Il misterioso incidente in elicottero che ha scosso l’Iran e scatenato le teorie del complotto

Di team di Pinnacle View

Il 20 maggio, il presidente Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian sono morti in un incidente in elicottero, insieme a diversi altri funzionari iraniani.

Anche se i media statali iraniani hanno riferito che non c’erano segni di attacco, intorno a questo incidente sono emerse varie teorie cospirative, che ipotizzano che l’incidente non sia stato un incidente. I sospettati includono il Mossad, gli Stati Uniti e altre fazioni rivali in Iran.

Il 22 maggio il programma in lingua cinese di Ntd Pinnacle View ha approfondito questo argomento e discusso varie teorie sull’incidente.

Il produttore televisivo cinese indipendente Li Jun ha spiegato nello show che il 19 maggio Raisi e il suo ministro degli Esteri erano in viaggio verso la provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale. Durante il viaggio di ritorno, l’elicottero su cui erano a bordo ha perso il contatto mentre volava attraverso una regione montuosa con una fitta nebbia, provocando un «incidente di atterraggio duro». L’Iran ha inviato 73 squadre di soccorso che hanno sfidato la nebbia e la pioggia, con visibilità inferiore ai 6 metri, per perlustrare il terreno accidentato.

Nelle prime ore del 20 maggio localizzato il relitto

L’elicottero si era schiantato contro una montagna ed era stato completamente distrutto da un incendio, uccidendo tutti i passeggeri.

Le autorità iraniane non hanno ancora fornito alcuna motivazione per l’incidente o suggerito che l’elicottero sia stato sabotato. Tuttavia, in rete circolano diverse teorie. Alcuni hanno sottolineato che gli elicotteri erano tre in totale, e quello prima e quello dopo sono atterrati sani e salvi, mentre solo quello che trasportava il presidente e il ministro degli Esteri si è schiantato.

Sostengono che il meteo non avrebbe potuto essere la causa visto che gli altri elicotteri non sono precipitati.

Li ha affermato che la teoria di un assassinio del Mossad è prevalente online, poiché il Mossad è noto per i suoi metodi sofisticati. Gli omicidi moderni, del resto, spesso sembrano «incidenti», inclusi incidenti aerei, incidenti stradali e attacchi di cuore improvvisi.

«È interessante osservare che il 18 maggio gli Stati Uniti e l’Iran hanno tenuto negoziati promettenti in Oman, con entrambe le parti disposte a continuare», ha affermato. «Se i negoziati tra Stati Uniti e Iran raggiungessero un esito positivo, Israele sarebbe il più preoccupato. Il giorno successivo, l’elicottero del presidente iraniano si è schiantato, cosa che molti trovano una coincidenza eccessiva, il che ha portato a ipotizzare che dietro tutto ciò ci fosse il Mossad. Tuttavia, i funzionari israeliani hanno prontamente negato qualsiasi coinvolgimento».

I media statali iraniani hanno riferito che l’elicottero a bordo del quale c’era Raisi era un Bell 212, probabilmente acquistato prima della rivoluzione islamica del 1979. A causa delle sanzioni occidentali, l’Iran ha faticato a ottenere nuove parti per la sua flotta ormai obsoleta, il che ha portato a ipotizzare che l’età dell’elicottero sia stata una delle principali cause dell’incidente.

Li ha anche sottolineato che Raisi era noto per la sua posizione intransigente a livello nazionale, ed è ritenuto responsabile della morte di quasi un migliaio di dissidenti in Iran. In seguito alla sua morte, alcuni iraniani hanno festeggiato con fuochi d’artificio e sono stati visti anche degli espatriati iraniani festeggiare fuori dall’ambasciata iraniana a Londra.

Dinamiche di potere in Medio Oriente

Guo Jun, caporedattore dell’edizione di Epoch Times di Hong Kong, ha dichiarato su a Pinnacle View che il presidente iraniano non è la figura più potente del Paese. La Guida Suprema, selezionata dall’Assemblea degli Esperti per la Leadership, composta da 88 religiosi islamici senior, detiene l’autorità ultima. Attualmente, Ali Khamenei ricopre questa posizione, il che lo rende il vero decisore e la persona più potente in Iran.

