Ogni martedì questa donna si veste in stile anni ’50

Di Deborah George

Passeggiando un martedì qualsiasi per Victoria, nella Columbia Britannica, potreste imbattervi in una donna allegra che indossa abiti degli anni Cinquanta.

Sebbene abbia un sorriso smagliante e un’andatura disinvolta, la cinquantacinquenne Mollie Kaye si veste in modo elegante per un motivo ben preciso: enfatizzare la necessità di interazione sociale attraverso il potere della moda.

La signora Kaye con un ampio cappello di seta e un abito nero (Per gentile concessione di Mollie Kaye)

Fondatrice del progetto Turned-out Tuesdays [‘i martedì del vestirsi bene’; ndt], la signora Kaye si veste ogni martedì con abiti vintage, della metà del secolo scorso, con guanti e cappelli decorativi – per creare un legame profondo con gli sconosciuti e alleggerirne l’umore.

«Vestirsi il martedì… è il mio atto di servizio», ha dichiarato a Epoch Times. «Gli abiti che indosso possono essere un dono per qualcun altro».

Il viaggio verso il ‘martedì del vestirsi bene’

«Da giovane, direi a partire dall’età di 12 anni, ho iniziato ad entusiasmarmi nello sperimentare con i miei vestiti», ha dichiarato la signora Kaye, nata a Columbus, Ohio.

Il suo «stile selvaggio ed eclettico di vestire» è proseguito durante l’adolescenza e nella prima età adulta, quando ha studiato alla Rhode Island School of Design, conseguendo una laurea in belle arti.

«Quando mi vestivo in quel modo gioioso, ero più in sintonia con la mia comunità e con le persone che mi circondavano», ha affermato.

La signora Kaye in un’elegante gonna a matita nera (Per gentile concessione di Mollie Kaye)

Tuttavia, da adulta, la signora Kaye si è sforzata di integrarsi con la folla e di conformarsi alle mode ordinarie.

«E in quei decenni… ho avuto problemi di depressione e ansia», ha raccontato, «e quindi posso vedere che il modo in cui mi vestivo aveva effettivamente un impatto sul fatto che mi sentissi sola o legata».

La signora Kaye nel 2016 (Per gentile concessione di Mollie Kaye)

A 40 anni, la professionista di grafica si è unita a un gruppo a cappella chiamato The Millies che cantava musica degli anni cinquanta. Lei e le altre due componenti indossavano abiti coordinati con vita piccola e gonne ampie e guanti bianchi, che piacevano molto alla gente.

Dopo aver fatto la spesa al supermercato, la signora Kaye veniva fermata dai clienti che ammiravano il suo abbigliamento.

«La gente affermava: “Oh, sembri proprio come mia madre all’epoca”, oppure “Mi ricordo che indossavo quei guanti bianchi”, e questo mi metteva in contatto con le persone in un modo che, se avessi indossato jeans e camicetta, non sarebbe mai accaduto», ha raccontato la signora Kaye.

La signora Kaye in abito giallo con un cesto di fiori. Per gentile concessione di Mollie Kaye

Questo le ha suggerito un’idea: e se si fosse vestita così di proposito, ma solo per il gusto di farlo?

Per arrivare a questa decisione ha dovuto lottare contro la sua stessa mente, poiché da tempo era abituata alla conformità dei vestiti e aveva dimenticato lo spirito libero della sua giovinezza.

L’armadio dello studio della signora Kaye. Per gentile concessione di Mollie Kaye

Tuttavia, a convincerla sono state le numerose reazioni positive che riceveva ogni volta che indossava un abito anni cinquanta. Cinque anni fa ha capito che doveva fare il salto di qualità ed è così che è nato «Turned Up Tuesday».

Inizialmente, uscendo dalla porta di casa, si sentiva in imbarazzo e si chiedeva se la gente pensasse che fosse «strana». Ma i suoi dubbi sono presto svaniti.

«Sono ormai cinque anni di Tuesdays, e nessuno si è mai arrabbiato con me», ha dichiarato la signora Kaye.

La collezione di cappelli a fiori della signora Kaye. Per gentile concessione di Mollie Kaye

Ripensare alla moda degli anni cinquanta

Notando che molti oggi associano la moda degli anni cinquanta alla «repressione», la signora Kaye ha spiegato che in realtà è l’abbigliamento e lo stile moderno che secondo lei è l’emblema dell’essere «represso».

«Quando parlo con persone ormai novantenni, che hanno vissuto da adulti gli anni cinquanta, ne sentono la mancanza», ha affermato. «Hanno nostalgia dei giorni in cui uscire di casa era un’occasione per cui ci si vestiva».

La signora Kaye in gonna a ruota con fiori (Per gentile concessione di Mollie Kaye)

Diceva che nessuno usciva di casa con lo stesso vestito che indossava per lavare il pavimento di casa o per pulire il garage.

Le persone indossavano stili di abbigliamento diversi perché sapevano che avrebbero incontrato e interagito con le persone, e vestirsi bene era una dimostrazione di rispetto per sé stessi e per la comunità.

«Quando mi vesto con quegli abiti da donna di mezza età degli anni cinquanta, non mi vesto più come un’adolescente degli anni cinquanta. Mi vesto come una donna adulta degli anni cinquanta, in linea con il mio ruolo in questa comunità», ha spiegato la signora Kaye.

