Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto che l’Unione europea avanzi la proposta di abolire i dazi su determinate importazioni statunitensi.
«Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. Abbiamo proposto l’abolizione reciproca dei dazi sui prodotti industriali, come abbiamo già fatto con successo con altri partner commerciali», ha dichiarato lunedì la presidente della Commissione, che dice che «l’Europa è sempre disponibile a concludere buoni accordi» ma anche che è «pronta a reagire» per tutelare i propri interessi.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’introduzione di dazi del 20 per cento su tutte le importazioni provenienti dall’Unione europea, con entrata in vigore prevista per il 9 aprile. Acciaio, alluminio e automobili saranno inoltre soggetti a un ulteriore dazio del 25 per cento. Oltre a colpire l’Europa e altri partner commerciali di primo piano, Trump ha stabilito un’imposta di base del 10 per cento su gran parte delle importazioni mondiali. Cina, Vietnam, Taiwan e diversi Paesi del Sud-est asiatico saranno colpiti da dazi superiori al 30 per cento.
Sottolineando come l’Unione europea auspichi una «soluzione negoziata», la von der Leyen ha anche osservato come i dazi americani potrebbero comportare «costi enormi» per i consumatori statunitensi, aggiungendo: «noi ci proteggeremo anche dagli effetti indiretti dovuti a deviazioni del commercio» mediante la creazione di «una task force per il monitoraggio delle importazioni, che analizzerà l’andamento storico degli scambi e individuerà eventuali aumenti anomali e improvvisi in specifici settori o su determinati prodotti, per intervenire tempestivamente».
A fronte dell’annuncio europeo, il consigliere commerciale della Casa Bianca, Peter Navarro, ha dichiarato alla Cnbc che la disponibilità dell’Unione a negoziare con Trump per ridurre i dazi rappresenta «un primo passo, seppur modesto». Ma ha sottolineato che le barriere non doganali, come l’imposta sul valore aggiunto e le normative europee sulla sicurezza alimentare sono «di gran lunga più rilevanti» delle aliquote doganali: «Io direi all’Unione europea che, quando fa certi annunci, dovrebbe essere molto chiara nell’affermare se intenda eliminare anche le proprie misure protezionistiche» ha affermato Navarro invitando l’Ue a eliminare le distorsioni dell’Iva e a rispettare le decisioni dell’Organizzazione mondiale del commercio, permettendo agli Usa di vendere in Europa maiale, mais e manzo americani.
«Il Presidente sarà sempre pronto ad ascoltare» ha anche puntualizzato Navarro, «però bisogna capire quale sia il vero problema». Cioè a dire: eliminare solo i dazi in senso stretto non cambia nulla: il vero nodo è il sistema di misure protezionistiche posto in essere per aggirare le regole del (vero) libero scambio.