Lavoro, Calderone: dati record nel 2024 sostituita logica assistenzialistica con valore

di Agenzia Nova
4 Marzo 2025 9:27 Aggiornato: 4 Marzo 2025 10:34

I dati sull’occupazione nel 2024 hanno visto una crescita importante, superando i 24 milioni di occupati. La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, in una intervista al Corriere della Sera ha spiegato cosa ha reso possibile questo risultato: «Innanzitutto è un successo di lavoratori e imprese. Noi come governo abbiamo sostituito la logica assistenzialista con il valore del lavoro. Era la prima cosa che mi ha chiesto Giorgia Meloni quando mi ha dato l’onore di ricoprire l’incarico di responsabile del Lavoro e delle Politiche sociali. Abbiamo incentivato le assunzioni a tempo indeterminato, abbassato le tasse sui contratti di produttività, ridotto il cuneo fiscale, messo in campo bonus per giovani e donne. E tante altre misure che esplicheranno i propri effetti nei mesi e negli anni a venire. Insomma, oggi è più conveniente lavorare che prendere un sussidio. Prima era il contrario». Sul reddito di cittadinanza, «tutti si aspettavano conflitti sociali. E invece è andata diversamente. Il 26 per cento di coloro che nel 2023 prendevano il reddito di cittadinanza, nel 2024 ha trovato un lavoro. Il 25 per cento degli ex percettori non ha richiesto né Assegno di inclusione né Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), le due misure che hanno sostituito il reddito di cittadinanza. Controlli, regole chiare e al contempo anche sostegno a chi aveva davvero bisogno. Nessuno è stato lasciato solo. Oggi la priorità è un’altra: mettere in condizione i più giovani di formarsi adeguatamente per rispondere alle richieste e alle offerte del mondo produttivo. Ci sono centinaia di migliaia di posizioni lavorative che non si riescono a ricoprire».

Si tratta di «una grande opportunità per il Paese, in particolare per il Mezzogiorno, dove ci sono ancora percentuali importanti di sottoutilizzo della forza lavoro, in particolare quella femminile. Non a caso abbiamo promosso la decontribuzione per giovani e donne, una misura che recentemente ha avuto l’ok anche dalla Commissione europea», ha aggiunto. «La Banca centrale europea, non il governo Meloni o il mio ministero, ha detto che l’Italia è la nazione che negli ultimi anni meglio ha performato in Europa nella riduzione della disoccupazione. Penso che sia un dato positivo per tutti, senza distinzione politica. Lo ha detto anche il presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno, un riconoscimento che ci ha reso molto felici. Il dato sul Pil – ha osservato la ministra – non è altrettanto positivo, ma scontiamo un momento senza precedenti nella storia d’Europa e dell’Occidente, con gli effetti delle transizioni tecnologiche, ambientali e anche politiche, visto quello che sta accadendo a Washington. Speriamo che dopo tutte queste turbolenze, possa seguire un momento di pace e stabilità. Sono gli obiettivi che la nostra presidente del Consiglio sta inseguendo con grande dedizione e sacrificio». Lo sciopero dei magistrati crea un doloroso conflitto tra istituzioni: «Come titolare del Lavoro rispetterò sempre il diritto di sciopero. Ho molto apprezzato la volontà del nuovo presidente di Anm di dialogare con il governo. Da parte dell’esecutivo ci sarà sempre la porta aperta, fermo restando il disegno di riforma che i cittadini ci hanno richiesto» ha concluso Calderone.

Consigliati