Giudice federale respinge il caso dei documenti di Trump: Jack Smith è stato nominato illegalmente

Di Catherine Yang

Il 15 luglio il giudice distrettuale degli Stati Uniti Aileen Cannon ha respinto il caso dei documenti classificati dell’ex presidente Donald Trump, sostenendo che la nomina del procuratore speciale Jack Smith era incostituzionale.

«L’atto di accusa sostitutivo è respinto perché la nomina del procuratore speciale Smith viola la Clausola delle Nomine della Costituzione degli Stati Uniti», si legge nell’ordinanza.

L’opinione e l’ordinanza di 93 pagine sono stati emessi dopo giorni di argomentazioni orali sulla nomina del procuratore speciale e l’autorità statutaria che il Dipartimento di Giustizia ha sostenuto essere stata usata dal procuratore generale Merrick Garland per nominare Smith.

La risoluzione dell’atto di accusa annulla anche i casi dei coimputati Walt Nauta e Carlos De Oliveira. Tutte le udienze e le scadenze programmate sono state cancellate. Le restrizioni sulle informazioni sigillate e classificate nel caso rimangono in vigore.

Un portavoce di Smith, Peter Carr, ha detto che il Dipartimento di Giustizia aveva autorizzato un appello: «L’archiviazione del caso devia dalla conclusione uniforme di tutti i tribunali precedenti che hanno esaminato la questione: che il procuratore generale è statutariamente autorizzato a nominare un procuratore speciale».

La clausola delle nomine

La clausola delle nomine stabilisce che i funzionari devono essere nominati dal presidente e confermati dal Senato. Evidenzia la differenza tra ciò che le corti hanno successivamente definito come funzionari «principali» e «inferiori» e stabilisce che i capi di dipartimento possono nominare funzionari inferiori se il Congresso ha approvato una legislazione che lo consente.

«[Questa è una, ndr] restrizione costituzionale critica derivante dalla separazione dei poteri», ha scritto il giudice. «[La nomina del sig. Smith, ndr] usurpa effettivamente quella importante autorità legislativa».

La difesa aveva sostenuto che il Smith avesse i poteri di un funzionario principale e non aveva seguito il corretto processo di nomina.

I procuratori hanno argomentato che Smith era un funzionario inferiore e che il procuratore generale avesse l’autorità statutaria per nominare un procuratore speciale, facendo riferimento a diversi statuti che nominano avvocati indipendenti, avvocati speciali e altre posizioni simili, ma non uno «statuto di procuratore speciale», come il giudice ha notato in un’udienza.

Il giudice Cannon ha accettato il punto di vista dei procuratori che il procuratore speciale è un «funzionario inferiore» ma ha trovato che non esisteva un’autorità statutaria che permettesse al capo del Dipartimento di Giustizia di nominare tali funzionari inferiori. «C’è uno statuto nel Codice degli Stati Uniti che autorizza la nomina del procuratore speciale Smith per condurre questa accusa? Dopo un attento studio di questa questione fondamentale, la risposta è no», ha scritto il giudice.

Il giudice ha rilevato che il Congresso ha approvato leggi che consentono al presidente di nominare un procuratore generale, un vice procuratore generale, un procuratore generale associato, un gran notaio e un assistente procuratore generale, e che ogni volta ha usato un linguaggio in linea con la clausola delle nomine.

Anche gli avvocati degli Stati Uniti passano attraverso il processo di nomina e conferma, e alcuni esperti amici della corte avevano sostenuto che se il procuratore generale avesse scelto un avvocato degli Stati Uniti confermato per la posizione di procuratore speciale, gli imputati non avrebbero potuto presentare una tale mozione.

I procuratori avevano fatto riferimento a statuti riguardanti il procuratore generale, l’Fbi, gli avvocati degli Stati Uniti, i marshal degli Stati Uniti, i trustee, l’Ufficio per Alcol, Tabacco, Armi da Fuoco ed Esplosivi e alcuni riguardanti l’ufficio dell’Indipendent Counsel ora scaduto.

«Nessuno degli statuti citati come autorità legale per la nomina (28 U.S.C. 509, 510, 515, 533) dà al procuratore generale ampi poteri di nomina di ufficiali inferiori o gli conferisce il diritto di nominare un funzionario federale con il tipo di potere d’accusa esercitato dal procuratore speciale Smith», ha scritto il giudice Cannon.

Pratica storica

Il giudice ha ritenuto che le argomentazioni dei procuratori si basassero su una «storia incoerente».

I procuratori avevano sostenuto che il procuratore generale ha storicamente detenuto l’autorità di nominare procuratori speciali, e il giudice ha rilevato che gli esempi storici presentati dal procuratore speciale non erano comparabili. Alcuni dei procuratori speciali storici erano stati nominati con una conferma, e altri no; alcuni erano stati nominati da un presidente, e altri no. I protocolli per il licenziamento dei procuratori speciali variavano anche.

Ma la pratica di nominare «cittadini privati come il sig. Smith, invece di dipendenti federali già impiegati, sembra molto più vicina all’eccezione che alla regola», ha sostenuto il giudice, dato che è stata usata solo negli ultimi anni, come nel caso del procuratore speciale Robert Mueller.

Il giudice Cannon ha scritto che molti di questi esempi storici coinvolgevano avvocati che non avevano tanto potere quanto l’ufficio del sig. Smith.

Il giudice ha ritenuto che la mancanza di legislazione sui procuratori speciali fosse il fattore più importante. «Storicamente il Congresso in questo momento ha mostrato di sapere come creare uffici per procuratori speciali. Nel 1924, il Congresso lo ha fatto in risposta allo scandalo di Teapot Dome», affermano le motivazioni della sentenza. «Nel 1978, il Congresso ha approvato l’ormai molto discusso (e ora defunto) Independent Counsel Act».

Trovando che il procuratore indipendente — il confronto più vicino all’ufficio del procuratore speciale — avesse troppa indipendenza, il Congresso lasciò scadere la legge nel 1999.

Le parti avevano anche dibattuto se l’ufficio del procuratore speciale fosse correttamente finanziato, e il giudice ha ritenuto che non fosse necessario emettere una sentenza su questo punto alla luce della sua decisione di respingere il caso: «La cancellazione di questa azione è l’unica soluzione appropriata per la violazione della Clausola delle Nomine,» si legge.

Caso del 6 gennaio

Questa cancellazione non influenzerà l’altro caso che il sig. Smith sta perseguendo contro l’ex presidente Trump, nel Distretto di Columbia.

Nel 2018, il giudice distrettuale del Distretto di Columbia Beryl Howell ha stabilito in quel distretto che il procuratore speciale Robert Mueller era stato nominato legalmente, e la decisione è stata confermata in appello nel 2019.

La decisione del tribunale di circoscrizione consentirebbe a Smith di continuare a esercitare autorità persecutoria in quella giurisdizione, a meno che la cancellazione del caso in Florida non venga appellata alla Corte Suprema e la Corte Superiore decida diversamente.

 

Versione in inglese: Federal Judge Dismisses Trump Documents Case, Says Jack Smith Unlawfully Appointed

NEWSLETTER
*Epoch Times Italia*
 
Articoli correlati