Nel Nuovo Messico, a Santa Fe, nella piccola Cappella di Loretto c’è una scala a chiocciola nota a molti come Scala “miracolosa” per la sua struttura unica. La chiesetta è in stile neogotico con un mix di guglie francesi e vetri colorati, imita elegantemente la Sainte-Chapelle di Parigi, solo è più piccola. La sua costruzione richiese quasi sei anni. L’architetto, Antoine Mouly, morì nel 1878 quando era quasi completata, lasciando le suore della cappella nell’impossibilità di accedere al coro.
Le suore si rivolsero ai falegnami locali e tutti concordarono sul fatto che, date le dimensioni della cappella, una scalinata avrebbe appesantito e alterato gli spazi interni, consigliarono quindi una scala a pioli. Le suore scartarono l’idea per via delle loro vesti, inoltre non era decoroso, considerato il luogo sacro.
La leggenda narra che, per trovare una soluzione, le suore dedicarono una novena a San Giuseppe, santo patrono dei falegnami e, l’ultimo giorno di preghiera, un uomo si presentò alla porta affermando di essere un falegname.
L’artigiano avrebbe lavorato a condizione di essere lasciato completamente solo. Tre mesi dopo se ne andò in silenzio, senza lasciare traccia. Costruì un’elegante scala a chiocciola di 33 gradini – che richiamano i 33 anni di Gesù in questo mondo. La scala compie due giri di 360 gradi dal suolo al soppalco, e non ha risolto solo il problema dello spazio, ma si armonizza perfettamente allo stile della cappella. Le suore raccontano che il falegname ha usato pochissimi strumenti, regoli rettangolari, seghe e un po’ di acqua calda e ha fatto tutto da solo.
All’inaugurazione della cappella di Loretto, tutti andarono a vedere, compresi i falegnami che avevano rinunciato. Da professionisti, notarono subito che quella scala era fuori dal comune: le scale a chiocciola normalmente hanno bisogno di un pilastro centrale per sostenerle, proprio come una casa ha bisogno di una trave centrale per sostenere il tetto, altrimenti crolla. Ma questa compie due giri di 360 gradi, non ha un pilastro centrale e nemmeno altri punti di sostegno. Sembrava galleggiare nell’aria.
Altra cosa, ancora più sorprendente, è che nella scala non si trovava nemmeno un chiodo e non aveva un corrimano. Sembrava che l’intera struttura fosse cresciuta dal terreno come un albero. Dopo aver installato delle ringhiere, si poteva salire in tutta sicurezza e sembrava solidissima, anche col peso di dodici coristi, la struttura non ha avuto problemi.
Da allora, molti architetti e falegnami professionisti sono andati a vederla, ma nessuno ha saputo spiegare come facesse la scala, priva di un pilastro centrale e non fissata con chiodi, a sostenersi. Così è diventata famosa e conosciuta come “scala magica”.

Ma un falegname tradizionale cinese potrebbe spiegare che questa incredibile scala è stata probabilmente costruita utilizzando la giunzione a incastro a tenone e mortasa: è un metodo molto antico di lavorazione del legno, le due parti che la compongono sono il maschio (tenone) e la femmina (mortasa).
TENONI E MORTASE
La caratteristica più importante della lavorazione del legno con tenoni e mortase è che, indipendentemente dalle dimensioni della struttura, sia essa un palazzo, una pagoda a nove piani o un ponte che collega le sponde di un fiume, tutte le parti sono collegate da tenoni e mortase, senza un solo chiodo, da cima a fondo, dentro e fuori.
Perché è più forte senza chiodi? Gli incastri di queste giunzioni non sono rotondi ma angolari, perché è l’unico modo per evitare che il legno si torca, e mantenga la struttura stabile. I chiodi sono cilindrici e la velocità di espansione del metallo è diversa da quella del legno. Nel corso di alcuni anni, a causa della dilatazione e contrazione, i chiodi iniziano ad allentarsi e il legno a torcersi, deformando la struttura.
I chiodi inoltre sono soggetti alla ruggine. Un buon pezzo di legno può durare centinaia di anni, i chiodi invece non durano così a lungo; dopo un certo tempo il legno può restare ancora intatto, viceversa, quando i chiodi arrugginiscono e si deteriorano, l’intera struttura può crollare.
Quindi, la “magia” di questa scala a chiocciola può essere facilmente spiegata con la struttura a tenone e mortasa. Ad esempio, un semplice incastro a coda di rondine può essere utilizzato per realizzare la pedata di una scala senza chiodi.
L’uomo utilizza da tempo questo metodo. La prima scoperta risale a 7 mila anni fa, nel sito di un pozzo di Lipsia, in Germania. In Cina, questa ingegnoso sistema fu sviluppato e utilizzato da Lu Ban 2.600 anni fa, durante il periodo delle Primavere e degli Autunni. L’aspetto sorprendente è che gli antichi artigiani non avevano alcuna conoscenza della geometria tridimensionale, né tanto meno della fisica delle costruzioni, eppure erano in grado di progettare strutture che si adattavano perfettamente ai principi della meccanica. La saggezza degli antichi va oltre la nostra immaginazione.

