JD Vance in viaggio ufficiale in Groenlandia

di Redazione ETI/Nathan Worcester
28 Marzo 2025 14:59 Aggiornato: 30 Marzo 2025 12:24

In pochi giorni, l’itinerario per la visita in Groenlandia di alti funzionari americani, prevista per il 28 marzo, è stato modificato. Inizialmente annunciato come un tour culturale, il viaggio si è trasformato in un’occasione per rafforzare i legami di sicurezza tra gli Stati Uniti e la Groenlandia, dopo le polemiche sollevate dalla proposta iniziale.

Il 23 marzo, a meno di due settimane dalle elezioni groenlandesi, la Casa Bianca ha annunciato che la Second Lady degli Stati Uniti, Usha Vance, avrebbe visitato il paese accompagnata da una delegazione. Il programma includeva la visita a siti culturali e la partecipazione alla famosa corsa con le slitte trainate da cani, l’Avannaata Qimussersu. La Casa Bianca ha dichiarato: «La signora Vance e la delegazione sono entusiaste di celebrare la cultura e l’unità groenlandese».

Il presidente Donald Trump ha recentemente rilanciato l’idea di un’eventuale annessione della Groenlandia agli Stati Uniti, sottolineando il valore strategico del territorio e il suo potenziale come fonte di risorse naturali, poco sfruttate in un Paese la cui economia dipende principalmente dalla pesca e dai sussidi danesi. Tuttavia, nelle ultime settimane, Trump ha attenuato il tono, ribadendo il rispetto per la volontà della Groenlandia.

La notizia della visita di Usha Vance ha suscitato forti reazioni tra alcuni politici groenlandesi, che sono ancora alle prese con la formazione del nuovo parlamento. Alle elezioni dell’11 marzo, il partito Demokraatit, di centro-destra e favorevole a una graduale indipendenza, ha ottenuto circa il 30% dei voti. Il partito Naleraq che sostiene l’indipendenza in tempi brevi e concorde con una possibile relazione con gli Stati Uniti, ha conquistato il secondo posto con poco meno del 25% dei consensi.

L’attenzione della Russia e della Cina verso l’Artico sta crescendo. Nel 2024, loro navi sono state avvistate insieme nello Stretto di Bering. La Groenlandia, per la sua posizione strategica, potrebbe diventare un’area cruciale per la difesa missilistica e per i sistemi di allerta contro minacce provenienti da Russia e Cina. Nel contesto delle ambizioni militari di questi Paesi, il corridoio Groenlandia-Islanda-Regno Unito è diventato un obiettivo chiave per la Nato.

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