La compagnia tedesca Siemens Energy si è aggiudicata un progetto da 1,6 miliardi di dollari per la fornitura di tecnologie chiave alle centrali elettriche a gas di Rumah 2 e Nairyah 2, situate rispettivamente nelle regioni occidentali e centrali dell’Arabia Saudita.
Lo si apprende da un comunicato stampa di Siemens Energy, secondo cui il progetto consentirà alle due centrali di aggiungere 3,6 gigawatt di potenza alla rete nazionale saudita, «sufficienti ad alimentare circa 1,5 milioni di abitazioni». Il progetto, che vede l’impresa cinese Harbin Electric International come appaltatore, prevede accordi di manutenzione a lungo termine per sostenere l’affidabilità operativa delle centrali nei prossimi 25 anni.
«La fornitura di tecnologie chiave per le centrali elettriche Rumah 2 e Nairyah 2 sostiene direttamente la transizione energetica dell’Arabia Saudita e il suo obiettivo di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2060», ha dichiarato Ahmed el Serry, responsabile delle vendite dei servizi del gas di Siemens Energy in Medio Oriente. «Producendo componenti critici presso il nostro Siemens Energy Dammam Hub, questo progetto rafforza ulteriormente le capacità produttive locali e costruisce competenze all’interno del Regno, contribuendo a un settore energetico più resiliente», ha aggiunto El Serry.
Questo ordine rafforza ulteriormente la presenza consolidata di Siemens Energy nel mercato dei produttori di energia indipendenti (Ipp) dell’Arabia Saudita, consolidando il suo ruolo nella fornitura di una quota significativa della moderna produzione di elettricità del Regno, si legge nel comunicato.
«Sulla base del successo di progetti precedenti come Taiba 2 e Qassim 2 – che insieme hanno aggiunto 4 gigawatt alla rete nazionale – Siemens Energy continua a guidare l’espansione della produzione locale e la modernizzazione delle infrastrutture», prosegue la nota.