L’ossigeno è un nutriente essenziale

di Redazione ETI/Sheramy Tsai
23 Aprile 2025 15:44 Aggiornato: 23 Aprile 2025 15:44

La vita umana è indissolubilmente legata alla presenza dell’ossigeno. Mentre è possibile sopravvivere settimane senza cibo e giorni senza acqua, la mancanza di ossigeno compromette l’esistenza in pochi minuti. Questo elemento invisibile non solo permette la sopravvivenza, ma contribuisce in modo decisivo al funzionamento cerebrale, alla risposta immunitaria e alla prevenzione delle malattie. Attraverso la respirazione, l’ossigeno penetra nei polmoni, si lega al sangue e raggiunge ogni cellula, alimentando il movimento, i processi cognitivi e il battito cardiaco.

L’importanza di questo gas ha portato la comunità medica a sviluppare nuove modalità terapeutiche, come l’ozonoterapia e l’ossigenoterapia iperbarica, che sfruttano l’ossigeno per rigenerare le cellule e potenziare le difese dell’organismo.

L’OSSIGENO COME NUTRIENTE ESSENZIALE

Nonostante sia privo di sapore e non venga ingerito, l’ossigeno è a pieno titolo un nutriente essenziale. È la base di ogni processo cellulare e svolge un ruolo paragonabile a quello di acqua, vitamine e minerali. Secondo Paul Trayhurn, professore emerito di biologia nutrizionale all’Università di Liverpool, l’ossigeno è «indispensabile quanto qualsiasi altro nutriente», poiché senza di esso le cellule cessano di funzionare in pochi minuti.

La sua assunzione, però, avviene per via respiratoria e non digestiva, una caratteristica che ne ha oscurato la considerazione nelle scienze della nutrizione. L’ossigeno consente la trasformazione del cibo in energia: se carente, compromette anche l’assimilazione degli altri nutrienti. La Cleveland Clinic segnala che bassi livelli di ossigeno possono causare stanchezza, mal di testa, vertigini e difficoltà di concentrazione.

Lo stile di vita moderno, segnato da sedentarietà e stress, limita la qualità della respirazione. Stuart Sandeman, esperto di respirazione e fondatore di Breathpod, osserva che una respirazione efficace «non solo favorisce il rilassamento, ma garantisce l’energia necessaria per il corretto funzionamento del corpo». Le ricerche attuali confermano che pratiche come la respirazione diaframmatica migliorano la capacità polmonare e ottimizzano l’assorbimento dell’ossigeno.

IL RUOLO DELL’OSSIGENO NEL CONTRASTO ALLE MALATTIE CRONICHE

Nutrizione equilibrata, attività fisica e benessere mentale sono riconosciuti come pilastri della salute. Tuttavia, spesso si trascura un aspetto decisivo: la capacità delle cellule di ricevere ossigeno in modo adeguato. Il dottor Michael Bauerschmidt, direttore del Deeper Healing Medical Wellness Center, sottolinea che «anche le migliori abitudini di vita perdono efficacia se l’ossigeno non raggiunge le cellule».

La medicina funzionale, che interpreta il corpo come un sistema integrato, riconosce l’ossigeno non solo come sostanza vitale, ma anche come strumento nella prevenzione e gestione delle malattie croniche. Il dottor Gary Brecka, biologo e cofondatore di 10X Health System, afferma che «la presenza di ossigeno equivale all’assenza di malattia» e individua nell’ipossia – la carenza di ossigeno – una delle principali cause patologiche.

L’ossigeno è fondamentale per la produzione di energia e la detossificazione cellulare. Tuttavia, una distribuzione inefficace può generare affaticamento, indebolimento immunitario e rallentamento nei processi di guarigione. Il suo utilizzo genera però anche radicali liberi, che contribuiscono allo stress ossidativo. Questo squilibrio può favorire infiammazioni croniche e patologie come cardiopatie, diabete e cancro. Il dottor Bauerschmidt paragona il fenomeno all’ossidazione del ferro: inevitabile, ma controllabile.

