Quando i muscoli rafforzano l’apparato immunitario

di Sheramy Tsai
22 Marzo 2025 18:02 Aggiornato: 22 Marzo 2025 18:02

Quanto è efficace il sistema immunitario nel respingere le malattie? Sebbene sia noto che vitamina C, dieta equilibrata, sonno e attività fisica ne migliorino le difese, il ruolo dei muscoli riceve meno attenzione. Oggi classificati come organi, i muscoli regolano il metabolismo, producono ormoni e interagiscono con altri sistemi corporei.

«I muscoli scheletrici sani potenziano l’immunità riducendo l’infiammazione e ottimizzando le cellule immunitarie», spiega il dottor Sandeep Palakodeti, medico di medicina interna e fondatore di Rebel Health Alliance. Studi recenti confermano che una maggiore massa muscolare migliora la resilienza immunitaria.

MUSCOLI E IMMUNITÀ

Oltre alla loro funzione motoria e metabolica, i muscoli svolgono un ruolo chiave nel supporto al sistema immunitario. Uno studio del 2022 pubblicato su Experimental Gerontology ha dimostrato che l’esercizio contro resistenza, come il sollevamento pesi, attiva vie immunitarie cruciali e riduce l’infiammazione. Analizzando 30 ricerche, gli studiosi hanno osservato che una singola sessione migliora le cellule immunitarie, mentre allenamenti costanti garantiscono benefici a lungo termine.

Un ulteriore studio pubblicato su Journal of Immunology Research conferma che l’allenamento di forza modifica biomarcatori immunologici, aumentando il numero di globuli bianchi e altre cellule preposte alla difesa. Il dottor Ryan Steele, professore alla Yale School of Medicine, sottolinea che questo tipo di allenamento produce «un forte effetto antinfiammatorio subito dopo». L’esercizio fisico regola i livelli di citochine e incrementa i linfociti T regolatori, contribuendo a mantenere l’equilibrio del sistema immunitario e prevenendo risposte eccessive contro i tessuti corporei.

Il rapporto tra muscoli e sistema immunitario è reciproco: i muscoli sostengono le difese, mentre il sistema immunitario favorisce la loro riparazione e crescita. Dopo l’esercizio o un infortunio, le cellule immunitarie rimuovono detriti e stimolano la rigenerazione muscolare. Uno studio del 2022 pubblicato su PeerJ evidenzia il ruolo dei macrofagi: inizialmente promuovono l’infiammazione per eliminare cellule danneggiate e patogeni, per poi passare a un’azione riparativa, rilasciando fattori di crescita che rafforzano i muscoli.

Nel libro Forever Strong, la dottoressa Gabrielle Lyon definisce il muscolo come l’organo della longevità e della vitalità, essenziale per la salute complessiva e per un sistema immunitario efficiente. «La ricerca mostra che il muscolo scheletrico regola un’immunità sana», scrive Lyon. «Il suo stato può aggravare patologie o correggere metabolismo e malattie sottostanti».

LE MIOCHINE RILASCIATE DAI MUSCOLI

Durante la contrazione muscolare, vengono rilasciate miochine, proteine simili alle citochine che regolano diverse funzioni corporee, incluse le difese immunitarie. Uno studio del 2021 pubblicato su Endocrine Reviews rileva che queste proteine stabiliscono un collegamento tra muscolo e organi come cervello, tessuto adiposo, fegato e sistema vascolare.

Tra le miochine più rilevanti, l’interleuchina-6 (IL-6), rilasciata durante l’attività aerobica, regola l’infiammazione e potenzia l’immunità. L’interleuchina-15 (IL-15), invece, viene prodotta con l’allenamento contro resistenza e sostiene i linfociti T e le cellule natural killer, essenziali per combattere infezioni e tumori. «IL-15 e IL-7 rafforzano le difese stimolando linfociti T e B, vitali contro le infezioni», spiega Donald Layman, esperto di metabolismo. Uno studio del 2024 pubblicato su Frontiers in Immunology conferma che l’esercizio aumenta i livelli di IL-15 entro un’ora, migliorando le difese immunitarie.

LA GLUTAMMINA PRODOTTA DAI MUSCOLI

La glutammina, un amminoacido non essenziale, è fondamentale per la funzione muscolare e immunitaria. Uno studio pubblicato su Nutrients indica che l’80% della glutammina corporea è immagazzinata nei muscoli scheletrici, con una concentrazione 30 volte superiore a quella del sangue. Secondo gli autori disponibilità e metabolismo della glutammina dipendono dal muscolo scheletrico.

La glutammina viene rilasciata nel sangue per nutrire cellule immunitarie come leucociti e macrofagi, fungendo da «carburante primario». Prodotta attraverso gli amminoacidi a catena ramificata (Bcaa), la sua sintesi si riduce con alti livelli di glucosio, tipici di diete ricche di carboidrati o diabete. Uno studio su Frontiers in Physiology evidenzia che un muscolo sano e attivo mantiene livelli ottimali di glutammina, supportando una risposta immunitaria efficace.

I MUSCOLI OTTIMIZZANO LA CIRCOLAZIONE

L’attività muscolare rafforza l’immunità migliorando la circolazione. Durante il movimento, le contrazioni muscolari spingono linfa e sangue, facilitando il trasporto delle cellule immunitarie verso i siti di infezione. Poiché il sistema linfatico non dispone di una pompa come il cuore, dipende dall’attività muscolare per il flusso della linfa. I muscoli guidano il movimento dei fluidi corporei, agendo come seconda pompa dopo il cuore e unico propulsore della linfa.

L’ATTIVITÀ MUSCOLARE CONTRASTA LE INFIAMMAZIONI CRONICHE

L’infiammazione cronica compromette il sistema immunitario e favorisce malattie autoimmuni. L’esercizio fisico, stimolando la produzione di miochine antinfiammatorie come IL-10 e IL-37, contribuisce a regolare l’infiammazione. Uno studio condotto dalla Harvard Medical School su modelli murini, pubblicato su Science Immunology, ha dimostrato che l’attività muscolare mobilita linfociti T regolatori, riducendo l’infiammazione e migliorando il metabolismo muscolare.

Le cellule immunitarie limitano i danni muscolari riducendo i livelli di interferone, una proteina associata all’invecchiamento e alle infiammazioni croniche. Controllare questi processi rende il sistema immunitario più efficiente. «L’esercizio offre un modo naturale per potenziare le difese e ridurre l’infiammazione –  spiega l’autrice dello studio Diane Mathis – Si è studiato solo il muscolo, ma l’effetto potrebbe estendersi altrove».

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.

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