025 19:23

Torna a crescere l’interesse per la politica fra i circa 197 mila giovani (15-29 anni) residenti a Milano: si considerano in qualche modo impegnati in politica sette giovani milanesi su 100 rispetto ai cinque su 100 della media nazionale. È quanto emerge da una analisi della Fondazione per la Sussidiarietà (Fps) in occasione della VII edizione della Scuola di Formazione Politica “Conoscere per decidere”, che inizia il 17 febbraio. La ricerca Fps segnala che il Comune è ritenuta l’istituzione più vicina ai cittadini e il 90 per cento dei giovani considera importante seguire l’attività degli amministratori locali. Circa la metà dei giovani sono convinti che sia necessario prendere parte alla vita politica e sociale del proprio territorio. Due terzi dei giovani meneghini (64 per cento) – rivela la ricerca Fps – si tiene informato sulla politica rispetto al 40 per cento a livello nazionale. C’è anche una minoranza (10 per cento) che si dichiara “disgustata” dalla politica, ma molto inferiore rispetto al resto d’Italia (24 per cento).

Quasi tre giovani su quattro, considerano possibile, anche se difficile, un impegno in prima persona per far funzionare meglio il Paese. Molti rimproverano alla politica la mancanza di spazio per i giovani. Fra i giovani milanesi la fiducia nei partiti è cresciuta dal 10 per cento al 32 per cento negli ultimi dieci anni e raggiunge il 37 per cento fra i laureati. Si può stimare in circa cinquemila il numero dei giovani che svolgono attività gratuita per un partito in città. In generale, circa tre quarti dei giovani ritiene che la politica sia uno strumento utile per migliorare la vita dei cittadini. Andare a votare, in particolare, è considerato lo strumento principale di partecipazione (95 per cento).

«Il crescente interesse dei giovani milanesi per la politica – commenta l Sindaco di Milano Giuseppe Sala- rappresenta un indubbio segnale positivo, sia per la nostra città sia per il Paese» ha commentato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, «Al netto di numeri che sono certo cresceranno ancora nei prossimi anni, quanto viene fotografato dall’analisi di Fondazione per la Sussidiarietà testimonia che tra le nuove generazioni si sta facendo spazio una nuova classe dirigente, che intende impegnarsi anche in prima persona per contribuire al cambiamento, in meglio, della società. Non posso che essere fiero di sapere che sono i nostri e le nostre giovani milanesi a cercare di invertire un trend e una narrazione che preferisce descrivere i cittadini più giovani come indolenti e insofferenti ai temi della politica e di impegno comunitario. Io, invece, credo che la mobilitazione globale di tanti ragazzi e ragazze su temi come il clima, l’ambiente, l’equità sociale – cui abbiamo assistito in questi anni – stia davvero producendo un cambiamento culturale. Sono fiero che Milano, con la partecipazione dei suoi giovani, stia dando il suo contributo».

Secondo Giorgio Vittadini Presidente Fondazione per la Sussidiarietà «la ripresa di interesse dei giovani per la politica è un segnale positivo». La collettività «sta pagando un prezzo molto alto per la perdita di credibilità della politica e dei partiti. La democrazia, però, non può sopravvivere senza i partiti, ma questi devono tornare a essere espressione autentica delle realtà di base, incarnando valori come responsabilità, competenza e impegno sociale. Il futuro della politica richiede una profonda riscoperta della cultura della sussidiarietà e del ruolo delle comunità intermedie. La loro missione va però ben oltre la semplice mediazione: esse devono promuovere una nuova visione del vivere politico, radicata in una concezione della persona come essere relazionale. Conoscere per decidere è una scuola apartitica che affronta i temi della crisi della democrazia con l’obiettivo di far rinascere e crescere passione e sensibilità per il bene comune».

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