Lollobrigida: abbiamo la responsabilità di migliorare la qualità della vita

di Agenzia Nova
24 Marzo 2025 11:28 Aggiornato: 24 Marzo 2025 13:39

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in una intervista a Libero Quotidiano spiega il ruolo del nostro Paese a livello mondiale: «Un ruolo di grande responsabilità, perché siamo gli unici, nelle diverse epoche, a essere entrati in contatto con tutte le civiltà del pianeta con la capacità di apprendere, trasformare e migliorare. Il tutto sintetizzato nel Made in Italy, che per noi significa ‘fatto in Italia’ ma nel resto del mondo vuol dire buono e di qualità. Sta a noi dunque delineare la strada e fare da traino per mettere il mondo nelle condizioni di migliorare la propria qualità di vita».

A proposito di sovranità alimentare dice: «C’è stato un cambiamento totale di prospettiva, di cui l’Italia oggi è cardine: il cambio di passo è evidente e innegabile. Prima, con Timmermans si parlava di agricoltori in contrasto con l’ambiente, ora invece sono diventati custodi dei territori. La sinistra ideologizzata, per curare l’ambiente, voleva marginalizzare l’agricoltura. Come governo, però, abbiamo tenuto la barra dritta, sostenendo esattamente il contrario: ovvero che gli agricoltori sono i primi ad arginare i cambiamenti climatici e a garantire la tenuta del territorio a basso costo più di ogni altra soluzione. Grazie all’impegno di Giorgia Meloni – aggiunge il ministro – siamo tornati a logiche di incentivi per la produzione, rivedendo i limiti della Pac (Politica agricola comune). E pensare che c’era qualcuno che ci diceva che gli eventi contingenti sarebbero rimasti sempre lontani». Intende la guerra in Ucraina: «Esatto. L’invasione della Russia, e anche gli altri conflitti, hanno dimostrato una cosa molto semplice: rinunciare ad asset strategici come quelli alimentari è una follia. Gli agricoltori garantiscono approvvigionamenti in ogni situazione. Indebolire il settore è un rischio insostenibile».

Le nostre eccellenze, però, sono sempre sotto attacco: «L’Italia vanta il record di esportazioni di vino a livello mondiale: un prodotto che garantisce lavoro, ricchezza e salvaguardia dell’ambiente. I nostri vigneti sono tutti molto curati e questo perché danno reddito. Dunque, l’aggressione al vino italiano spaventa molto perché può avere effetti devastanti. Confondere l’alcol con un prodotto che è molto di più, ovvero storia e tradizione, è ovviamente sbagliato. Chiaro, bisogna fame un uso attento e prudente ma il vino non è veleno: pensarlo significa danneggiare la nostra economia, e questo errore viene fatto da Paesi che non lo producono».

Lollobrigida osserva infine che «l’energia solare è fondamentale ma a patto che non si speculi sui terreni che producono cibo: su questo bisogna stare molto attenti. Oggi possiamo produrre energia senza più sottrarre suolo da destinare alle coltivazioni, usando stalle, pertinenze e l’agrivoltaico che permette di coltivare sotto i pannelli. Parliamo di un sostegno alle rinnovabili che mai si era verificato prima: più di 23mila aziende finanziate per una produzione di 1,7 gigawatt, il triplo del governo che ci ha preceduto. L’Europa, non a caso, – conclude il ministro – ci ha premiato con 850 milioni di euro in più di investimenti nel settore».

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