Il ministero dell’Istruzione degli Stati Uniti ha avvertito i dipartimenti dell’istruzione statali che hanno 14 giorni di tempo per porre fine alle loro iniziative di diversità, equità e inclusione , altrimenti rischiano di perdere i finanziamenti federali. L’avviso è stato inviato il 14 febbraio in una lettera indirizzata ai dipartimenti dell’istruzione di tutti e 50 gli Stati, secondo quanto dichiarato dal Dipartimento per l’Efficienza Governativa, ossia il Doge.
La lettera, firmata da Craig Trainor, segretario aggiunto facente funzione per i diritti civili all’interno del Ministero dell’Istruzione, condanna la «discriminazione razziale palese e occulta» nelle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie e nelle università, in particolare nell’ambito delle politiche Dei adottate negli ultimi quattro anni.
Il documento critica specificamente pratiche come la discriminazione nei confronti di studenti bianchi e asiatici, la promozione dell’idea che gli Stati Uniti siano stati fondati sul razzismo sistemico e l’incoraggiamento alla segregazione razziale nelle cerimonie di laurea e nei collegi studenteschi. Tali pratiche, si legge nella lettera, non saranno più tollerate: «La legge è chiara: trattare gli studenti in modo diverso sulla base della razza per raggiungere obiettivi vaghi come diversità, bilanciamento razziale, giustizia sociale o equità è illegale secondo la giurisprudenza vincolante della Corte Suprema», ha scritto Trainor.
Pur ribadendo gli obblighi previsti dal Titolo VI, la normativa federale che vieta la discriminazione razziale nelle istituzioni che ricevono fondi federali, la lettera richiama anche la sentenza della Corte Suprema che ha visto l’Università di Harvard citata in giudizio per l’uso di criteri razziali nelle ammissioni.
La storica decisione del 2023, che ha dichiarato incostituzionale il fatto che le università pubbliche e private considerino la razza nei processi di ammissione, «fornisce un quadro di riferimento» e deve essere applicata più ampiamente, afferma l’Istruzione, «il principio alla base è semplice: se un’istituzione educativa tratta una persona di una razza in modo diverso rispetto a un’altra persona, a causa della sua razza, l’istituzione educativa viola la legge».
Il ministero ha avvertito che le scuole che non si conformeranno alle nuove direttive rischiano di perdere i fondi federali. Ha inoltre annunciato che verranno avviate azioni di controllo entro 14 giorni per «far rispettare rigorosamente la legge».
«Tutti gli studenti hanno diritto a un ambiente scolastico libero da discriminazioni. Il Ministero è determinato a garantire che questi principi diventino una realtà», conclude la lettera. Questa circolare ministeriale segue l’ordine esecutivo del presidente Donald Trump, che ha imposto alle agenzie federali di eliminare i finanziamenti per «trattamenti e indottrinamenti illegali e discriminatori nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, inclusi quelli basati sull’ideologia di genere e sull’ideologia dell’equità discriminatoria». Un precedente ordine esecutivo aveva già abolito gli uffici e le iniziative Dei in tutta la pubblica amministrazione federale.
In linea con le direttive del presidente Trump, il Ministero dell’Istruzione degli Stati Uniti ha rimosso ogni riferimento alle politiche Dei dai documenti e dai siti ufficiali, sciolto il proprio Consiglio per la Diversità e l’Inclusione e sospeso i dipendenti incaricati di gestire le iniziative Dei. Nello stesso giorno dell’invio della circolare dell’Istruzione, il Doge ha annunciato di aver annullato 70 sovvenzioni destinate alla formazione Dei, nell’ambito della più ampia campagna dell’amministrazione Trump per eliminare le spese governative superflue.