Il regime cinese continua a bluffare sulla propria economia

di Anders Corr per ET USA
10 Marzo 2025 11:26 Aggiornato: 10 Marzo 2025 11:26

L’economia cinese ha subito anni di difficoltà soprattutto a causa della mancanza di principi di libero mercato imposta dal regime. Le rigide misure anti-Covid, l’emigrazione, la fuga di capitali, la crisi immobiliare, la deflazione, la spesa militare, le tensioni internazionali e i dazi, i sussidi tecnologici, l’invecchiamento della forza lavoro, il basso tasso di natalità, la mancanza di incentivi da parte di Pechino e le multe esorbitanti imposte dai governi locali alle piccole imprese hanno creato grandi difficoltà nel fare affari in Cina.

Ci sono stati alcuni presunti progressi recenti. L’introduzione pubblica dell’intelligenza artificiale di DeepSeek ha contribuito a una crescita di 1.300 miliardi di dollari nel mercato azionario cinese nell’arco di un mese, dopo il suo rilascio a gennaio. Decine di aziende in Cina, tra cui Lenovo, Baidu e Tencent, hanno già integrato DeepSeek nei loro prodotti. Ora, l’azienda punta a replicare il successo del suo modello R1 con un modello R2, previsto prima di maggio. L’indice Hang Seng è aumentato di circa il 25% tra metà gennaio e il 26 febbraio. Il grande investimento di Alibaba nel suo modello di Ia Qwen ha portato alla sua inclusione nelle versioni cinesi dell’iPhone di Apple e ha contribuito a far crescere la valutazione di mercato di Alibaba di oltre 90 miliardi di dollari.

Gli investitori in Cina sperano anche in una ripresa economica generale basata sulla maggiore liquidità promessa dalla banca centrale cinese, la Banca del Popolo cinese (Pboc), e su un incontro di metà febbraio tra Xi Jinping e i leader cinesi del settore tecnologico. Xi avrebbe probabilmente programmato l’incontro per sfruttare il successo delle crescite azionarie legate a DeepSeek e Qwen e giustificare i sussidi del regime alla tecnologia. Oltre al fondatore di DeepSeek, Liang Wenfeng, e al fondatore di Alibaba, Jack Ma, all’incontro avrebbero partecipato anche i leader di Huawei, Tencent, Byd, Contemporary Amperex Technology, Meituan, Xiaomi, Unitree e Yushu Technology.

Xi «ha promesso di abolire tariffe o multe irragionevoli contro le aziende private e di livellare il campo di gioco competitivo, una lamentela comune tra gli imprenditori in un sistema dominato dallo Stato» secondo Bloomberg. Tuttavia, la tecnologia di Ia degli Stati Uniti sarebbe ancora superiore a DeepSeek e Qwen. Inoltre, saranno necessarie molte più riforme di mercato per rilanciare l’economia cinese. La percentuale di società cinesi con azioni di classe A che hanno registrato una perdita netta è aumentata ogni anno dal 2019 e, nel terzo trimestre del 2024, ha raggiunto il 23%.

I profitti delle aziende cinesi quotate in borsa sono ai livelli più bassi dal 2009. Questo vale in particolare per il settore immobiliare, un tempo favorito dallo Stato, che ora risulta essere il più colpito dell’intera economia cinese. Un agente immobiliare nella città cinese di Changchun non è riuscito a pagare i propri dipendenti, diventando una notizia virale su internet quando ha iniziato a retribuirli con deu voucher aziendali, utilizzabili per acquistare beni e servizi nei centri commerciali della compagnia.

L’incontro di Xi con i leader del settore tecnologico è stato valutato come un segnale di grande riforma del mercato. Tuttavia, sembra che Xi stia ancora distribuendo sussidi e impartendo ordini a queste aziende, invece di lasciare che il mercato operi liberamente. Una foto dell’incontro mostra Xi circondato da decine di funzionari e leader aziendali, con lo sguardo perlopiù abbassato e intenti a prendere appunti mentre lui parla. Secondo due fonti citate da Reuters prima dell’incontro, «molti degli imprenditori proverranno dal settore tecnologico e si prevede che Xi li incoraggi a espandere le loro attività a livello nazionale e internazionale, in un contesto di crescente guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti». Mentre le poche aziende invitate probabilmente beneficeranno di maggiori sussidi e di un aumento del prezzo delle loro azioni, molte altre, escluse dall’incontro, continueranno a essere svantaggiate in assenza di un vero libero mercato che premi pienamente i loro rischi e le loro innovazioni.

Anche le riforme della Pboc non sembrano particolarmente rilevanti. La banca ha già annunciato in passato misure di allentamento monetario, con effetti trascurabili sull’economia. Una delle strategie per aumentare la liquidità, ovvero la riduzione dei requisiti di riserva di cassa per le grandi banche cinesi, ha l’effetto collaterale di rendere il sistema finanziario cinese meno resiliente a una crisi di liquidità. I coefficienti di riserva delle principali banche cinesi sono scesi dal 13% nel 2019 al 9,5% nel 2025, aumentando il rischio sistemico della finanza cinese.

Un altro presunto punto di forza dell’economia cinese sarebbe il settore dei veicoli elettrici, preferiti dai consumatori cinesi rispetto al quelli importati, visto che offrono quasi le stesse caratteristiche a un prezzo molto più basso. Ma questo è possibile anche grazie agli incentivi statali, che hanno portato a un eccesso di investimenti, sovrapproduzione e startup poco redditizie: le vendite sono rallentate, i prezzi sono diminuiti e il settore prevede ora una fase di consolidamento.

Le principali esportazioni previste dipendono dall’accesso ai mercati statunitense ed europeo, che stanno rapidamente aumentando i dazi contro la Cina, escludendone così i veicoli elettrici. E l’esportazione verso i Paesi in via di sviluppo sarà ben più difficile, a causa della carenza di infrastrutture elettriche.

Infine, i dazi imposti alla Cina dal presidente Trump potrebbero avere un impatto significativo sulla “crescita” cinese. Alcune stime indicano che un dazio del 60% ridurrebbe la crescita cinese del 2,5% tra il 2025 e il 2027. La dichiarazione ufficiale del regime cinese del 5% di crescita annua è già oggetto di seri dubbi, con persino investitori istituzionali che stimano un più realistico 3%. Ormai in pochi credono ancora che l’economia cinese riuscirà a raggiungere quella degli Stati Uniti in tempi brevi.

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