Piantedosi: individuati cinque nuovi centri per migranti

di Agenzia Nova
5 Marzo 2025 11:09 Aggiornato: 5 Marzo 2025 11:09

Cinque nuovi Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) in Italia e un altro centro di trattenimento per i migranti che arrivano da Paesi sicuri. E voto per le amministrative e referendum, in un’unica tornata in primavera.

È quanto ha annuncia il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista a La Repubblica. L’avanti tutta con i rimpatri che il ministro e Giorgia Meloni hanno ribadito ai questori e prefetti riparte dunque dall’Italia più che dall’Albania: «L’indicazione è che migranti irregolari con precedenti e pericolosi per la sicurezza dei cittadini vanno rimpatriati. In molti casi ricercandoli se già noti agli uffici. Questa scelta, che abbiamo dato come vero e proprio obiettivo prioritario, sta dando i suoi frutti: siamo già a un più 35 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che pure aveva fatto registrare una crescita». E per far questo servono altri Cpr: «Abbiamo individuato ben cinque nuovi siti dove realizzare Cpr e per due di essi abbiamo già affidato e realizzato gli studi preliminari e contiamo di partire con l’affidamento della realizzazione entro primavera. Abbiamo riattivato oltre 700 posti precedentemente resi inagibili da atti di vandalismo e siamo prossimi alla riapertura del Cpr di Torino. Abbiamo realizzato sul territorio nazionale due strutture di trattenimento per le procedure di frontiera, come quella in Albania, e un’altra è in via di progettazione» ha spiegato il ministro. «I centri in Albania sono pronti ad accogliere altri immigrati e sono già organizzati per esprimere più funzioni, una parte è già destinata a Cpr. Avere rimesso la questione di diritto alla Corte di giustizia europea può solo ritardare la loro entrata in pieno funzionamento, che avverrà al più presto nell’una e nelle altre funzioni. E intanto – ha continuato Piantedosi – abbiamo incassato una prima udienza favorevole alle nostre tesi, alle quali hanno aderito molti Paesi e anche la Commissione europea».

In primavera gli italiani saranno chiamati al voto per amministrative e referendum: «Nell’ottica di favorire la partecipazione al voto dei cittadini contrastando l’astensionismo stiamo lavorando ad un provvedimento per consentire il voto su due giorni, abbinando la consultazione per i quesiti referendari alle amministrative di primavera. Le Regioni che vanno a scadenza in autunno seguiranno le regole previste dalle rispettive norme elettorali. Sarebbe importante trovare il modo perché convergano verso un’unica data concordata».

Per il ministro, le ultime settimane sono state particolarmente complicate, si è ritrovato pure sfiduciato sui social da Andrea Stroppa, l’uomo di Musk in Italia: «Assolutamente impensabile che ci possano essere manovre all’interno della maggioranza che è composta da persone intelligenti. Una investitura ‘social’ così imbastita non mi pare possa agevolare l’auspicio che pure ha platealmente ispirato il televoto in questione. Per quanto mi riguarda ricopro il ruolo di ministro dell’Interno per spirito di servizio e non per ambizione personale. Con questa libertà di pensiero – ha concluso – dico che Salvini non solo è stato in passato ma sarebbe anche in futuro un ottimo ministro dell’Interno».

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