La signora Kaye ha notato che nei martedì fa più complimenti alle persone, è generosa e la sua postura è più eretta. È naturale che agisca in modo diverso quando è elegante.

«I vestiti mi aiutano a radicare questi aspetti del mio carattere», ha dichiarato.

La signora Kaye con un cappotto color crema (Per gentile concessione di Mollie Kaye)

Un tipico martedì della signora Kaye prevede la frequentazione di un negozio che vende oggetti antichi, una visita dal dentista e la spesa.

«Posso rimanere un po’ bloccata nei miei luoghi, andare sempre a fare la spesa in questo negozio, e poi la gente è abituata a vedermi e sa già di me e del mio progetto», afferma. «Cerco di impormi di andare da qualche altra parte, in un’altra zona della città, e di incontrare persone».

La signora Kaye in un negozio di alimentari (Per gentile concessione di Mollie Kaye)
Per gentile concessione di Mollie Kaye

La signora Kaye si rifornisce di abbigliamento in luoghi come negozi dell’usato e negozi vintage. La sua collezione di cappelli, in particolare, è molto vasta: ne ha raccolti più di cento, tra cui alcuni provenienti da negozi dell’usato e restaurati da lei stessa, oltre a cappelli che le persone le hanno regalato nel corso degli anni.

Molti dei suoi cappelli hanno l’aspetto di «carri da parata» stravagantemente decorati con fiori. Quando la signora Kaye indossa uno di questi cappelli, dice di sentirsi diversa.

«È come se indossassi quel cappello e dovessi tenere la testa alta. Non puoi piegarti e afflosciarti con un cappello del genere. Devi portarlo con dignità e proposito», ha affermato, aggiungendo che i cappelli sono «essenziali» per il suo progetto.

«Socialmente, neurofisiologicamente, non si può non notare il cappello, e poi, automaticamente, se qualcuno guarda il cappello, sta guardando il mio viso. E poi c’è un contatto visivo e un sorriso», ha spiegato.

Per gentile concessione di Mollie Kaye

Questo spesso porta a conversazioni o, come le chiama la signora Kaye, a «chiacchierate di cappello».

Attraverso il suo progetto, la signora Kaye ha sollevato lo spirito di coloro che erano in lutto per la perdita di una persona cara o che stavano attraversando un momento difficile.

«È fantastico che il solo fatto di indossare questo vestito ci abbia portato a connetterci e a sostenerci a vicenda come estranei in questo momento», ha dichiarato.

Oltre a ricevere molti complimenti per il suo stile d’abbigliamento, è stata persino ringraziata dai passanti per aver indossato quei bellissimi abiti.

La signora Kaye mentre chiacchiera in un negozio di alimentari (per gentile concessione di Mollie Kaye)

La salute sociale è stata una parte fondamentale della filosofia di moda della signora Kaye.

«Il benessere delle nostre menti e dei nostri corpi dipende dall’interazione sociale», ha dichiarato.

Nella sua esperienza, la signora Kaye ha visto che chi si veste in modo elegante ha una differenza di energia intorno a sé.

Per gentile concessione di Mollie Kaye

La signora Kaye ha intensificato l’aspetto sociale del Turned Up Tuesday in diversi periodi dell’anno con le sue «festooning days» («giornate di festosità»). Realizza dei corsage (braccialetti floreali) e va in giro per la città a distribuirli alle persone.

«Dico: “Posso agghindarti? Ti piacerebbe?”», ha spiegato.

«Suggerisco: “Appuntalo ovunque. Appuntalo tra i capelli, sul cappello, sul bavero della giacca, sulla cinghia dello zaino, semplicemente mettitelo addosso”», ha raccontato.

E a volte può capitare di incontrare qualcuno che mesi dopo le mostrerà il corsage, che secondo lei diventa un ottimo spunto di conversazione.

La signora Kaye distribuisce i corsage (per gentile concessione di Mollie Kaye)

Oltre a diffondere gioia e felicità alle persone ogni settimana, la signora Kaye ha parlato della sua filosofia a TedX, raggiungendo centinaia di migliaia di persone in poche settimane. Molti hanno commentato di essere stati ispirati da Ms. Kaye e di voler incorporare parte della sua filosofia nel proprio stile.

Per coloro che desiderano emulare la sua filosofia, la signora Kaye suggerisce di iniziare indossando una sciarpa. Secondo lei, sono un modo semplice per aggiungere un tocco vintage al guardaroba e possono essere un ottimo modo per iniziare una conversazione.

La signora Kaye con sciarpa e borsa a spina di pesce (per gentile concessione di Mollie Kaye)

Uno sguardo agli abiti del martedì della signora Kaye

La signora Kaye in abito azzurro (per gentile concessione di Mollie Kaye)
La signora Kaye in un abito arancione con un pellicciotto (per gentile concessione di Mollie Kaye)
La signora Kaye con un abito a quadri (per gentile concessione di Mollie Kaye)
La signora Kaye in abito e mantello rosso e nero (per gentile concessione di Mollie Kaye)
La signora Kaye in abito rosso (per gentile concessione di Mollie Kaye)

 

Articolo in lingua inglese: Woman Swaps Modern Clothing for Vintage Wear Every Tuesday, Shares How She Uses the Power of Fashion to Beat Isolation

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