La base navale del Pcc in Cambogia

di Agenzia Nova
19 Marzo 2025 10:59 Aggiornato: 19 Marzo 2025 10:59

I lavori di espansione della base navale cambogiana di Ream, finanziati dalla Cina, sono stati completati, e una nave da guerra giapponese sarà il primo vascello militare straniero a farvi scalo, hanno riferito ieri le autorità del Paese. La base, che ora dispone di un molo in acque profonde in grado di accogliere navi di dimensioni molto maggiori, un bacino di carenaggio per le riparazioni e altre strutture, sarà inaugurata il 2 aprile dal primo ministro Hun Manet, secondo quanto riportato dal generale di brigata Thong Solimo, portavoce delle forze armate cambogiane. «Concedere la priorità alle navi da guerra giapponesi (…) è un omaggio al livello elevato di apertura nella cooperazione, nelle relazioni e nella fiducia reciproca» ha detto Thong.

La Cina e la Cambogia hanno avviato il progetto di ammodernamento ed espansione della base navale nel 2022, suscitando le preoccupazioni degli Stati Uniti, che temono Ream possa diventare un avamposto strategico per la marina cinese nel Golfo di Thailandia, adiacente al Mar Cinese Meridionale: uno snodo strategico per il commercio marittimo globale, che la Cina rivendica quasi nella sua interezza. Gli altri Paesi della regione e gli Stati Uniti rifiutano di riconoscere le rivendicazioni territoriali di Pechino, e gli Usa conducono regolarmente manovre militari nella zona per ribadire che le acque sono internazionali.

I timori legati alla base navale di Ream si sono intensificati lo scorso anno, quando navi da guerra cinesi hanno attraccato per mesi al nuovo molo, mentre due cacciatorpediniere giapponesi che avevano fatto scalo in Cambogia sono stati dirottati verso una struttura vicina. La Forza di autodifesa marittima del Giappone ha confermato l’invito rivolto dalla Cambogia alle navi giapponesi, ma ha rifiutato di fornire dettagli.

La Cina è il maggiore investitore della Cambogia e il suo partner politico più stretto, e negli ultimi anni ha rapidamente ampliato la sua marina, diventando sempre più assertiva nel far valere le sue ampie rivendicazioni marittime. Le preoccupazioni sulle attività della Cina nella base di Ream sono emerse nel 2019, quando il Wall Street Journal ha riferito che una bozza di accordo vista da funzionari statunitensi avrebbe consentito alla Cina di utilizzare la base navale per 30 anni, con la possibilità di stazionare personale militare, immagazzinare armi e ormeggiare navi da guerra. Il governo cambogiano ha negato l’esistenza di tale accordo, o qualsiasi intenzione di concedere alla Cina privilegi speciali nella base, sebbene Pechino abbia finanziato la sua espansione e vi abbia attraccato le sue navi da guerra per mesi.

 

 

 

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