Yelü Chucai, il consigliere confuciano degli imperatori mongoli

Yelü Chucai (1190-1244) nacque in una famiglia reale durante la dinastia Liao (Khitan) e divenne uno studioso confuciano a Pechino in Cina, la allora capitale della dinastia Jin.

Yelü Chucai apprese il buddismo da un famoso monaco dopo che l’esercito di Gengis Khan conquistò Pechino. In seguito gli venne offerto il posto di consigliere, dopo che Gengis Khan sentì parlare del suo straordinario talento. Yelü Chucai era profondamente deluso dalla dilagante corruzione della dinastia Jin e decise allora di servire per Gengis Khan.

Gengis Khan ebbe grande fiducia in Yelü Chucai ed un artigiano di archi altamente qualificato divenne invidioso a causa di ciò. L’artigiano chiese a Gengis Khan: «Stiamo combattendo molte battaglie sul campo. Come possono degli studiosi come Yelü Chucai esserci d’aiuto nelle nostre battaglie?». Yelü Chucai rispose: «Per costruire degli archi abbiamo bisogno degli artigiani. Per governare la nazione non abbiamo forse bisogno di statisti che aiutino l’imperatore a governare la nazione?». Gengis Khan fu d’accordo con Yelü Chucai e gli diede ancora più potere. Yelü Chucai introdusse molte norme importanti per Gengis Khan che vennero successivamente adottate nella dinastia Yuan, e lo stesso Gengis Khan una volta disse ai suoi figli: «Yelü Chucai è un dono del cielo. A lui si possono affidare tutti gli affari nazionali». Un apprezzamento ed una fiducia senza precedenti.

Quando una città veniva conquistata dall’esercito mongolo, i generali erano spesso impegnati a rubare lingotti, gioielli d’oro e argento dalla città.

Contrariamente a loro, Yelü Chucai raccoglieva e conservava molte medicine cinesi, libri e cimeli culturali. Dopo la marcia verso la Cina meridionale, le truppe mongole vennero colpite da varie epidemie. Yelü Chucai salvò decine di migliaia di persone utilizzando le medicine cinesi che aveva conservato.

Mentre governava la capitale, Pechino scoprì che alcuni discendenti di alti funzionari formavano bande e derubavano la gente, commettendo anche degli omicidi. Yelü Chucai non aveva paura dei potenti funzionari, né si lasciava corrompere e condannò pubblicamente decine di questi criminali. Era una persona così nobile che più tardi, dopo la sua morte, quando qualcuno tentò di accusarlo di corruzione, l’inchiesta condotta sui beni di Yelü Chucai non trovò nulla di anomalo, solo poesia, pittura ed epigrafia.

L’esercito mongolo era noto per la politica durissima adottata contro ogni forma di resistenza. Se incontravano resistenza quando attaccavano una città, tutti i residenti della città, compresi donne e bambini, venivano uccisi una volta che la città veniva conquistata. Questa pratica causava ancora più odio e resistenza da parte delle persone delle città sotto assedio.

Una volta accadde che un generale mongolo condusse le sue truppe ad attaccare la capitale del nemico, incontrando però una forte resistenza che mandò in stallo i suoi progressi militari per lungo tempo. Molti dei suoi soldati morirono o rimasero gravemente feriti durante le numerose battaglie. Il generale era molto arrabbiato e disse: «Non appena arriverò alla capitale, ucciderò tutti in questa dannata città». Dopo aver appreso il piano del generale, Yelü Chucai supplicò l’imperatore e disse: «Noi combattiamo una guerra per avere terre e persone. Se uccidiamo tutti, le terre saranno inutili poiché nessuno si prenderà cura di loro. Allora perché fare la guerra?». L’imperatore fu d’accordo con Yelü Chucai e ordinò che nessun altro all’infuori del re nemico venisse ucciso. Quasi 1,5 milioni di civili in città vennero salvati grazie ai consigli di Yelü Chucai. Egli continuò a influenzare l’imperatore e i funzionari, e come risultato ci furono sempre meno stragi e l’Impero Mongolo si ampliò ulteriormente incontrando meno resistenza.

La dinastia Yuan non fu solo la più breve nella storia della Cina, ma anche una delle poche non governata da cinesi Han. Grazie ai quasi tre decenni di lavoro da parte del primo ministro Yelü Chucai, la dinastia Yuan venne trasformata da un impero guerrafondaio a uno di pace e prosperità, e la cultura cinese Han venne conservata. Il grande contributo di Yelü Chucai viene elogiato sia dagli storici che dalla gente comune.

 
Articoli correlati