“Messaggio” di Rubio a Mosca: se la Russia dirà no alla tregua capiremo le sue vere intenzioni

di Redazione ETI
12 Marzo 2025 14:30 Aggiornato: 12 Marzo 2025 14:35

Il ministro degli Esteri Usa Marco Rubio ha annunciato che gli Stati Uniti contatteranno la Russia in giornata in merito all’accordo raggiunto con l’Ucraina per una tregua di 30 giorni finalizzata a mettere fine alla guerra.

Non c’è stata, per ora, risposta ufficiale da Mosca, dopo le otto ore di colloqui Usa-Ucraina in Arabia Saudita, in cui Kiev ha accettato una tregua di 30 giorni e gli Usa hanno ripristinato aiuti militari e intelligence: «Attendiamo con ansia la risposta russa e li esortiamo a considerare la fine delle ostilità» ha detto Rubio, citato da Reuters, durante una tappa a Shannon, in Irlanda, tornando a Washington. «Se dicono “no”, dovremo valutare tutto e capire […] quali siano le loro vere intenzioni. Un “no” ci dirà molto sui loro obiettivi e il loro pensiero». Rubio non ha precisato la reazione americana a un eventuale rifiuto russo, ma ha detto che precedenti colloqui con Mosca mostravano una volontà di chiudere il conflitto. E questo non chiude la porta alla speranza che la guerra possa finire.

Quasi a rispondere alle reiterate richieste di “garanzie” da parte di entrambe le fazioni del conflitto, Marco Rubio ha poi sottolineato che una tregua potrà e dovrà essere monitorata per garantire il rispetto dei termini da ambo le parti. La delegazione americana ha discusso di concessioni territoriali con gli ucraini, ma il grosso dei colloqui ha riguardato il processo negoziale.

Il ministro degli Esteri americano ha detto che un accordo sulle terre rare con l’Ucraina sarebbe vantaggioso per entrambi, ma che non è considerabile come una “garanzia di sicurezza”, ma la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina «dovrà certamente far parte del dialogo» ha poi riconosciuto il capo della diplomazia americana, «l’Ucraina vuole sicurezza duratura» ma «la vera questione è la deterrenza – ha sottolineato Rubio – l’Ucraina è capace di creare un deterrente tale da evitare future aggressioni, attacchi o invasioni?».

 

Quanto alla posizione dei russi, il Cremlino ha dichiarato oggi di attendere da Washington i dettagli della proposta di tregua mentre, secondo fonti di Reuters a Mosca, un accordo dovrà considerare le conquiste territoriali russe. Il Cremlino ha detto che comunque sta studiando con attenzione l’esito dell’incontro, in attesa dei dettagli dal ministro degli Esteri Usa Marco Rubio e dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha risposto a un giornalista che chiedeva se la Russia volesse legare la tregua alla rimozione delle sanzioni, dicendo che si stava «correndo troppo» e spiegando: «Rubio e Waltz hanno detto che ci passeranno informazioni dettagliate tramite vari canali su quanto discusso a Gedda. Prima dobbiamo riceverle».

A novembre, Reuters aveva riportato che Putin era disposto a trattare con Trump, ma senza grosse concessioni territoriali e pretendendo un accordo che mantenga per sempre l’Ucraina fuori dalla Nato. Il presidente Trump, martedì 12 ha detto di sperare in un “sì” russo alla tregua, e di voler parlare con Putin in settimana.

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