L’uso eccessivo di Internet distrugge parti fondamentali del cervello degli adolescenti

Di George Citroner

Internet tocca praticamente ogni aspetto delle nostre vite, dalla comunicazione con amici e familiari alla ricerca di un lavoro. L’attuale generazione di adolescenti è unica rispetto a tutte le precedenti in quanto è immersa in un mondo virtuale che può presentarsi in modo molto diverso dalla realtà.

Molti adolescenti sono diventati dipendenti da internet. Un sondaggio Statista del 2023 ha riscontrato che i teenager statunitensi trascorrevano in media 4,8 ore sulle piattaforme di social media ogni giorno, con le ragazze che passavano in media 5,3 ore, mentre i ragazzi 4,4 ore.

«Poiché l’uso eccessivo e dipendente dello schermo è spesso elencato come una delle maggiori preoccupazioni dei genitori per i propri figli, penso che sia giunto il momento di iniziare a educare i bambini il prima possibile sui pericoli dell’uso poco salutare e senza coscienza dello schermo», ha dichiarato Anthony Anzalone, psicologo clinico dell’ospedale Stony Brook, a Epoch Times.

Influenza lo sviluppo cerebrale degli adolescenti

Gli scienziati hanno iniziato a indagare le conseguenze di vivere la propria vita online, e ciò che hanno scoperto è scoraggiante.

Una revisione sistematica condotta dall’University College London, pubblicata a giugno su Plos Mental Health, ha esaminato 12 studi che hanno coinvolto 237 giovani di età compresa tra 10 e 19 anni con una diagnosi formale di dipendenza da internet, tra il 2013 e il 2023. Tutti gli studi sono stati condotti in Paesi asiatici.

I ricercatori hanno definito la dipendenza da internet come un’incapacità di resistere all’impulso di utilizzare internet che influisce negativamente sul benessere mentale, nonché su aspetti della vita sociale, educativa e lavorativa.

Tutti gli studi esaminati hanno utilizzato l’imaging a risonanza magnetica funzionale (fMri) per esaminare come le aree del cervello interagiscono tra loro (connettività funzionale) nei partecipanti con dipendenza da internet sia a riposo che mentre completavano un compito. Gli effetti si sono osservati in varie regioni del cervello adolescenziale.

Gli studi hanno mostrato una miscela di aumento e diminuzione dell’attività in alcune parti del cervello attivate a riposo, insieme a una diminuzione generale della connettività funzionale nelle parti del cervello utilizzate nel pensiero attivo.

I risultati indicano che questi cambiamenti portano a comportamenti e tendenze alla dipendenza negli adolescenti e a cambiamenti comportamentali associati con l’abilità intellettuale, la coordinazione fisica e la salute e lo sviluppo mentale.

Cambiamenti funzionali nel cervello

Un altro studio, pubblicato nel 2023 su Jama Pediatrics, ha esaminato un gruppo di 169 alunni delle scuole medie di prima e seconda media provenienti da una scuola in una zona rurale della Carolina del Nord. I ricercatori hanno diviso gli studenti in gruppi più piccoli in base alla frequenza con cui riportavano di controllare i propri feed di Facebook, Instagram e Snapchat.

I membri del gruppo di utenti abituali controllavano i loro feed 15 o più volte al giorno, gli utenti moderati tra una e 14 volte, e gli utenti non abituali meno di una volta al giorno.

I ragazzini hanno ricevuto tre risonanze magnetiche del cervello a intervalli di circa un anno mentre giocavano a un videogioco che offriva ricompense e punizioni sotto forma di volti sorridenti o arcigni.

Durante il gioco, gli utenti che controllano frequentemente gli schermi hanno dimostrato cambiamenti nelle aree del cervello collegate alla gestione delle ricompense, che normalmente rispondono a esperienze come vincere denaro o prendere rischi. Hanno anche avuto difficoltà a controllare comportamenti impulsivi o abituali.

