È fondamentale fare sistema, «specialmente in un settore così strategico, per garantire che l’Italia diventi un punto di riferimento nel nucleare di nuova generazione». Lo ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a margine della visita al Centro di ricerche Enea del Brasimone. «Abbiamo creato una nuova società che riunisce tre grandi attori a controllo pubblico, consolidando il nostro presidio nel campo nucleare», ha sottolineato Urso, ricordando che l’Enel, che gestisce centrali nucleari all’estero, «ha dimostrato la sua competenza inaugurando recentemente impianti in Slovacchia e Spagna».
«Accanto a Enel – ha aggiunto il ministro – Ansaldo Nucleare continua a sviluppare reattori nucleari all’estero, mentre Leonardo contribuisce con la sua esperienza nel settore, inoltre Eni è attivamente impegnata nella ricerca sul nucleare da fusione a Boston, lavorando su progetti all’avanguardia a livello mondiale». Urso ha spiegato che la «nuova società, che avrà un controllo pubblico, si concentrerà sul nucleare di terza generazione avanzata, ottimizzando le risorse e guidando il paese verso le sfide del futuro».
«La creazione di questa nuova società rappresenta un passo fondamentale per il futuro del nucleare in Italia – ha continuato Urso – La società avrà il compito di supportare anche le attività di aziende private, dove gli investitori sono in gran parte imprese italiane. È essenziale che, in un contesto così complesso, si lavori in sinergia per ottimizzare le risorse e affrontare le sfide del futuro. Solo così potremo garantire un’energia sostenibile e competitiva per il nostro paese».