Il senatore Ted Cruz e il deputato Scott Perry hanno riproposto un disegno di legge al Parlamento degli Stati Uniti, per imporre sanzioni sul prelievo forzato di organi perpetrato sistematicamente dal regime comunista cinese nei confronti dei praticanti di fede Falun Gong, disciplina di meditazione basata sui principi di verità, compassione e tolleranza, che Pechino perseguita dal 1999.
La legge sulla protezione del Falun Gong imporrebbe sanzioni a chiunque venga riconosciuto colpevole o favorisca gli abusi. A tali individui sarà impedito di entrare negli Stati Uniti o di effettuare transazioni con cittadini statunitensi, con relativo blocco dei beni e revoca dei visti.
I trasgressori rischiano una pena pecuniaria di 250.000 dollari o una sanzione massima di 1 milione di dollari e 20 anni di carcere.
La legge stabilisce inoltre che gli Stati Uniti non cooperino con la Cina nel settore dei trapianti di organi finché il Partito comunista cinese (Pcc) rimarrà al potere; che collabori con gli alleati e le istituzioni multilaterali per denunciare la persecuzione del Falun Gong e che si coordini con la comunità internazionale per sanzioni mirate e restrizioni sui visti.
Ted Cruz, cofirmatario insieme ai senatori Ron Johnson, Rick Scott e Thom Tillis ha dichiarato: «La persecuzione del regime cinese contro i praticanti del Falun Gong è un attacco alla libertà religiosa e ai diritti umani» e ha aggiunto «è ormai tempo di smantellare l’industria del prelievo di organi organizzata dallo governo cinese» augurandosi che i suoi colleghi si uniscano a lui per mettere fine a questa pratica disumana e «assicurare che il PCC sia ritenuto responsabile».

Da parte sua, Perry ha affermato che «il PCC e i suoi sostenitori devono essere chiamati a rispondere di queste atrocità. Gli Stati Uniti, come faro di libertà nel mondo, non possono tacere il fatto il Partito comunista cinese sia colpevole di torture sistematiche, incarcerazione e prelievo forzato di organi dei praticanti del Falun Gong».
L’attuale proposta di legge è un ulteriore azione da parte dei parlamentari statunitensi per fermare queste pratiche perverse – che il parlamento degli Stati Uniti ha già condannato all’unanimità quasi dieci anni fa. Lo scorso giugno è passata alla Camera, ma si era arenata al Senato. Il disegno di legge prevede che il Presidente degli Stati Uniti presenti un elenco degli autori di prelievi forzati di organi alle commissioni congressuali competenti entro un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge, e che aggiorni l’elenco ogni anno.
In base alla legge, il Ministro degli Esteri dovrebbe collaborare con i responsabili del Ministero della Salute, dei Servizi Umani e dell’Istituto nazionale di Sanità per redigere un rapporto sulle direttive e le attività dei trapianti di organi in Cina, da sottoporre alle commissioni congressuali competenti.
Il rapporto riguarderebbe le procedure messe in atto dal regime cinese nei confronti dei prigionieri di coscienza, compresi i praticanti del Falun Gong, l’indicazione del numero annuale di interventi di trapianto di organi e le modalità di reperimento degli organi, comprese le donazioni volontarie.
Nei Paesi occidentali, normalmente, il protocollo per la donazione di organi ha un iter di anni prima di arrivare a un trapianto, ma in Cina i tempi di attesa sono di norma di pochi giorni, realtà che ha dato il via al lucroso “turismo dei trapianti”. La legge dovrà quindi analizzare anche la tempistica adottata dal regime cinese.
Inoltre, l’indagine dovrebbe verificare l’ammontare delle sovvenzioni concesse dagli Stati Uniti alla ricerca sui trapianti in Cina negli ultimi dieci anni, e in che misura abbia collaborato con enti cinesi su questi studi. Infine dovranno determinare, sulla base dell’Elie Wiesel Genocide and Atrocities Prevention Act (Legge sulla prevenzione del genocidio e delle atrocità di Elie Wiesel) del 2018, se la persecuzione del Falun Gong da parte del regime cinese costituisca una «atrocità».
Per il regime cinese il Falun Gong è il principale obiettivo da eliminare dal pianeta, obiettivo che persegue ininterrottamente dal 1999: i suoi praticanti hanno denunciato decine di migliaia di violenze, arresti e torture. Nel 2019, il Tribunale indipendente della Cina di Londra ha concluso che i praticanti del Falun Gong sono una fonte importante – o la principale – di reperimento per il “mercato dei trapianti” del regime cinese. Ha inoltre accertato che il prelievo forzato di organi è avvenuto «per anni in tutta la Cina su scala significativa».
Il deputato Pat Ryan si è detto orgoglioso di essere cofirmatario della legge: «Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per far sì che gli attori maligni del Pcc e i trafficanti di organi rispondano dei loro crimini indicibili» aggiungendo che la legislazione bipartisan è «un enorme passo avanti» e che «continuerà a parlare senza sosta contro la violazione dei diritti umani e la persecuzione dei gruppi religiosi, ovunque si verifichino».

Altri Stati americani, tra cui l’Arizona, hanno adottato leggi per impedire la complicità negli abusi, bloccando la copertura assicurativa sanitaria per gli interventi di trapianto di organi legati alla Cina