La causa contro la Cina per il suo ruolo nella pandemia, intentata dal senatore per lo stato del Missouri, ha aperto la strada ad altri Stati, secondo l’esperto di politica Mark Thomas. Il Missouri ha vinto la causa, e il giudice federale Stephen Limbaugh ha imposto alla Cina di pagare 24 miliardi e 500 milioni di dollari per aver cercato di nascondere la pandemia. «Una decisione più che giusta», ha commentato Thomas, «La Cina deve pagare e la causa del Missouri spalanca le porte ad altri Stati».
Il Missouri ha citato in giudizio il Partito Comunista Cinese nel 2020, accusandolo di aver causato e aggravato la pandemia. Sebbene la denuncia inizialmente sia stata respinta, la Corte d’Appello ha rimandato il quarto capo d’accusa sull’appropriazione di materiale sanitario da parte del Pcc a un’udienza per l’assenza della Cina.
Tra i convenuti figurano la Repubblica Popolare Cinese, ovverossia il Pcc, la Commissione Nazionale per la Salute, il Ministero della Gestione delle Emergenze, il Ministero degli Affari Civili, il governo della provincia di Hubei e di Wuhan, l’Istituto di Virologia di Wuhan e l’Accademia Cinese delle Scienze. «Questa è una vittoria storica per il Missouri e gli Stati Uniti nella lotta per ritenere Pechino responsabile del Covid-19»ha detto il senatore Andrew Bailey dopo la sentenza.
IL CASO MISSOURI
I documenti giudiziari rivelano che la Cina sapeva del Covid già a settembre 2019, negandone la contagiosità fino a gennaio 2020. La Corte d’Appello ha stabilito che, il quarto capo d’accusa sull’appropriazione di materiale sanitario mentre il mondo era all’oscuro del virus, rientra nell’eccezione per attività commerciali del Foreign Act. Il tribunale ha evidenziato che il regime cinese «ha accumulato mascherine per poi vendere attrezzature di qualità inferiore negli Usa» e «ha preso il controllo di fabbriche che producevano mascherine per aziende americane, bloccandone di fatto l’export di alta qualità». Questo, si legge nella sentenza, configura «un classico comportamento anticoncorrenziale, ma su scala nazionale».
La corte ha concluso che la Cina ha violato la legge antitrust Usa. Thomas ha definito l’uso della legge antitrust da parte del Missouri «una scelta intelligente». Il giudice Limbaugh ha emesso la sentenza per inadempienza, dato che i funzionari cinesi non si sono presentati a difendersi.
IL RISARCIMENTO
La sentenza rende i convenuti responsabili con un risarcimento dovuto di 24 miliardi e 500 milioni di dollari, più gli interessi successivi al giudizio. «Saranno sequestrati diversi beni cinesi in Missouri, inclusi i terreni agricoli, per recuperare ogni centesimo» ha dichiarato Bailey. «Il rifiuto della Cina di comparire in aula non significa che possa sfuggire alle proprie responsabilità per aver causato così tanta sofferenza ed enormi danni economici».
Thomas ritiene improbabile un appello della Cina negli Usa, visto che ha ignorato l’udienza in Missouri. Tuttavia, ha aggiunto: «Potrebbe ricorrere alla Corte Internazionale di Arbitrato in Svezia, prolungando la questione». Thomas approva il piano di Bailey di sequestrare i beni cinesi. Gli investimenti totali della Cina negli Usa ammontano a circa 201 miliardi di dollari, secondo il China Global Investment Tracker. «Hanno acquistato vasti terreni agricoli, immobili, elettronica, trasporti, industria del legname, prodotti e servizi di consumo», ha detto Thomas. «Circa il 6% è di proprietà governativa quindi circa 12 miliardi in totale».
Secondo Thomas, la maggior parte di questi investimenti si concentra in California, Texas, Illinois, Kentucky e New York. «Il Missouri è a metà classifica: oltre 1 miliardo» ha precisato.
Esperto di antiterrorismo e controspionaggio, Thomas ha sollevato preoccupazioni sulle attività del Pcc negli Usa. «Sequestriamo le proprietà, risarciamo il Missouri e limitiamo l’accesso cinese alle basi militari» ha proposto. L’esperto ha notato che i terreni vicino a basi militari o nucleari potrebbero avere secondi fini, come lo spionaggio. Ha suggerito che gli Usa sfruttino la sentenza per affrontare questioni più ampie, come diritti umani e squilibri commerciali. «Potremmo sanzionare gli investitori cinesi, bloccare il rimpatrio dei loro dollari o congelare i flussi di valuta, non solo qui ma in tutto il mondo, come è stato fatto con la Russia in passato» ha detto.
UN PRECEDENTE PER GLI ALTRI STATI
Thomas ha esortato altri Stati a seguire l’esempio del Missouri. «Questo caso giudiziario ha creato un precedente, anche gli altri Stati dovrebbero intentare una causa, le procedure inoltre a questo punto, sarebbero brevi».
Ha indicato che Stati con forti investimenti cinesi come New York, California e Texas potrebbero ottenere vantaggi economici significativi tramite i sequestri. Inoltre più cause, ha aggiunto, rafforzerebbero la posizione degli Stati Uniti nei confronti della Cina su commercio, diritti umani, spionaggio e trasferimento tecnologico. Anche il governo federale dovrebbe sostenere il Missouri nel recuperare i danni, pur riconoscendo la complessità delle relazioni Usa-Cina. Oltre a parlare dell’aspetto economico, Thomas ha concluso dicendo: «La vittoria del Missouri è un ottimo precedente anche per altri Paesi, per ritenere Pechino responsabile della pandemia».