Il ministro della Giustizia degli Stati Uniti Pam Bondi ha e reso pubblici il 27 febbraio i primi documenti relativi all’indagine e alla condanna del molestatore sessuale Jeffrey Epstein, dopo che il capo del ministero della Giustizia ha scoperto che l’Fbi aveva “trattenuto” alcuni documenti.
Epstein era stato condannato nel 2008 per aver abusato sessualmente e sfruttato più di 250 ragazze minorenni. Dopo che Epstein è stato trovato morto nella sua cella nell’agosto 2019, l’ispettorato generale del ministero della Giustizia ha pubblicato un rapporto in cui indicava che una «combinazione di negligenza, cattiva condotta e gravi errori professionali» da parte dell’Ufficio federale delle prigioni e degli agenti penitenziari aveva permesso a Epstein di togliersi la vita mentre era sotto sorveglianza proprio perché a rischio “suicidio”.
Negli Stati Uniti è opinione diffusa che Epstein non si sia ucciso, ma sia stato suicidato in quanto depositario di segreti/perversioni sessuali compromettenti per molti dei personaggi più potenti del Pianeta.
Il primo gruppo di file contiene «documenti che sono già stati fatti trapelare in passato, ma mai rilasciati ufficialmente dal governo degli Stati Uniti» ha dichiarato Pam Bondi, «questo ministero della Giustizia sta mantenendo l’impegno del presidente Trump alla trasparenza e sta sollevando il velo sulle disgustose azioni di Jeffrey Epstein e dei suoi complici», e ancora: «il primo blocco di documenti reso pubblico oggi fa luce sulla vasta rete di Epstein e inizia a fornire al pubblico un livello di responsabilità atteso da tempo».
La nuova pubblicazione riguarda documenti che circolano già da anni e non ha rivelato nuove informazioni significative su Epstein e le sue attività.
Il lotto di file include copie dei registri dei voli del jet privato del facoltoso finanziere-molestatore, da tempo accessibili in vari procedimenti legali, e una fotocopia di un’agenda con numerose parti oscurate, apparentemente compilata da Epstein e dalla sua storica collaboratrice Ghislaine Maxwell, già oggetto di numerosi articoli di stampa negli ultimi anni. Tra i documenti vi è anche un elenco, parzialmente censurato, di massaggiatrici in diversi Stati, tra cui Florida, Nuovo Messico e California, oltre a una lista di prove con immagini di nudo, lettini da massaggio, oggetti per adulti e altri articoli. Non è chiaro se la lista sia stata redatta durante il processo a Epstein, a Maxwell o in un’altra indagine.
La Bondi aveva dichiarato giovedì mattina di aver scoperto che l’Fbi aveva trattenuto alcuni file relativi al caso Epstein e aveva inviato una lettera a Kash Patel, il nuovo direttore dell’Fbi stessa, concedendo all’agenzia di consegnare tutti i documenti mancanti al ministero della Giustizia entro le 8 di venerdì, dicendo: «Non ci saranno informazioni trattenute né limitazioni al mio o al vostro accesso» e poi: «non ci saranno insabbiamenti, nessun documento mancante e nessuna pietra lasciata inesplorata – e chiunque, passato o presente, all’interno dell’Fbi cercherà di ostacolare questo processo, sarà immediatamente perseguito. Se ci sono lacune, le troveremo. Se i documenti sono stati nascosti, li scopriremo».