Manifestanti protestano per i diritti umani durante il vertice dell’Apec. Aggrediti dai filo-Pcc

Un reporter del media gemello dell’Epoch Times, Ntd, è stato aggredito per strada mentre seguiva le proteste per le violazioni dei diritti umani in Cina durante il vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec).

L’incidente è avvenuto il 15 novembre all’incrocio tra le vie Fourth e Market, a pochi isolati dal Moscone Center, dove si stavano svolgendo molti eventi dell’Apec. L’attacco, che ha preso di mira Jason Blair della Ntd, è stato ripreso dal suo telefono.

In un’intervista rilasciata all’Epoch Times la sera del 15 novembre, Blair ha raccontato che un uomo, probabilmente sui 20 anni, lo ha aggredito per aver registrato un video mentre l’uomo cercava anche di interrompere una manifestazione degli aderenti al Falun Gong, una disciplina spirituale che prevede esercizi di meditazione e insegnamenti morali e che dal 1999 è oggetto di una brutale campagna di persecuzione in Cina.

Con il leader del Partito Comunista Cinese Xi Jinping in città per il vertice dell’Apec, i praticanti del Falun Gong – che erano tra i gruppi che quel giorno protestavano nei pressi della sede dell’evento – erano lì per sensibilizzare l’opinione pubblica sui 24 anni di persecuzione del regime contro la loro fede.

Praticanti del Falun Gong reggono uno striscione a pochi isolati dal Moscone Center per chiedere al leader cinese Xi Jinping, in visita, di porre fine alla pratica del prelievo forzato di organi sanzionata dallo Stato del Pcc, a San Francisco il 14 novembre 2023. (Zhou Rong/The Epoch Times)
Praticanti del Falun Gong reggono uno striscione a pochi isolati dal Moscone Center per chiedere al leader cinese Xi Jinping, in visita, di porre fine alla pratica del prelievo forzato di organi sanzionata dallo Stato del Pcc, a San Francisco il 14 novembre 2023. (Zhou Rong/The Epoch Times)

L’uomo ha prima calciato un altoparlante audio appartenente ai praticanti del Falun Gong, secondo quanto ha raccontato Blair, e le batterie dell’altoparlante sono cadute. Poco dopo, Blair ha iniziato a filmare l’uomo, che si è avvicinato a uno striscione e «ha cercato di strapparlo», dichiara Blair.

Non appena l’uomo si è reso conto che il giornalista della Ntd lo stava riprendendo, si è girato verso di lui e ha stabilito un contatto visivo, come mostra il video.

L’uomo ha poi sferrato un colpo al signor Blair con la mano destra, tenendo in mano un dispositivo dall’aspetto metallico.

«Mi ha preso il braccio e la mano. Stava mirando al mio telefono, con un colpo molto forte. Ha colpito soprattutto il braccio. Il mio telefono si è mosso ma non è caduto», ha spiegato il signor Blair.

Un agente in borghese nelle vicinanze ha quindi trattenuto l’uomo.

L’intero incidente è stato «piuttosto intenso», ha affermato il signor Blair, a causa della «velocità» con cui le cose stavano accadendo, e non era sicuro di cosa l’uomo avrebbe fatto dopo. Tuttavia, ha raccontato che non era affatto spaventato.

«Praticavo sport da combattimento come le Mma e la Thai Boxe. Quindi non avevo assolutamente paura», ha aggiunto. «Sono stato abbastanza calmo per tutto il tempo».

‘Come possono essere così sfacciati?’

Sebbene l’identità dell’uomo e le sue motivazioni siano sconosciute, il signor Blair non pensa che l’aggressore sia «un senzatetto pazzo qualunque».

L’uomo portava con sé «un’energia molto carica di odio» e sembrava avere un obiettivo in mente, prosegue.

L’attacco alla manifestazione per i diritti umani e al giornalista, avvenuto il 15 novembre, ha fatto seguito a una serie di incidenti simili avvenuti altrove, che hanno preso di mira il gruppo di fede e altri critici del regime comunista, episodi che gli analisti ritengono facciano parte della campagna di repressione transnazionale di Pechino. Ad aprile, il Dipartimento di Giustizia ha accusato 40 membri della polizia nazionale cinese di reati legati a una campagna coordinata di molestie mirate nei confronti di residenti statunitensi.

Nel quartiere Flushing di New York, nel febbraio 2022, un uomo di etnia cinese con tatuaggi sulle braccia e sul petto ha attaccato le postazioni informative che cercavano di far luce sulla persecuzione del Falun Gong da parte del Pcc.

All’inizio di quest’anno, un uomo di 77 anni di nome Qi Zhongping è stato arrestato in quanto avrebbe aggredito un praticante del Falun Gong che faceva il volontario in una postazione informativa a Flushing.

L’attacco del 15 novembre non è stato l’unico incidente in cui i critici del regime sono stati presi di mira durante il vertice. Un giorno prima, la manifestante Jia Junwei, della provincia settentrionale cinese di Heilongjiang, è stata picchiata da dimostranti pro-Pcc che sventolavano bandiere comuniste mentre protestava davanti all’hotel St. Regis di San Francisco, dove Xi alloggia durante il suo viaggio.

Jia Junwei, manifestante cinese della provincia settentrionale di Heilongjiang, organizza una protesta davanti all'hotel St. Regis di San Francisco il 14 novembre 2023. (Eva Fu/The Epoch Times)
Jia Junwei, manifestante cinese della provincia settentrionale di Heilongjiang, organizza una protesta davanti all’hotel St. Regis di San Francisco il 14 novembre 2023. (Eva Fu/The Epoch Times)

La signora Jia ha raccontato a Radio Free Asia di essere caduta a terra dopo che alcuni sostenitori del Pcc le avevano tirato i capelli: «Poi mi hanno preso a calci in testa. Mentre ero ancora a terra, alcuni mi hanno bastonato con le aste delle bandiere».

La signora Jia sta cercando di ottenere giustizia per il padre deceduto, Jia Ruifeng, vittima delle espropriazioni terriere del regime e morto in carcere nel 2017 dopo aver tentato più volte di ottenere un risarcimento per la demolizione forzata della sua fabbrica.

L'attivista per i diritti umani Ge Kaiying in piedi vicino al Moscone Center di San Francisco il 15 novembre 2023. (Eva Fu/The Epoch Times)
L’attivista per i diritti umani Ge Kaiying in piedi vicino al Moscone Center di San Francisco il 15 novembre 2023. (Eva Fu/The Epoch Times)

Ge Kaiying, un’attivista di 61 anni di Shanghai che aveva tenuto degli striscioni insieme a Jia, ha raccontato che i dimostranti pro-Pcc l’hanno riconosciuta e circondata quando si è avvicinata all’incrocio dove si erano riuniti.

Una donna le ha pestato un dito del piede e poi l’ha colpita alla testa, mentre un’altra persona le ha preso il bagaglio, restituendoglielo solo quando ha minacciato di chiamare la polizia.

«Sono sicuramente agenti del governo cinese», ha dichiarato la signora Ge all’Epoch Times. «Non li ho mai offesi in alcun modo. Altrimenti perché mi avrebbero aggredita?

«Si trovano in territorio americano. Come possono essere così sfacciati?».

 

Articolo inglese: NTD Reporter, Activists Attacked at Human Rights Protest Site During APEC Summit

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