La maggior parte dell’architettura cinese antica è realizzata in legno, per questo la tecnica cinese di tenone e mortasa è così avanzata. Questo stile architettonico è anche in linea con lo stile confuciano dell’essere sottile e stringente; segue la teoria yin-yang del controllo e dell’equilibrio; implica la teoria taoista della generazione e dell’inibizione reciproca; cerca il regno dell’«unità del cielo con l’uomo». L’architettura occidentale più antica utilizzava principalmente le pietre come materiale da costruzione. E la carpenteria si occupava solo dei soffitti e dei mobili. La tradizione occidentale dell’uso del tenone e della mortasa quindi è applicata relativamente in modo più semplice.
STRUTTURE DI LUNGA DURATA

Il falegname che ha costruito la scala della Cappella di Loretto ha dimostrato un’eccellente abilità nella progettazione e lavorazione del legno curvato. Sfruttando le proprietà di una molla, la scala presenta un’elasticità naturale, che contrasta la pressione che subisce durante l’uso: si lascia deformare temporaneamente quando viene calpestata, riducendo la pressione e proteggendo così l’intera struttura da danni.

La Città Proibita di Pechino, è la struttura a tenone e mortasa più iconica della Cina. Dalla sua costruzione, avvenuta oltre 600 anni fa, ha subito più di 200 terremoti, ma è rimasta ogni volta illesa. In un documentario britannico, gli esperti hanno replicato un modello della Città Proibita in scala 1:5 e lo hanno sottoposto a una simulazione di terremoto. Quando la magnitudo del terremoto ha raggiunto 10,1, un livello superiore a quello del terremoto del 2011 in Giappone, il modello è rimasto in piedi. Da questo test risulta chiaro quanto possa essere forte questa struttura.

Un altro esempio è la pagoda del Tempio di Fogong, nella provincia dello Shanxi, la più antica pagoda in legno del mondo. Ha cinque livelli ma raggiunge l’altezza di circa 67 metri, quasi quanto un edificio moderno di venti piani. Tuttavia, è realizzata con soli 54 giunti a tenone e mortasa, senza un solo chiodo. È stata costruita nel 1056, quasi mille anni fa, ed è sopravvissuta a molti terremoti e persino a un bombardamento nel 1926, ma la torre non si è mai inclinata, il che è incredibile. Nell’antichità, quando le persone amavano le cose che duravano a lungo, la struttura a tenone e mortasa svolgeva un ruolo importante nell’industria delle costruzioni e dei mobili. Gli artigiani erano così abili da essere precisi con un’approssimazione di 0,004 pollici, producendo un lavoro senza giunture e abbastanza robusto da poter essere tramandato come cimelio di famiglia. Ma ci vogliono anni per affinare questa abilità e nella cultura veloce e superficiale di oggi poche persone sono disposte a tramandarla.
Si pensa che oggi la tecnologia sia tanto avanzata da offrirci sempre più comodità; le cose cambiano tanto rapidamente che dobbiamo adeguarci di continuo. Gli edifici dopo trent’anni sono abbastanza vecchi da poter essere abbattuti e ricostruiti. E i mobili, se riescono a durare almeno dieci anni è sufficiente, se ne possono sempre comprare di nuovi. La qualità non ci preoccupa più di tanto, perché non cerchiamo qualcosa che possa durare per sempre. Ma quando tutto quello che ci circonda è solo temporaneo perché queste sono le “comodità” che la società moderna produce, il nostro animo riesce a restare sereno nell’instabilità di questo mondo? E se siamo inquieti, da dove viene la felicità?
Chi ha costruito la scala a chiocciola della Cappella di Loretto era un maestro del tenone e della mortasa. Purtroppo, la sua grande abilità non è stata tramandata nel Nord America e in gran parte del mondo, lasciando ai posteri solo questa sorprendente opera in legno, che possiamo ammirare e apprezzare.