«Sicuramente noi italiani siamo i più critici e riteniamo che la strada proposta da von der Leyen non sia quella che serve all’Ue: noi vogliamo una difesa comune, non il riarmo dei 27 paesi». Queste le parole della segretaria del Pd, Elly Schlein, in un intervista al Manifesto dopo l’incontro di ieri coi socialisti europei a Bruxelles.
«Quel piano non prevede investimenti comuni e propone flessibilità per incentivare la spesa nazionale. Ma se non condizioni gli investimenti a progetti comuni non c’è nessun passo avanti. Con i socialisti abbiamo avuto riscontri positivi sul no al dirottamento dei fondi di coesione, che servono a ridurre le diseguaglianze sociali e territoriali, sulla spesa militare. Ho usato l’argomento che non ridurre la spesa sociale è sempre stata la posizione del Pse» ha aggiunto. «Continueremo a insistere, sperando di trovare altre convergenze con i socialisti: la nostra proposta è quella di un Next Generation da 800 miliardi l’anno sui capitoli sociali, industriali, ambientali e digitali e anche sulla difesa comune. Le priorità – conclude – devono essere quelle sociali indicate ai tempi del Covid, serve un piano europeo che anticipi l’impatto dei dazi di Trump. E lo stesso coraggio di allora».