Quanti sono morti a Wuhan? Il caso delle pompe funebri in sovraccarico

Di Cathy He

Negli ultimi giorni, a un’impresa di pompe funebri di Wuhan sono state consegnate migliaia di urne cinerarie.

Dal 23 marzo, le famiglie dei deceduti a causa del virus del Pcc hanno avuto il permesso di presentarsi presso sette pompe funebri gestite dal governo e dotate di crematori, per prelevare i resti dei loro parenti. Da allora, sui social media cinesi sono circolate delle foto che mostrano lunghe file di persone fuori da un’impresa di pompe funebri. Tuttavia, le foto sono state prontamente cancellate dai censori del regime.

La rivista finanziaria cinese Caixin ha riportato che mercoledì e giovedì, dei camion hanno consegnato circa 2.500 urne in una di queste strutture, l’impresa di pompe funebri Hankou. Una foto pubblicata dalla rivista mostrava 3.500 urne impilate dai dipendenti all’interno della struttura. Alcune famiglie hanno raccontato a Caixin di aver aspettato in fila anche cinque ore per prelevare le ceneri.

L’aggregatore di notizie cinese Toutiao riporta inoltre che la Hankou ha dichiarato che si sarebbe impegnata a  rilasciare 500 urne di cenere al giorno. L’impresa di pompe funebri spera di terminare entro il Giorno della Pulizia delle Tombe del 4 aprile, una festa tradizionale cinese, in cui la gente visita le tombe dei propri antenati.

Quando Caixin ha contattato le pompe funebri di Wuhan, il personale di sei delle strutture ha risposto di non avere informazioni sul numero di urne raccolte o di non poterle rivelare.

Ufficialmente, le autorità cinesi hanno segnalato poco più di 2.000 morti a Wuhan, ma gli esperti e la gente del posto sono molto scettici, poiché Pechino ha prima di tutto cercato di nascondere l’epidemia nella sue prime fasi, poi ha continuamente modificato il conto dei casi positivi ufficialmente dichiarati; inoltre, se il sistema sanitario di Wuhan è finito in sovraccarico, è evidente che molte persone non hanno ricevuto test e cure.

All’inizio di febbraio, Epoch Times ha condotto un’indagine sotto copertura, e ha telefonato alle pompe funebri di Wuhan per comprendere il vero numero di vittime dell’epidemia. All’epoca, l’agenzia di pompe funebri Hankou ha confermato che il suo crematorio utilizzava venti forni per cremare i corpi 24 ore al giorno; l’improvviso aumento degli arrivi suggeriva che il numero di persone morte a causa del virus fosse superiore a quello ufficialmente segnalato. Anche i funzionari di altre pompe funebri della città hanno parlato di un forte aumento dei corpi ricevuti per la cremazione. Un dipendente delle pompe funebri Caidian, situate in un sobborgo di Wuhan, aveva spiegato che erano necessari 100 sacchi per cadaveri al giorno.

All’edizione di cinese di Epoch Times il signor Ding, un abitante di Wuhan che ha perso la madre a causa del virus, racconta di non aver ancora prelevato i suoi resti. Le autorità del suo distretto locale hanno comunicato che avrebbero aiutato le famiglie a sbrigare le pratiche burocratiche, a ottenere l’esonero dalle spese di lavorazione e del costo delle urne di cenere, oltre che sconti per la sepoltura, a condizione che i compiti fossero completati prima del giorno della pulizia delle tombe. Dopo questa data, tale assistenza non avrebbe potuto essere garantita.

Ding ha criticato le autorità per aver costretto le famiglie a organizzare le sepolture in così poco tempo, soprattutto se si considera che non sono consentiti né cerimonie né riti funebri: «Come posso accettarlo?». L’unica consolazione per le famiglie, spiega, sarebbe che i funzionari riconoscessero la verità di quello che è successo e si assumessero le proprie responsabilità.

 

Epoch Times chiama il nuovo coronavirus ‘virus del Pcc’ perché l’insabbiamento e la mala gestione del Partito Comunista Cinese (Pcc) hanno permesso al virus di diffondersi in tutta la Cina e di creare poi l’attuale pandemia globale.

Articolo in inglese: Thousands of Ash Urns at Wuhan Funeral Home Fuel Further Skepticism of China’s Virus Death Toll

 
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