L’amministrazione Trump inizia a trivellare

di Redazione ETI/Naveen Athrappully
13 Aprile 2025 16:05 Aggiornato: 13 Aprile 2025 16:05

Il ministero del Territorio ha annunciato un forte aumento delle stime delle riserve di petrolio e gas nella piattaforma del Golfo d’America. Secondo una recente analisi, si stimano 1 miliardo e 300 milioni di barili di petrolio in più, portando le riserve totali del Golfo d’America a 7 miliardi. Queste comprendono 5 miliardi  di barili di petrolio e circa 202 miliardi di metri cubi di gas naturale, con un aumento del 22,6% delle risorse estraibili.

«Questi dati confermano ciò che sappiamo da sempre: l’America ha un tesoro energetico, e sotto la guida di Trump lo stiamo facendo riemergere», ha dichiarato il ministro Doug Burgum. «Il Golfo d’America è una miniera d’oro energetica. Alleggerendo la burocrazia rilanciamo l’economia, rafforziamo la sicurezza nazionale e diamo lavoro a migliaia di americani».

Il Golfo d’America, con un’area di quasi 647,5 miliardi di metri quadrati, produce il 14% del petrolio grezzo americano. Lungo la sua costa si concentra oltre il 48% della capacità di raffinazione del petrolio e il 51% degli impianti di lavorazione del gas naturale americano.

Il 4 aprile, Burgum ha ordinato al Bureau of Ocean Energy Management di indire al più presto un’asta per le concessioni di petrolio e gas nel Golfo d’America. Secondo le ultime stime, i giacimenti inesplorati del Golfo ammontano a petrolio pari oltre 29 miliardi di barili e circa 1550 miliardi di metri cubi di gas naturale. «Sfruttare queste risorse taglierà i prezzi del carburante, dei beni di consumo» e naturalmente l’inflazione in generale, ha poi sottolineato Burgum.

 

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