Pechino allarga il fronte anti-Usa con l’accordo Hamas-Fatah

Di Jessica Mao and Lynn Xu

Le fazioni palestinesi, inclusi Fatah e l’organizzazione terroristica Hamas, hanno concordato di formare un governo a seguito di colloqui ospitati da Pechino. Gli analisti ritengono che il regime cinese stia intessendo legami più stretti con gruppi terroristici in Medio Oriente per espandere la sua alleanza anti-Usa.

Il 23 luglio, a seguito di due giorni di riconciliazione, 14 fazioni palestinesi hanno firmato una dichiarazione a Pechino sul «porre fine alla divisione e rafforzare l’unità palestinese» e stabilire un «governo provvisorio di riconciliazione nazionale» per la ricostruzione della Gaza post-bellica.

Wu Zuolai, editorialista su questioni cinesi e commentatore politico con sede negli Stati Uniti, crede che Pechino stia ora aiutando a unire le organizzazioni terroristiche, un’azione con implicazioni significative. «Proprio come riconosce i talebani in Afghanistan come governo legittimo, sta espandendo la sua retroguardia in Medio Oriente allo stesso modo».

«Il Partito Comunista Cinese sta portando avanti un fronte unito con le forze terroristiche in Medio Oriente, in un piano a lungo termine e sinistro per affrontare gli Usa e il mondo occidentale».

Questo nuovo ciclo di mediazione è stato avviato dal Partito Comunista Cinese (Pcc) per cercare compromessi tra le fazioni palestinesi, specialmente tra le forze rivali di Hamas e Fatah nei conflitti di lunga data a Gaza e in Cisgiordania.

Ad aprile, il Pcc ha ospitato la prima sessione di colloqui tra i rivali, ma non ha prodotto risultati significativi. Successivamente, la seconda sessione di colloqui, programmata per giugno, è stata rinviata.

Da quando Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza nel 2007 ed ha espulso Fatah, i palestinesi sono stati bloccati in una lunga guerra.

Nello stesso giorno dell’accordo annunciato, il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz ha postato su X che «Hamas e Fatah hanno firmato un accordo in Cina per il controllo congiunto di Gaza dopo la guerra. Invece di respingere il terrorismo, il [leader di Fatah, ndr] Mahmoud Abbas abbraccia gli assassini e gli stupratori di Hamas, rivelando il suo vero volto».

«In realtà, ciò non accadrà perché il dominio di Hamas sarà schiacciato e Abbas osserverà Gaza da lontano. La sicurezza di Israele rimarrà esclusivamente nelle mani di Israele», recita il post.

Shi Shan, collaboratore senior della edizione cinese di Epoch Times, ha affermato che il Pcc non è preoccupato per la pace regionale. Al contrario, sta manovrando tra le varie forze in Medio Oriente.

Shi ha dichiarato che il Pcc sta cercando di esercitare influenza sulle organizzazioni terroristiche fornendo assistenza finanziaria o altri mezzi, utilizzandole per svolgere un ruolo nei momenti di bisogno del Pcc.

Wu ha concordato con questa valutazione, aggiungendo che le organizzazioni terroristiche stanno utilizzando le risorse finanziarie e materiali fornite dal Pcc per raggiungere i loro obiettivi. «Ora l’esercito di Hamas è stato gravemente indebolito in una guerra con Israele e potrebbe essere annientato in qualsiasi momento, quindi il Pcc è ansioso di riconciliare queste fazioni palestinesi in un tutto indivisibile contro Israele e l’Occidente».

«D’altra parte, Hamas ha bisogno del supporto del Pcc per rafforzarsi, quindi si usano a vicenda. […] Una volta che Hamas si unisce a Fatah, l’organizzazione terroristica potrebbe essere preservata e forse legittimata, il che sarebbe utile per aumentare il suo potere».

In risposta all’accordo, il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Matthew Miller ha dichiarato in una conferenza stampa del 24 luglio che il Dipartimento non aveva ancora esaminato il testo dell’accordo di Pechino. Miller ha ribadito che Hamas è un’organizzazione terroristica e Washington ritiene che il gruppo non dovrebbe essere coinvolto nel governo della Gaza post-bellica

Wu crede che i movimenti del Pcc per consolidare le forze in Medio Oriente abbiano sviluppato carattere di urgenza con la possibilità del ritorno dell’ex presidente Donald Trump nello Studio Ovale.

Tuttavia, sebbene le tattiche del Pcc di minacciare il mondo siano diventate più sofisticate, Wu crede che siano difficilmente sostenibili poiché il regime comunista fatica a sopravvivere alla recessione economica.

Shi crede che l’attuale ambiente politico globale non permetterà al Pcc di fare ciò che vuole nell’arena internazionale: «Penso che il prossimo dilemma cui dovrà far fronte il Pcc sarà un’intensa confrontazione tra Cina e Stati Uniti. Ci saranno molti cambiamenti nelle relazioni internazionali, e penso che tutti ruoteranno attorno alla confrontazione tra Cina e Stati Uniti».

 

Versione in inglese: Beijing Expands Anti-US Alliance With Hamas–Fatah Agreement: Analysts

NEWSLETTER
*Epoch Times Italia*
 
Articoli correlati