I risultati indicano che gli adolescenti che crescono controllando più spesso i social media diventino ipersensibili ai feedback da parte degli altri ragazzi. Inoltre, provano meno sensazioni positive (o meno intense) da stimoli precedentemente gratificanti, il che potrebbe spingerli a cercare esperienze più potenti attraverso un comportamento di ricerca di ricompense crescente.

Tuttavia, secondo gli autori, gli effetti del controllo abituale degli schermi potrebbero dipendere dall’individuo.

In alcuni bambini, il controllo dello schermo diventare «compulsivo e problematico», mentre altri potrebbero impegnarsi in «un comportamento adattivo che consente loro di navigare meglio nel loro ambiente sempre più digitale».

Segni di disturbo

Anzalone ha dichiarato che, proprio come per altre dipendenze, le persone dipendenti da internet tendono a manifestare un modello di comportamenti che ostacolano il funzionamento quotidiano, come un’eccessiva preoccupazione per l’uso dello schermo e sintomi di astinenza quando l’uso dello schermo non è possibile.

Altre notevoli caratteristiche della dipendenza da internet includono:

  • Incapacità di ridurre il tempo trascorso online
  • Mancanza di interesse per altre attività
  • Uso continuato dello schermo nonostante problemi reali
  • Utilizzo di giochi per rimuovere stati d’animo negativi
  • Mettere a rischio lavoro, scuola o relazioni a causa dell’uso dello schermo

Trattamento

Secondo Anzalone, trattare la dipendenza da internet negli adolescenti richiede un forte coinvolgimento della famiglia.

Ha sottolineato che la maggior parte delle evidenze riguardanti il trattamento della dipendenza da internet ruotano attorno a una combinazione di terapia familiare «per aiutare a promuovere una comunicazione efficace e una collaborazione tra i caregiver e i bambini», promuovendo altre attività per sostituire «l’uso pericoloso dei media» e terapia cognitivo-comportamentale (Cbt) per affrontare le distorsioni che i pazienti possono avere su se stessi o sul loro uso dello schermo.

La Cbt si basa sull’idea che il modo in cui le persone pensano alle situazioni può influenzare i loro sentimenti e comportamenti. La terapia familiare è un tipo di terapia verbale focalizzata sul miglioramento delle relazioni tra i membri della famiglia, il che può aiutare a trattare specifici problemi di salute mentale o comportamentali.

Una revisione sistematica e una meta-analisi di 57 studi controllati e randomizzati, hanno mostrato che la Cbt, in combinazione con altri trattamenti, era tra le terapie che si sono classificate meglio per trattare efficacemente la dipendenza da internet.

«In molti casi, la dipendenza da internet è il sintomo e non la causa del problema, quindi è essenziale affrontare eventuali condizioni di salute mentale sottostanti che potrebbero aggravare le situazioni, come depressione, ansia o Adhd (disturbo da deficit di attenzione/iperattività)».

Tuttavia, ha sottolineato che nei casi gravi potrebbe essere necessaria una «disintossicazione digitale». Durante questa disintossicazione, l’esposizione all’uso dello schermo non essenziale viene gradualmente ridotta, e abitudini consapevoli e attività di migliore qualità sostituiscono la costante stimolazione digitale. Solo dopo questa disintossicazione i bambini possono essere reintrodotti in modo sicuro alla tecnologia.

Prevenzione

Anzalone ha suggerito che i genitori vengano educati su quanto l’uso eccessivo dello schermo possa essere dannoso per i bambini e forniti di strumenti per aiutarli a crescere figli con abitudini sane riguardo allo schermo, la più importante delle quali è il supporto e l’interazione genitoriale. «Per i bambini piccoli, nulla potrà mai sostituire il tempo di qualità che un caregiver trascorre con il proprio bambino».

Ha aggiunto che più i genitori aiutano i loro figli a esplorare l’ambiente, incoraggiano il gioco all’aperto e forniscono ai bambini coaching emotivo, sociale e sulla perseveranza per aiutarli a connettersi meglio con il mondo e costruire resilienza per affrontare le pressioni della vita, «meno vedremo che si impegnano in vari comportamenti negativi e disadattivi».

 

Versione in inglese: xcessive Internet Use Disrupts Key Parts of the Teenage Brain

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