«Il governo Meloni e il ministro Giorgetti smantellano pezzo per pezzo l’accordo fiscale italo-svizzero e tradiscono i frontalieri». Lo affermano Maria Chiara Gadda, varesina e vicepresidente dei deputati di Italia viva, ed Enrico Borghi di Verbania e presidente dei senatori di Italia viva, a margine dell’assemblea organizzata dalle sigle sindacali contro la tassa sulla salute e per il pieno rispetto degli accordi internazionali.
«Si chiamino le cose con il nome giusto: il governo tassa sulla salute migliaia di lavoratori che contribuiscono all’economia dei territori italiani di frontiera e che le tasse le pagano eccome. Altro che contributo. Il governo Meloni – spiegano – è tanto veloce a mettere le mani in tasca ai cittadini, ma lentissimo a restituire. Dove sono i soldi per la Naspi speciale? Dove sarebbero le risorse per le aziende in crisi del territorio? Dove sono i chiarimenti sull’applicazione dell’assegno unico? Veramente inusuale, poi, che questa bella idea venga proprio dalla Lega, un partito che ha da sempre rivendicato l’attenzione a territori e sindaci. Dopo anni di tavoli di concertazione con parti sociali, comuni e istituzioni, e un accordo fiscale fatto con fatica dal basso, alla chetichella si cancella tutto con un colpo di spugna e si fa perdere ogni credibilità. Come Italia Viva raccogliamo le giuste rivendicazioni dei lavoratori e dei sindaci, e la nostra battaglia continua in parlamento», concludono i parlamentari di Italia viva.
Agenzia Nova