Problemi mentali e disturbi tra gli adolescenti, colpa dei farmaci?

Non è mai stato facile essere un adolescente, ma sembra che i teenager del ventunesimo secolo se la passino peggio dei loro predecessori. Una delle cause – quella di cui le istituzioni sanitarie e i media parlano più volentieri – è il vertiginoso aumento di problemi mentali tra gli adolescenti. Contemporaneamente, ormai da anni è scoppiata una crisi egualmente grave di ‘disturbi dello sviluppo’, che affliggono almeno un adolescente americano su sei. Ma questi ultimi ricevono scarsa attenzione.

La scelta della burocrazia di marginalizzare i disturbi dello sviluppo per concentrarsi unicamente sulla salute mentale è alquanto incomprensibile, dal momento che i ricercatori spesso usano in maniera intercambiabile i termini ‘neuro-psichiatria’ e ‘neuro-sviluppo’. In particolare, quando gli studiosi parlano del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) o di altri disturbi comportamentali.
Una delle più attendibili inchieste americane (la Ncs-A) ha infatti citato, come prova della crisi nella sanità mentale degli adolescenti, tre diffusi disturbi comportamentali come il Disturbo della condotta e la Generalità ribelle oppositiva (Odd) definendoli ‘disturbi mentali’.

La Ncs-A si basa sui dati raccolti tra oltre 10 mila adolescenti tra il 2001 e il 2004: i ricercatori hanno scoperto che la metà (49,5%) degli adolescenti americani tra i 13 e i 18 anni ha sofferto di almeno un disturbo mentale; uno su cinque ha manifestato disturbi comportamentali e tre su dieci disturbi d’ansia.
Inoltre sembra che l’origine di questi disturbi spesso sia ben precedente all’età adolescenziale, poiché metà degli adolescenti coinvolti avevano iniziato a sviluppare disturbi da ansia già all’età di 6 anni.

L’inchiesta ha classificato molti di questi disturbi (tra il 22 e il 27 per cento) come ‘gravi’; un dato sconcertante poiché l’inchiesta considera gravi «quelle problematiche che interferiscono ‘pesantemente’ o in ‘maniera estrema’ con lo svolgimento delle attività quotidiane, o che causano grave o gravissima angoscia».
I Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, riconoscendo la limitatezza dei propri dati sullo stato della salute mentale dei cittadini americani, hanno approvato il fatto che la Ncs-A abbia posto l’enfasi sui disturbi mentali dei bambini, includendo nell’inchiesta disturbi che erano invece stati ignorati da altri studi.

 

IL LEGAME CON I FARMACI

Un articolo di Time sull’allarmante aumento dei disturbi depressivi tra gli adolescenti, sottolinea il fatto che non c’è stato un «corrispondente aumento dei trattamenti per la salute mentale degli adolescenti e degli adulti». In effetti la possibilità di un vasto mercato per le industrie farmaceutiche potrebbe essere uno dei motivi per cui molte potenti organizzazioni si stanno focalizzando sulla salute mentale degli adolescenti (piuttosto che sulla più ampia crisi sanitaria).
Tuttavia, diverse prove indicano che alcuni prodotti farmaceutici starebbero in realtà aggravando i problemi mentali. Un’inchiesta di Psychology Today fa notare che «il marketing aggressivo delle compagnie farmaceutiche […] ha trasformato una lieve depressione e persino la tristezza in una sindrome da ‘mancanza di serotonina’». Al contempo sta crescendo la consapevolezza che «alcune prescrizioni mediche potenzialmente incrementino il rischio di patologie psichiatriche e la propensione al suicidio».

Tra i farmaci che, secondo la Food and Drug Administration, potrebbero avere effetti collaterali molto pericolosi figurano anche alcuni dei medicinali usati per trattare malattie neurologiche e psichiatriche, come gli antidepressivi e gli antiepilettici.
Nel 2007 l’Fda ha aggiunto alla lista dei farmaci pericolosi anche i cosiddetti inibitori dei leucotrieni, che i medici prescrivevano per tenere sotto controllo allergie e asma.

I Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno dichiarato che «i disturbi mentali dei bambini sono una questione molto importante per la sanità pubblica, vista la loro diffusione, insorgenza precoce e il loro impatto sui bambini, le famiglie e la comunità».
Quando un adolescente è talmente danneggiato da un disturbo mentale o neurologico da non riuscire a dedicarsi allo studio o a una carriera, un’intera nazione subisce una perdita. Il cervello e le emozioni dei giovani sono in costante attività e sviluppo durante la crescita. Ricorrere a prodotti farmaceutici che mettono sotto stress il cervello, per curare malattie che spesso sono iatrogene, probabilmente non è quello di cui hanno bisogno la maggior parte degli adolescenti.

 

Articolo in inglese: Related Epidemics? Teen Mental Health Crisis & Neurodevelopmental Disorders

Traduzione di Marco D’Ippolito

 
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