Per migliorare la distribuzione dell’ossigeno, la medicina funzionale promuove esercizi respiratori, strategie per stimolare la circolazione e interventi contro l’infiammazione. La qualità dell’aria è altrettanto cruciale: in presenza di inquinamento, soprattutto all’interno, i soggetti con patologie respiratorie vedono aggravarsi i sintomi, rendendo necessario monitorare anche la purezza dell’ambiente domestico.

TERAPIE AVANZATE PER OTTIMIZZARE L’OSSIGENO

Oltre alla respirazione, la medicina moderna ha sviluppato tecniche terapeutiche per aumentare l’apporto di ossigeno e favorire la guarigione. Tra le più promettenti si trovano l’ossigenoterapia iperbarica, l’ozonoterapia e l’esercizio con ossigeno.

OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA

L’ossigenoterapia iperbarica sfrutta l’aumento della pressione per migliorare la diffusione dell’ossigeno nel sangue. In ambienti pressurizzati, i pazienti respirano ossigeno puro, incrementando la sua concentrazione nel plasma e favorendo la rigenerazione dei tessuti danneggiati.

Numerosi studi hanno evidenziato benefici su cicatrizzazione, infezioni, ictus e sindrome da stanchezza cronica. Una ricerca del 2023 ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento del dolore da fibromialgia. Secondo la Johns Hopkins Medicine, la terapia interrompe il ciclo dannoso tra gonfiore, ipossia e degenerazione cellulare, contrastando anche tossine batteriche.

Non tutti però possono accedervi: chi ha subito interventi auricolari recenti, soffre di raffreddore, febbre o patologie polmonari potrebbe affrontare rischi come lesioni all’orecchio medio o intossicazione da ossigeno. È quindi necessaria una valutazione medica preventiva.

OZONOTERAPIA

L’ozonoterapia combina l’ossigeno con l’ozono, una molecola ad alta reattività, per agire in modo mirato contro agenti patogeni. Somministrata spesso per via endovenosa, questa miscela distrugge le membrane cellulari di batteri, virus e funghi, stimolando al contempo la risposta antiossidante dell’organismo.

Impiegata per trattare malattie croniche, affaticamento, artrite, Alzheimer e disturbi cardiovascolari, rafforza il sistema immunitario e migliora l’ossigenazione cellulare. Secondo il Journal of Natural Science, Biology, and Medicine, l’ozonoterapia è sicura e con effetti collaterali minimi, se praticata correttamente. Il dottor Velio Bocci, pioniere del settore, ha ribadito l’importanza di una formazione adeguata per evitare complicazioni, soprattutto in soggetti con carenza di G6PD — un enzima che protegge i globuli rossi dallo stress ossidativo — ipertiroidismo non controllato o gravi cardiopatie. Non è raccomandata in gravidanza.

ESERCIZIO CON OSSIGENOTERAPIA

Questa tecnica integra esercizio fisico e somministrazione di ossigeno puro per potenziare la circolazione e la funzione cellulare. Durante l’attività su cyclette o tapis roulant, l’ossigeno viene inalato, stimolando l’eliminazione della CO₂ e favorendo una maggiore distribuzione ai tessuti.

I dispositivi moderni permettono risultati visibili in tempi brevi, ma le prove scientifiche sono ancora limitate. Le ricerche ne attestano l’efficacia soprattutto nel trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si tratta comunque di una pratica considerata sicura e accessibile a un’ampia fascia di popolazione.

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE E TERAPIE AVANZATE: LA SCELTA MIGLIORE

Ottimizzare l’assunzione di ossigeno significa scegliere tra approcci naturali e tecnologie avanzate. Le tecniche respiratorie, come la respirazione diaframmatica o il metodo Buteyko, migliorano l’efficienza dell’ossigeno già presente nell’aria, mentre le terapie offrono un supporto più intenso e mirato.

La scelta dipende dalle condizioni individuali: gli esercizi di respirazione sono adatti alla prevenzione e al benessere quotidiano, mentre le terapie avanzate risultano più indicate per il recupero da malattie specifiche. In entrambi i casi, l’obiettivo resta lo stesso: assicurare un’ossigenazione ottimale per promuovere la salute, accelerare i processi di guarigione e rafforzare la capacità dell’organismo di affrontare le sfide quotidiane.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.

Consigliati