La forza militare iraniana è il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), che opera indipendentemente dal governo ed è fedele alla Guida Suprema.

La Guo ha affermato che negli ultimi anni, soprattutto durante i conflitti con gli Stati Uniti e Israele, l’Irgc ha svolto un ruolo cruciale sia nel lanciare attacchi che nella gestione delle crisi. Ad esempio, dopo che gli Stati Uniti hanno ucciso il comandante della Forza Quds dell’Irgc Qassem Soleimani in un attacco con droni nel 2020, l’Iran avrebbe informato gli Stati Uniti dei loro attacchi di ritorsione pianificati, per prevenire un’escalation.

Secondo la Guo l’influenza straniera dell’Iran, in particolare attraverso il sostegno a gruppi come Hezbollah, Hamas e gli Houthi, probabilmente continuerà anche dopo la morte di Raisi. Anche se potrebbero esserci alcuni sottili cambiamenti nella politica estera dell’Iran, soprattutto nei confronti di Israele, le alleanze fondamentali con Cina e Russia, che formano un asse di quasi-alleanza, probabilmente rimarranno invariate.

La Guo ha inoltre sottolineato che ci sono tre principali potenze del Medio Oriente: Israele, Iran e Arabia Saudita. L’influenza dell’Iran è radicata nel mondo islamico sciita, mentre l’influenza dell’Arabia Saudita è principalmente nei mondi islamici aran e sunniti. L’equilibrio di potere regionale si sposta spesso tra queste due sette, influenzando il più ampio panorama mediorientale.

Scontro di civiltà

Shi Shan, editorialista e caporedattore dell’edizione cinese di Epoch Times, ha affermato nel talk show che la cooperazione tra i regimi autocratici è impegnativa a causa delle loro ideologie nazionaliste e spesso escludenti. Tuttavia, di fronte a un nemico comune, potrebbero unirsi temporaneamente: «Ricordo che negli anni ’90 c’era un famoso libro del professore di Harvard Samuel Huntington, lo Scontro di civiltà, che prevedeva alleanze come quelle tra Cina, Russia e Iran contro il mondo occidentale».

La Guo ha sottolineato che la teoria di Huntington, che ha dovuto affrontare molte critiche negli anni ’90, è stata convalidata nel tempo, soprattutto nel contesto delle alleanze formate da Cina, Russia e Iran. Huntington sosteneva che i conflitti futuri sarebbero stati tra civiltà piuttosto che solo tra Stati-nazione, con diversi sistemi di valori e strutture politiche, in particolare regimi autoritari che avrebbero formato dei blocchi contro i valori democratici liberali dominanti della civiltà occidentale.

Un avvertimento ai dittatori

Hu Liren, un ex imprenditore cinese che vive in esilio negli Stati Uniti, ha dichiarato a Pinnacle View che la sopravvivenza dell’Iran in mezzo alle sanzioni internazionali è stata in parte dovuta al sostegno della Cina. La Cina è il maggiore acquirente di petrolio dell’Iran e fornisce vari beni e tecnologie all’Iran, compresi quelli sanzionati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati.

Hu ha sottolineato che l’Iran, come parte dell’«asse del male» con Cina, Russia e Corea del Nord, mantiene alleanze strategiche nonostante le sfide interne ed esterne. Tuttavia, la misteriosa morte di Raisi, dovuta o meno al sabotaggio da parte dei rivali occidentali e interni, funge da duro avvertimento per gli altri dittatori in tutto il mondo. Secondo Hu, nonostante l’ateismo di Stato ufficiale del Partito Comunista Cinese (Pcc), i leader cinesi spesso si dedicano a pratiche superstiziose, temendo che la caduta dei regimi autoritari sia una tendenza inevitabile. «La morte del signor Raisi potrebbe avere un impatto psicologico significativo su leader come Xi Jinping e Vladimir Putin, rafforzando la precarietà delle loro posizioni».

 

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

Versione in inglese: The Mysterious Helicopter Crash That Shook Iran and Sparked Global Speculation

NEWSLETTER
*Epoch Times Italia*
 
Articoli correlati